Descrizione

Comune medievale adagiato alle falde di un colle, località di villeggiatura estiva che conserva una chiara impronta rurale. Dalle opposte estremità sud-occidentale e nord-orientale dell'agro casalanguidese si fronteggiano i due principali insediamenti del comprensorio, ovvero il capoluogo comunale, dalle caratteristiche abitazioni in pietra, e la località di Valloni; qui risiede la fetta più ampia della comunità dei casalanguidesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, mentre nel minuscolo aggregato urbano di Cese e nei casolari sparsi sulle colline tondeggianti se ne è stabilita solo una piccola parte. Le forme smussate dei rilievi collinari conferiscono un andamento regolare al profilo geometrico del territorio comunale, che si fa particolarmente dolce in prossimità dei fondovalle dei fiumi Osento e Sinello. Il paesaggio è acceso dai colori della natura rigogliosa in primavera e mostra una veste un po' riarsa nella calura dei mesi estivi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in due da una fascia che contiene le lettere C, A e L, raffigura un'ancora e, "in capo", una stella a otto raggi.

Comune medievale adagiato alle falde di un colle, località di villeggiatura estiva che conserva una chiara impronta rurale. Dalle opposte estremità sud-occidentale e nord-orientale dell'agro casalanguidese si fronteggiano i due principali insediamenti del comprensorio, ovvero il capoluogo comunale, dalle caratteristiche abitazioni in pietra, e la località di Valloni; qui risiede la fetta più ampia della comunità dei casalanguidesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, mentre nel minuscolo aggregato urbano di Cese e nei casolari sparsi sulle colline tondeggianti se ne è stabilita solo una piccola parte. Le forme smussate dei rilievi collinari conferiscono un andamento regolare al profilo geometrico del territorio comunale, che si fa particolarmente dolce in prossimità dei fondovalle dei fiumi Osento e Sinello. Il paesaggio è acceso dai colori della natura rigogliosa in primavera e mostra una veste un po' riarsa nella calura dei mesi estivi. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è diviso in due da una fascia che contiene le lettere C, A e L, raffigura un'ancora e, "in capo", una stella a otto raggi.

Storia

Un documento del XII secolo reca la più antica citazione del toponimo, che contiene la voce tardo-latina LANGUENA 'segno di confine'. Nel 1269 il borgo fu assegnato, per volontà degli Angioini, ai Di Sangro, sotto la cui giurisdizione rimase per più di un secolo: nella prima metà del Quattrocento, infatti, il feudo fu concesso ai Caldora; in seguito passò da questi a Matteo di Capua e infine ai D'Avalos, che lo tennero fino all'abolizione dei diritti feudali. Il palazzo baronale al centro del paese, la sontuosa parrocchiale e la fontana ottocentesca rappresentano le principali testimonianze storico-architettoniche del comprensorio casalanguidese. La parabola involutiva della comunità, un tempo molto più popolosa, ha avuto inizio con il Novecento.

Un documento del XII secolo reca la più antica citazione del toponimo, che contiene la voce tardo-latina LANGUENA 'segno di confine'. Nel 1269 il borgo fu assegnato, per volontà degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANGIOINI'>Angioini</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>, sotto la cui giurisdizione rimase per più di un secolo: nella prima metà del Quattrocento, infatti, il feudo fu concesso ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CALDORA'>Caldora</a>; in seguito passò da questi a Matteo di Capua e infine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>, che lo tennero fino all'abolizione dei diritti feudali. Il palazzo baronale al centro del paese, la sontuosa parrocchiale e la fontana ottocentesca rappresentano le principali testimonianze storico-architettoniche del comprensorio casalanguidese. La parabola involutiva della comunità, un tempo molto più popolosa, ha avuto inizio con il Novecento.

Economia

Una certa resistenza al cambiamento è il portato del profondo legame con la tradizione, che imprime ritmi pacati all'esistenza di questa comunità. È molto diffusa l'apicoltura e l'agricoltura, praticata intensivamente su buona parte del territorio comunale, è rivolta alla coltivazione di cereali, foraggio, patate, ortaggi, vite e olivo e alimenta una vivace attività artigianale di trasformazione; il campo di azione dell'industria è piuttosto ristretto: le imprese locali, che operano principalmente nel settore manifatturiero delle confezioni, sono di modeste dimensioni e risultano poco competitive; il commercio è incoraggiato dall'afflusso di turisti ma tutto sommato risente della penuria di servizi, che includono un'agenzia assicurativa e non contemplano l'intermediazione monetaria. Un più adeguato sostegno da parte delle infrastrutture sociali, di cui il comune è piuttosto carente, aiuterebbe a superare ritardi e incertezze di ordine socio-economico. Mancano attualmente istituti di istruzione secondaria di secondo grado, strutture di soggiorno ed esercizi di ristoro; è discreto, invece, il complesso degli impianti sportivi, che annoverano una palestra, un campo di calcio e uno da tennis; commisurate alle esigenze della comunità le strutture sanitarie, che offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Una certa resistenza al cambiamento è il portato del profondo legame con la tradizione, che imprime ritmi pacati all'esistenza di questa comunità. È molto diffusa l'apicoltura e l'agricoltura, praticata intensivamente su buona parte del territorio comunale, è rivolta alla coltivazione di cereali, foraggio, patate, ortaggi, vite e olivo e alimenta una vivace attività artigianale di trasformazione; il campo di azione dell'industria è piuttosto ristretto: le imprese locali, che operano principalmente nel settore manifatturiero delle confezioni, sono di modeste dimensioni e risultano poco competitive; il commercio è incoraggiato dall'afflusso di turisti ma tutto sommato risente della penuria di servizi, che includono un'agenzia assicurativa e non contemplano l'intermediazione monetaria. Un più adeguato sostegno da parte delle infrastrutture sociali, di cui il comune è piuttosto carente, aiuterebbe a superare ritardi e incertezze di ordine socio-economico. Mancano attualmente istituti di istruzione secondaria di secondo grado, strutture di soggiorno ed esercizi di ristoro; è discreto, invece, il complesso degli impianti sportivi, che annoverano una palestra, un campo di calcio e uno da tennis; commisurate alle esigenze della comunità le strutture sanitarie, che offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento.

Relazioni

Il calore e la profonda religiosità dei casalanguidesi trovano espressione nelle numerose manifestazioni dedicate ai santi della tradizione locale: una solenne processione scortata dalla banda -quest'ultima fu istituita nel lontano 1849- e fuochi d'artificio in onore di San Giuseppe il 19 marzo, di S. Donato l'8 agosto, della Madonna del Rosario il 7 ottobre. La festa del Patrono S. Nicola si celebra il 12 maggio.

Il calore e la profonda religiosità dei casalanguidesi trovano espressione nelle numerose manifestazioni dedicate ai santi della tradizione locale: una solenne processione scortata dalla banda -quest'ultima fu istituita nel lontano 1849- e fuochi d'artificio in onore di San Giuseppe il 19 marzo, di S. Donato l'8 agosto, della Madonna del Rosario il 7 ottobre. La festa del Patrono S. Nicola si celebra il 12 maggio.

Località

Valloni

Valloni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casalanguida rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.