Descrizione

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, sorretto dalle attività rurali e solo in via subordinata dall'industria e dal commercio; la consuetudine di fabbricare sul posto i fuochi artificiali destinati ad animare le feste locali ha reso gli artigiani casalesi particolarmente esperti in materia di artifici pirotecnici. La comunità, che presenta un indice di vecchiaia in linea con i valori medi, evidenzia una certa propensione per l'insediamento sparso: risiede, infatti, nei moderni quartieri residenziali del capoluogo comunale, nella località di Brecciarola, in diversi aggregati urbani elementari (Aceto, Adriani, Ambrosetti, Colle Petrano, Fontanelle, Malandra Nuova, Malandra Vecchia, San Lorenzo-Croce della Madonna, San Marco, Sciabolone e Scrocchetti) e in un buon numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale riflette i caratteri di regolarità e di dolcezza della dorsale collinare che si specchia nelle acque del fiume Alento; serpeggiano numerosi torrenti fra questi rilievi dal tenue pendio e con la loro lenta erosione incidono sul terreno argilloso le rughe profonde dei calanchi. Il massiccio della Maiella è lontano, sullo sfondo di questa campagna coltivata che non conosce i rigori del clima ma solo inverni miti alternati ad estati temperate. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello munito di due torrette.

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, sorretto dalle attività rurali e solo in via subordinata dall'industria e dal commercio; la consuetudine di fabbricare sul posto i fuochi artificiali destinati ad animare le feste locali ha reso gli artigiani casalesi particolarmente esperti in materia di artifici pirotecnici. La comunità, che presenta un indice di vecchiaia in linea con i valori medi, evidenzia una certa propensione per l'insediamento sparso: risiede, infatti, nei moderni quartieri residenziali del capoluogo comunale, nella località di Brecciarola, in diversi aggregati urbani elementari (Aceto, Adriani, Ambrosetti, Colle Petrano, Fontanelle, Malandra Nuova, Malandra Vecchia, San Lorenzo-Croce della Madonna, San Marco, Sciabolone e Scrocchetti) e in un buon numero di case sparse. Il profilo geometrico del territorio comunale riflette i caratteri di regolarità e di dolcezza della dorsale collinare che si specchia nelle acque del fiume Alento; serpeggiano numerosi torrenti fra questi rilievi dal tenue pendio e con la loro lenta erosione incidono sul terreno argilloso le rughe profonde dei calanchi. Il massiccio della Maiella è lontano, sullo sfondo di questa campagna coltivata che non conosce i rigori del clima ma solo inverni miti alternati ad estati temperate. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello munito di due torrette.

Storia

Citato nelle fonti antiche come CASALE CONTRATUM o CASALE COMITIS e solo dal XV secolo in poi con l'attuale denominazione, il borgo ha origini oscure: sarebbe secondo alcuni di fondazione romana, come indicherebbero i reperti di Follonice, ma la certezza della sua esistenza si ha soltanto dal XIII secolo. Colonizzato probabilmente dai benedettini nell'alto Medioevo, nel 1419 finì nella sfera di influenza della città di Chieti; nel Settecento subentrarono i Caracciolo, a cui fecero seguito i Del Giudice, che lo tennero fino all'abolizione dei diritti feudali. Una bella porta quattrocentesca, quanto resta della cinta muraria, immette nel borgo medievale, che conserva l'impianto urbanistico originario e numerose architetture religiose di grande pregio artistico -la chiesa rinascimentale di Santo Stefano Protomartire, quella quattrocentesca di Santa Maria delle Grazie e quella ancora più antica di Santa Maria della Pietà-.

Citato nelle fonti antiche come CASALE CONTRATUM o CASALE COMITIS e solo dal XV secolo in poi con l'attuale denominazione, il borgo ha origini oscure: sarebbe secondo alcuni di fondazione romana, come indicherebbero i reperti di Follonice, ma la certezza della sua esistenza si ha soltanto dal XIII secolo. Colonizzato probabilmente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> nell'alto Medioevo, nel 1419 finì nella sfera di influenza della città di Chieti; nel Settecento subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, a cui fecero seguito i Del Giudice, che lo tennero fino all'abolizione dei diritti feudali. Una bella porta quattrocentesca, quanto resta della cinta muraria, immette nel borgo medievale, che conserva l'impianto urbanistico originario e numerose architetture religiose di grande pregio artistico -la chiesa rinascimentale di Santo Stefano Protomartire, quella quattrocentesca di Santa Maria delle Grazie e quella ancora più antica di Santa Maria della Pietà-.

Economia

Benché animata da notevole intraprendenza, la comunità non è ancora riuscita ad innalzare ai livelli ottimali il tasso di attività nell'industria e nel terziario: il legame che la unisce al suo passato, infatti, determina una resistenza istintiva alle sollecitazioni del progresso. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite, olivo e frutta continua a rappresentare una delle principali fonti di reddito ed è sostenuta da una vivace industria agro-alimentare che, per quanto frammentaria, si proietta con slancio sul mercato provinciale e regionale grazie alla sua pregiata produzione olearia. Le attività di trasformazione dei prodotti agricoli, i locali opifici dell'abbigliamento, le imprese edili e gli esercizi commerciali sono il prodotto di uno spirito imprenditoriale su scala minore, le linee appena abbozzate di un sistema produttivo potenzialmente efficiente, che trarrebbe sicuro vantaggio dall'affermazione del credito e dal potenziamento del sistema delle infrastrutture. Il comune non ospita alcuna importante sede burocratica, dispone di una biblioteca comunale e con le scuole di cui è dotato soddisfa esclusivamente la domanda di istruzione primaria e secondaria di primo grado; discreto è il suo apparato ricettivo, piuttosto vario quello sportivo-ricreativo, che include un bocciodromo e campi di calcio, di pallavolo e di pallacanestro; le strutture sanitarie a disposizione della comunità lasciano insoddisfatta la domanda di prestazioni specialistiche.

Benché animata da notevole intraprendenza, la comunità non è ancora riuscita ad innalzare ai livelli ottimali il tasso di attività nell'industria e nel terziario: il legame che la unisce al suo passato, infatti, determina una resistenza istintiva alle sollecitazioni del progresso. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite, olivo e frutta continua a rappresentare una delle principali fonti di reddito ed è sostenuta da una vivace industria agro-alimentare che, per quanto frammentaria, si proietta con slancio sul mercato provinciale e regionale grazie alla sua pregiata produzione olearia. Le attività di trasformazione dei prodotti agricoli, i locali opifici dell'abbigliamento, le imprese edili e gli esercizi commerciali sono il prodotto di uno spirito imprenditoriale su scala minore, le linee appena abbozzate di un sistema produttivo potenzialmente efficiente, che trarrebbe sicuro vantaggio dall'affermazione del credito e dal potenziamento del sistema delle infrastrutture. Il comune non ospita alcuna importante sede burocratica, dispone di una biblioteca comunale e con le scuole di cui è dotato soddisfa esclusivamente la domanda di istruzione primaria e secondaria di primo grado; discreto è il suo apparato ricettivo, piuttosto vario quello sportivo-ricreativo, che include un bocciodromo e campi di calcio, di pallavolo e di pallacanestro; le strutture sanitarie a disposizione della comunità lasciano insoddisfatta la domanda di prestazioni specialistiche.

Relazioni

Il comune, che registra un discreto afflusso di visitatori nei periodi di più intenso movimento turistico, esercita un certo richiamo sulla popolazione dei centri vicini con la tradizionale sagra della "marrocca" -granturco lessato o arrostito-, che si svolge nel mese di luglio. La festa del Patrono Santo Stefano si celebra il 3 agosto. Il paese ha dato i natali al filologo Cesare de Lollis (1863-1928).

Il comune, che registra un discreto afflusso di visitatori nei periodi di più intenso movimento turistico, esercita un certo richiamo sulla popolazione dei centri vicini con la tradizionale sagra della "marrocca" -granturco lessato o arrostito-, che si svolge nel mese di luglio. La festa del Patrono Santo Stefano si celebra il 3 agosto. Il paese ha dato i natali al filologo Cesare de Lollis (1863-1928).

Località

Aceto, Adriani, Ambrosetti, Brecciarola, Carbonara, Colle Corfinio, Malandra Nuova, Malandra Vecchia, San Lorenzo-Croce della Madonna, San Marco, Sciabolone, Scrocchetti

Aceto, Adriani, Ambrosetti, Brecciarola, Carbonara, Colle Corfinio, Malandra Nuova, Malandra Vecchia, San Lorenzo-Croce della Madonna, San Marco, Sciabolone, Scrocchetti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casalincontrada rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.