Descrizione

Cittadina di pianura, di origini antiche, con un'economia basata soprattutto sull'industria. I carugatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alla località Cascina Valera del comune di Pessano con Bornago e alla località Bussero del comune omonimo; una piccola parte della popolazione si distribuisce in un numero poco rilevante di case sparse e nelle località di Cascina Fidelina, Cascina Giussana, Cascina Piemonte e Cascina San Giuseppe. Il territorio, ricco di canali, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo "partito", suddiviso cioè orizzontalmente in due sezioni uguali. La prima parte è sbarrata d'oro e di rosso; nella seconda, a sfondo argenteo, è raffigurato un castello merlato alla ghibellina e accompagnato da due pini posti sulla verde pianura.

Cittadina di pianura, di origini antiche, con un'economia basata soprattutto sull'industria. I carugatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alla località Cascina Valera del comune di Pessano con Bornago e alla località Bussero del comune omonimo; una piccola parte della popolazione si distribuisce in un numero poco rilevante di case sparse e nelle località di Cascina Fidelina, Cascina Giussana, Cascina Piemonte e Cascina San Giuseppe. Il territorio, ricco di canali, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche minime; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo "partito", suddiviso cioè orizzontalmente in due sezioni uguali. La prima parte è sbarrata d'oro e di rosso; nella seconda, a sfondo argenteo, è raffigurato un castello merlato alla ghibellina e accompagnato da due pini posti sulla verde pianura.

Storia

La sua storia si è intrecciata con quella dei territori circostanti, anticamente abitati da orobi, liguri, celti, etruschi, galli e romani e successivamente soggetti alle guerre e devastazioni conseguenti alle invasioni barbariche. Molto si discute sulle origini del toponimo, da alcuni fatto derivare dal latino CARRIVIUM, 'strada dei carri', o da "Carrucata", 'terreno coltivabile con un paio di buoi', o ancora da CAREX, 'carice', e da altri, invece, riportato a "Carùgol", strumento usato per battere il grano, o all'insetto che reca danni alla vite, chiamato "el caràga". Probabile luogo di soggiorno di Santa Marcellina, sorella di Sant'Ambrogio, dopo il Mille assistette al sorgere di vari monasteri, tra cui quello degli Umiliati, e di più chiese, dipendenti dalla pieve di Vimercate. Nel XII secolo partecipò alle lotte dei comuni aderenti alla famosa Lega lombarda contro il Barbarossa, venendo coinvolta, nel Duecento, negli scontri tra diverse nobili famiglie, come quelle tra i Torriani e i Visconti, seguiti dall'affermazione delle signorie viscontea e sforzesca. Nel corso del Quattrocento parte di questo territorio divenne proprietà della famiglia senese dei Gallerani, che ne conservò il possesso fino al XVIII secolo e cui si deve la realizzazione della roggia omonima. Infeudata nel 1691 alla contessa Aurelia Besozzi, fu interessata dalle riforme attuate in Lombardia dagli Asburgo e, dopo l'invasione napoleonica e il ritorno degli austriaci, partecipò alle guerre d'Indipendenza, alle lotte sindacali e ai conflitti mondiali, dando un valido contributo alla resistenza. Tra i monumenti spiccano la villa Gallerani, risalente forse alla metà del XV secolo, la parrocchiale di Sant'Andrea e la chiesa di Santa Maria.

La sua storia si è intrecciata con quella dei territori circostanti, anticamente abitati da orobi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> e romani e successivamente soggetti alle guerre e devastazioni conseguenti alle invasioni barbariche. Molto si discute sulle origini del toponimo, da alcuni fatto derivare dal latino CARRIVIUM, 'strada dei carri', o da "Carrucata", 'terreno coltivabile con un paio di buoi', o ancora da CAREX, 'carice', e da altri, invece, riportato a "Carùgol", strumento usato per battere il grano, o all'insetto che reca danni alla vite, chiamato "el caràga". Probabile luogo di soggiorno di Santa Marcellina, sorella di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a>, dopo il Mille assistette al sorgere di vari monasteri, tra cui quello degli Umiliati, e di più chiese, dipendenti dalla pieve di Vimercate. Nel XII secolo partecipò alle lotte dei comuni aderenti alla famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>Lega lombarda</a> contro il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a>, venendo coinvolta, nel Duecento, negli scontri tra diverse nobili famiglie, come quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, seguiti dall'affermazione delle signorie viscontea e sforzesca. Nel corso del Quattrocento parte di questo territorio divenne proprietà della famiglia senese dei Gallerani, che ne conservò il possesso fino al XVIII secolo e cui si deve la realizzazione della roggia omonima. Infeudata nel 1691 alla contessa Aurelia Besozzi, fu interessata dalle riforme attuate in Lombardia dagli Asburgo e, dopo l'invasione napoleonica e il ritorno degli austriaci, partecipò alle guerre d'Indipendenza, alle lotte sindacali e ai conflitti mondiali, dando un valido contributo alla resistenza. Tra i monumenti spiccano la villa Gallerani, risalente forse alla metà del XV secolo, la parrocchiale di Sant'Andrea e la chiesa di Santa Maria.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura, basata su produzioni di cereali, frumento, foraggi e ortaggi, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende che operano nei comparti automobilistico, edile e metallurgico; a queste si affiancano mobilifici, gioiellerie e fabbriche di giocattoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono, accanto a quelli amministrativi e scolastici, il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano la possibilità di ristorazione e, in misura meno rilevante, anche di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura, basata su produzioni di cereali, frumento, foraggi e ortaggi, ha perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende che operano nei comparti automobilistico, edile e metallurgico; a queste si affiancano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a>, gioiellerie e fabbriche di giocattoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono, accanto a quelli amministrativi e scolastici, il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, presenta tra le strutture sociali una casa di riposo; nelle scuole locali s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive assicurano la possibilità di ristorazione e, in misura meno rilevante, anche di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati i festeggiamenti per il carnevale, la castagnata, la tombolata dell'8 dicembre e il Presepe vivente. Il Patrono è Sant'Andrea Apostolo, che si festeggia la terza domenica di settembre (il lunedì successivo ricorre la festività civile): nell'occasione si organizzano mostre e giochi; ogni 11 anni la festa coincide con il giorno di Santa Marcellina: allora essa diventa più ricca e viene denominata per l'appunto il "Festone".

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti; tra questi meritano di essere citati i festeggiamenti per il carnevale, la castagnata, la tombolata dell'8 dicembre e il Presepe vivente. Il Patrono è Sant'Andrea Apostolo, che si festeggia la terza domenica di settembre (il lunedì successivo ricorre la festività civile): nell'occasione si organizzano mostre e giochi; ogni 11 anni la festa coincide con il giorno di Santa Marcellina: allora essa diventa più ricca e viene denominata per l'appunto il "Festone".

Località

Cascina Fidelina, Cascina Giussana, Cascina Graziosa, Cascina Piemonte, Cascina San Giuseppe

Cascina Fidelina, Cascina Giussana, Cascina Graziosa, Cascina Piemonte, Cascina San Giuseppe

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carugate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.