Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali e su una discreta presenza di servizi. I carnatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località Bernaréggio, Usmate Velate e Lomagna (LC) dei comuni omonimi. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo sannitico a sfondo verde, tipico smalto atto a rappresentare la vittoria, l'onore, la cortesia, la civiltà e l'amicizia. Vi è rappresentato un bracco posto in posizione rampante e legato da una catena argentea posta in fascia semicurva, a simboleggiare l'alto dominio esercitato su terre e vassalli.

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali e su una discreta presenza di servizi. I carnatesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, la cui forte espansione edilizia ne ha determinato la contiguità alle località Bernaréggio, Usmate Velate e Lomagna (LC) dei comuni omonimi. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo sannitico a sfondo verde, tipico smalto atto a rappresentare la vittoria, l'onore, la cortesia, la civiltà e l'amicizia. Vi è rappresentato un bracco posto in posizione rampante e legato da una catena argentea posta in fascia semicurva, a simboleggiare l'alto dominio esercitato su terre e vassalli.

Storia

Non si hanno notizie precise sulle sue origini; il toponimo, che compare per la prima volta in documenti risalenti al X secolo, per alcuni andrebbe riportato al nome di una tribù di galli carnuti, che si sarebbe insediata nella zona, e per altri al nome di persona Carnus, di origini gallo-romane e derivante a sua volta dalla radice celtica e preceltica Karn, che significa 'pietra'. Dopo aver seguito le vicende dei territori circostanti coinvolti, nel XII secolo, nelle lotte tra i comuni aderenti alla famosa Lega lombarda e il Barbarossa e, nel Duecento, in quelle tra i Torriani e i Visconti e passati, in seguito, sotto le signorie viscontea e sforzesca, nella seconda metà del XV secolo la parte superiore di queste terre fu infeudata alla nobile famiglia dei Seccoborella e nel 1538 fu assegnata dalla Camera Ducale alla famiglia D'Adda. Tra il 1869 e il 1909 perse la sua autonomia amministrativa e fu annessa al comune di Bernaréggio. Dal punto di vista religioso, la parrocchia carnatese dalla fine del Quattrocento fu guidata dai carmelitani di Milano, tornando ad essere retta da sacerdoti secolari solo nella seconda metà del XVIII secolo, a seguito delle disposizioni emanate in proposito da Maria Teresa d'Austria. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, che, databile al X secolo, probabilmente fu distrutta verso la fine del Quattrocento e ricostruita circa un secolo dopo, la villa Banfi, oggi sede del municipio, accanto alla quale sorge la cappella di San Probo, e l'oratorio di Santa Croce, in località Passirana.

Non si hanno notizie precise sulle sue origini; il toponimo, che compare per la prima volta in documenti risalenti al X secolo, per alcuni andrebbe riportato al nome di una tribù di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a> carnuti, che si sarebbe insediata nella zona, e per altri al nome di persona Carnus, di origini gallo-romane e derivante a sua volta dalla radice celtica e preceltica Karn, che significa 'pietra'. Dopo aver seguito le vicende dei territori circostanti coinvolti, nel XII secolo, nelle lotte tra i comuni aderenti alla famosa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>Lega lombarda</a> e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a> e, nel Duecento, in quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e passati, in seguito, sotto le signorie viscontea e sforzesca, nella seconda metà del XV secolo la parte superiore di queste terre fu infeudata alla nobile famiglia dei Seccoborella e nel 1538 fu assegnata dalla Camera Ducale alla famiglia D'Adda. Tra il 1869 e il 1909 perse la sua autonomia amministrativa e fu annessa al comune di Bernaréggio. Dal punto di vista religioso, la parrocchia carnatese dalla fine del Quattrocento fu guidata dai carmelitani di Milano, tornando ad essere retta da sacerdoti secolari solo nella seconda metà del XVIII secolo, a seguito delle disposizioni emanate in proposito da Maria Teresa d'Austria. Tra i monumenti figurano: la chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, che, databile al X secolo, probabilmente fu distrutta verso la fine del Quattrocento e ricostruita circa un secolo dopo, la villa Banfi, oggi sede del municipio, accanto alla quale sorge la cappella di San Probo, e l'oratorio di Santa Croce, in località Passirana.

Economia

Se si escludono i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano essenzialmente cereali e frumento. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti lattiero-caseario, edile e della produzione di gas; a queste si affiancano mobilifici, gioiellerie e oreficerie. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva, e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non assicurano la possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Se si escludono i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano essenzialmente cereali e frumento. Il tessuto industriale è costituito da più aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, edile e della produzione di gas; a queste si affiancano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a>, gioiellerie e oreficerie. Il terziario si compone di una modesta rete distributiva, e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non assicurano la possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica ma è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie alla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria superiore e al buon livello delle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. Al tempo stesso la popolazione si sposta nei comuni limitrofi per il commercio e i servizi non forniti sul posto, agevolata da un valido sistema di collegamenti. Tra le manifestazioni che solitamente animano la comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati i festeggiamenti legati al carnevale e la rassegna "Maggio incontri". La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, si celebra la prima domenica dopo Pasqua. Dal 1988 il comune è gemellato con Plaisance du Touch (Francia).

Non può essere considerata una meta turistica ma è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni del circondario, grazie alla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria superiore e al buon livello delle sue attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. Al tempo stesso la popolazione si sposta nei comuni limitrofi per il commercio e i servizi non forniti sul posto, agevolata da un valido sistema di collegamenti. Tra le manifestazioni che solitamente animano la comunità, richiamando numerosi visitatori, meritano di essere citati i festeggiamenti legati al carnevale e la rassegna "Maggio incontri". La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, si celebra la prima domenica dopo Pasqua. Dal 1988 il comune è gemellato con Plaisance du Touch (Francia).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carnate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.