Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo prettamente agricolo. I cargeghesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il nucleo urbano minore Stazione di Campomela e poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 153 a un massimo di 513 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende su un suolo calcareo mosso, fortemente discontinuo.

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia di tipo prettamente agricolo. I cargeghesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il nucleo urbano minore Stazione di Campomela e poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 153 a un massimo di 513 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si estende su un suolo calcareo mosso, fortemente discontinuo.

Storia

La sua denominazione è di etimo non ancora chiarito e, probabilmente, di origine prelatina. Secondo alcuni studiosi l’etimologia è da rintracciare nelle voci fenicie di “Car”, ‘città’, e “Chag”, ‘città allegra’, partendo dalle attestazioni, riscontrate in documenti medievali, di “Cariequi”, “Cargeque” e ”Cargeco”. Eretta in periodo medievale, venne inglobata nella curatoria di Fiolinas, nel Giudicato di Torres. Nel 1255 venne conquistata dai Doria e, successivamente, dalla signoria dei Malaspina e degli Aragonesi. Nel corso del XV secolo fece parte della giurisdizione della baronia di Ploaghe e, in qualità di feudo, venne concessa a Serafino di Montagnana. Non particolarmente ricca di testimonianze del passato, è, però, dotata di interessanti costruzioni religiose: la settecentesca chiesa dedicata ai Santi Quirico e Giuditta, conservante, al suo interno, un dipinto del manierista fiorentino Baccio Gorino; la chiesa di Santa Croce, eretta nel corso del Seicento; la chiesetta romanica di Santa Maria e Contra, eretta in conci bianchi di calcare nel XII secolo.

La sua denominazione è di etimo non ancora chiarito e, probabilmente, di origine prelatina. Secondo alcuni studiosi l’etimologia è da rintracciare nelle voci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIE'>fenicie</a> di “Car”, ‘città’, e “Chag”, ‘città allegra’, partendo dalle attestazioni, riscontrate in documenti medievali, di “Cariequi”, “Cargeque” e ”Cargeco”. Eretta in periodo medievale, venne inglobata nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Fiolinas, nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Torres. Nel 1255 venne conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, successivamente, dalla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MALASPINA'>Malaspina</a> e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>. Nel corso del XV secolo fece parte della giurisdizione della baronia di Ploaghe e, in qualità di feudo, venne concessa a Serafino di Montagnana. Non particolarmente ricca di testimonianze del passato, è, però, dotata di interessanti costruzioni religiose: la settecentesca chiesa dedicata ai Santi Quirico e Giuditta, conservante, al suo interno, un dipinto del manierista fiorentino Baccio Gorino; la chiesa di Santa Croce, eretta nel corso del Seicento; la chiesetta romanica di Santa Maria e Contra, eretta in conci bianchi di calcare nel XII secolo.

Economia

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il settore agricolo conserva tuttora un ruolo di primaria importanza; si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, fa registrare delle realtà produttive che operano nei soli comparti alimentare, edile e metallurgico. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione ma non sono presenti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il settore agricolo conserva tuttora un ruolo di primaria importanza; si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi e frutta. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, scarsamente sviluppata, fa registrare delle realtà produttive che operano nei soli comparti alimentare, edile e metallurgico. Il terziario si compone di una piccola rete commerciale, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione ma non sono presenti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole locali garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni, tra cui le spettacolari domus de janas di Pescialzu, scavate in grotticelle naturali, e della necropoli di S’Elighe Entosu e di Pedras Serradas. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni ricorrenti si segnalano la festa di Sant’Antonio, in data 13 giugno, e la celebrazione della Natività di Maria Vergine, che si tiene l’8 settembre. La festa patronale, in onore dei Santi Quirico e Giuditta, si celebra il 15 luglio.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni, tra cui le spettacolari <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di Pescialzu, scavate in grotticelle naturali, e della necropoli di S’Elighe Entosu e di Pedras Serradas. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni ricorrenti si segnalano la festa di Sant’Antonio, in data 13 giugno, e la celebrazione della Natività di Maria Vergine, che si tiene l’8 settembre. La festa patronale, in onore dei Santi Quirico e Giuditta, si celebra il 15 luglio.

Località

Stazione Ferroviaria di Campomela

Stazione Ferroviaria di Campomela

Fondi europei 2021-2027

Comune di Cargeghe in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.