Descrizione

Centro di pianura, dalle antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando le tradizionali attività agricole. I carboneresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, contiguo al centro di Treviso, e numerose località, tra le quali le più popolose sono: Mignagola, Pezzan, San Giacomo di Musestrelle, Vascon, Castello, Colonia Agricola e Tiepolo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, e di questa caratteristica orografica risente l’abitato che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e che fa registrare una forte crescita edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello dorato, munito di tre torri merlate alla guelfa e fondato su una campagna nera. Lo sfondo è azzurro.

Centro di pianura, dalle antiche origini, che ha sviluppato il tessuto industriale, conservando le tradizionali attività agricole. I carboneresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, contiguo al centro di Treviso, e numerose località, tra le quali le più popolose sono: Mignagola, Pezzan, San Giacomo di Musestrelle, Vascon, Castello, Colonia Agricola e Tiepolo. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, e di questa caratteristica orografica risente l’abitato che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante e che fa registrare una forte crescita edilizia. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un castello dorato, munito di tre torri merlate alla guelfa e fondato su una campagna nera. Lo sfondo è azzurro.

Storia

La zona, nella quale si incontravano due famose strade imperiali, la Postumia e la Claudia Augusta Altinate, fu colonizzata dai romani, come testimoniato da vari reperti archeologici, tra cui figurano tombe, monete di bronzo e diversi manufatti. Nel corso del Medioevo appartenente alla regione della Podesteria di Treviso denominata “Zozagna di Sopra”, fu fortificata e dotata di un castello che, conquistato da Ezzelino III da Romano verso la metà del XIII secolo, venne subito rioccupato dai trevigiani e distrutto. Dopo essere stata tra i possedimenti di vari ordini religiosi, come i Certosini del Montello, i Domenicani, i Serviti e i Canonici del Capitolo Trevigiano, passò alla Repubblica veneta, divenendo uno dei luoghi prescelti dall’aristocrazia veneziana per l’edificazione di fastose dimore. Al declino della Serenissima seguirono le occupazioni francese e austriaca e, nel 1866, l’annessione al Regno d’Italia. Duramente provata dai due conflitti mondiali, ha registrato una buona ripresa economica, accompagnata da un notevole incremento demografico, a partire dal secondo dopoguerra. Dal punto di vista monumentale, l’aspetto più caratteristico è la massiccia presenza di sontuose ville: villa Loredan, Villa Gradenigo (ora Pellegrini), villa Passi (già Tiepolo), Villa Gitta Caccianiga e, a Pezzan, villa Maria e Villa Santina. Degne di nota sono anche la chiesa del capoluogo e quella di Vascon.

La zona, nella quale si incontravano due famose strade imperiali, la Postumia e la Claudia Augusta Altinate, fu colonizzata dai romani, come testimoniato da vari reperti archeologici, tra cui figurano tombe, monete di bronzo e diversi manufatti. Nel corso del Medioevo appartenente alla regione della Podesteria di Treviso denominata “Zozagna di Sopra”, fu fortificata e dotata di un castello che, conquistato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINOIIIDAROMANO'>Ezzelino III da Romano</a> verso la metà del XIII secolo, venne subito rioccupato dai trevigiani e distrutto. Dopo essere stata tra i possedimenti di vari ordini religiosi, come i Certosini del Montello, i Domenicani, i Serviti e i Canonici del Capitolo Trevigiano, passò alla Repubblica veneta, divenendo uno dei luoghi prescelti dall’aristocrazia veneziana per l’edificazione di fastose dimore. Al declino della Serenissima seguirono le occupazioni francese e austriaca e, nel 1866, l’annessione al Regno d’Italia. Duramente provata dai due conflitti mondiali, ha registrato una buona ripresa economica, accompagnata da un notevole incremento demografico, a partire dal secondo dopoguerra. Dal punto di vista monumentale, l’aspetto più caratteristico è la massiccia presenza di sontuose ville: villa Loredan, Villa Gradenigo (ora Pellegrini), villa Passi (già Tiepolo), Villa Gitta Caccianiga e, a Pezzan, villa Maria e Villa Santina. Degne di nota sono anche la chiesa del capoluogo e quella di Vascon.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Il sindaco esercita, all’occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, data l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. L’industria è rappresentata dalle fabbriche alimentari, tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi, e da quelle cartarie, meccaniche, metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, di materiali da costruzione, di apparecchi per uso domestico, di mobili e di elettronica; a questi si affiancano cantieri navali, imprese edili e una centrale elettrica. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono comunque sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, oltre a quelli di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. Il sindaco esercita, all’occorrenza, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, data l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti. È praticato anche l’allevamento, soprattutto di bovini e avicoli. L’industria è rappresentata dalle fabbriche alimentari, tra cui quelle per la lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi, e da quelle cartarie, meccaniche, metalmeccaniche, plastiche, tessili, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, di materiali da costruzione, di apparecchi per uso domestico, di mobili e di elettronica; a questi si affiancano cantieri navali, imprese edili e una centrale elettrica. Il terziario si compone della rete distributiva, le cui dimensioni sono comunque sufficienti a soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell’insieme dei servizi; tra questi ultimi, oltre a quelli di consulenza informatica, va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolari, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria e non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive non consentono il soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico, per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo ragguardevole sviluppo industriale, che consente l’assorbimento di flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici. Tra questi meritano di essere citate la “festa d’estate”, che si svolge a giugno nella località Vascon con iniziative e intrattenimenti vari, e la sagra della Madonna del Rosario, che ha luogo ad ottobre. La festa della Patrona, Maria Ss. Assunta, ricorre il 15 agosto e viene celebrata con una sagra.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, per la mancanza di attrattive particolari, è molto frequentata per lavoro, grazie al suo ragguardevole sviluppo industriale, che consente l’assorbimento di flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini, di solito non rilevanti, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti folcloristici. Tra questi meritano di essere citate la “festa d’estate”, che si svolge a giugno nella località Vascon con iniziative e intrattenimenti vari, e la sagra della Madonna del Rosario, che ha luogo ad ottobre. La festa della Patrona, Maria Ss. Assunta, ricorre il 15 agosto e viene celebrata con una sagra.

Località

Castello, Colonia Agricola, La Chiesa, Mignagola, Pezzan, San Giacomo di Musestrelle, Tiepolo, Vascon, Villa Maria

Castello, Colonia Agricola, La Chiesa, Mignagola, Pezzan, San Giacomo di Musestrelle, Tiepolo, Vascon, Villa Maria

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carbonera rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.