Descrizione

Comune collinare di origine antica, per il quale le tradizionali attività rurali, in particolare la coltivazione del nocciolo, costituiscono ancora una significativa fonte di reddito. I carbognanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia superiore alla media, mostrano un’evidente tendenza all’accentramento: la comunità, infatti, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, a eccezione di una piccola parte che vive in case sparse sui fondi. L’abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un poggio alla confluenza di due vallette tributarie del rio Sorcello, affluente del fiume Tevere; il suo nucleo antico, dalle caratteristiche case in tufo, è dominato dal torrione quadrato dell’antico castello. Tutt’intorno si distende un groviglio di colli, su cui si alternano boschi di querce e castagni, noccioleti, argentei oliveti, campi biondeggianti di spighe nella bella stagione e ordinati filari di viti.

Comune collinare di origine antica, per il quale le tradizionali attività rurali, in particolare la coltivazione del nocciolo, costituiscono ancora una significativa fonte di reddito. I carbognanesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia superiore alla media, mostrano un’evidente tendenza all’accentramento: la comunità, infatti, risiede quasi esclusivamente nel capoluogo comunale, a eccezione di una piccola parte che vive in case sparse sui fondi. L’abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un poggio alla confluenza di due vallette tributarie del rio Sorcello, affluente del fiume Tevere; il suo nucleo antico, dalle caratteristiche case in tufo, è dominato dal torrione quadrato dell’antico castello. Tutt’intorno si distende un groviglio di colli, su cui si alternano boschi di querce e castagni, noccioleti, argentei oliveti, campi biondeggianti di spighe nella bella stagione e ordinati filari di viti.

Storia

Il ritrovamento in località Costa dei Galli di tombe risalenti al IV secolo a.C. documenta la presenza etrusca ma il primo insediamento stabile risale probabilmente all’epoca della definitiva conquista dell’Etruria da parte dei romani. Dopo essere appartenuta all’abbazia di Farfa, nel Duecento fu sottomessa da Viterbo; passata alla Chiesa nel XV secolo, fu donata da papa Alessandro VI a Giulia Farnese, sua amante, finendo quindi nel ducato farnesiano di Castro. Dopo la distruzione di Castro nel 1649, appartenne agli Orsini, ai Della Rovere e ai Colonna; durante il dominio di questi ultimi, nominati principi da papa Urbano VIII, poté fregiarsi del titolo di principato. Il toponimo trae origine dal nome di persona latino CARBONIUS con l’aggiunta del suffisso -ANUS, che indica appartenenza. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico figura la rocca, esistente fin dal Duecento ma profondamente trasformata nel Cinquecento da Giulia Farnese: è sormontata da una torre quadrata coperta da una tettoia e conserva ancora alcune stanze decorate da affreschi. Numerosi sono gli edifici sacri: si ricordano la chiesa di Santa Maria, fatta costruire nel Cinquecento da Giulia Farnese e contenente affreschi della scuola degli Zuccari –oggi è parzialmente in rovina–, la chiesa di San Filippo Neri, del 1636, che conserva un’acquasantiera del XIII secolo e pregevoli dipinti, la parrocchiale, edificata nel 1780, la chiesa di Sant’Eutizio, con begli affreschi del Quattrocento, opera del pittore viterbese detto il Balletta, e la chiesa della Madonna della Valle, contenente anch’essa pregevoli affreschi, realizzati nel Cinquecento da Antonio del Massaro, detto il Pastura.

Il ritrovamento in località Costa dei Galli di tombe risalenti al IV secolo a.C. documenta la presenza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> ma il primo insediamento stabile risale probabilmente all’epoca della definitiva conquista dell’Etruria da parte dei romani. Dopo essere appartenuta all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADIFARFA'>abbazia di Farfa</a>, nel Duecento fu sottomessa da Viterbo; passata alla Chiesa nel XV secolo, fu donata da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a> a Giulia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>, sua amante, finendo quindi nel ducato farnesiano di Castro. Dopo la distruzione di Castro nel 1649, appartenne agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ORSINI'>Orsini</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=DELLAROVERE'>Della Rovere</a> e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=COLONNA'>Colonna</a>; durante il dominio di questi ultimi, nominati principi da papa Urbano VIII, poté fregiarsi del titolo di principato. Il toponimo trae origine dal nome di persona latino CARBONIUS con l’aggiunta del suffisso -ANUS, che indica appartenenza. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico figura la rocca, esistente fin dal Duecento ma profondamente trasformata nel Cinquecento da Giulia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=FARNESE'>Farnese</a>: è sormontata da una torre quadrata coperta da una tettoia e conserva ancora alcune stanze decorate da affreschi. Numerosi sono gli edifici sacri: si ricordano la chiesa di Santa Maria, fatta costruire nel Cinquecento da Giulia Farnese e contenente affreschi della scuola degli Zuccari –oggi è parzialmente in rovina–, la chiesa di San Filippo Neri, del 1636, che conserva un’acquasantiera del XIII secolo e pregevoli dipinti, la parrocchiale, edificata nel 1780, la chiesa di Sant’Eutizio, con begli affreschi del Quattrocento, opera del pittore viterbese detto il Balletta, e la chiesa della Madonna della Valle, contenente anch’essa pregevoli affreschi, realizzati nel Cinquecento da Antonio del Massaro, detto il Pastura.

Economia

Poco sensibili ai miti del progresso e della produttività, i carbognanesi conducono una vita tranquilla, continuando a nutrire un profondo attaccamento per le proprie tradizioni. L’agricoltura, praticata su una larghissima parte del territorio comunale e specializzata nella produzione di cereali, nocciole, castagne, uva e olive, rappresenta ancora una fondamentale risorsa economica. Il settore secondario annovera solo poche aziende a carattere artigianale, attive in comparti tradizionali, come quelli alimentare, del legno ed edile, mentre il terziario fa registrare un certo dinamismo: la rete distributiva, infatti, appare in grado di soddisfare le esigenze della comunità e il comparto dei servizi include sia il credito sia le assicurazioni. Il sistema delle strutture e dei servizi di pubblica utilità mostra qualche carenza: il comune è sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri; dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma risente della penuria di strutture preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; usufruisce dell’assistenza sanitaria fornita dalla farmacia e il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno.

Poco sensibili ai miti del progresso e della produttività, i carbognanesi conducono una vita tranquilla, continuando a nutrire un profondo attaccamento per le proprie tradizioni. L’agricoltura, praticata su una larghissima parte del territorio comunale e specializzata nella produzione di cereali, nocciole, castagne, uva e olive, rappresenta ancora una fondamentale risorsa economica. Il settore secondario annovera solo poche aziende a carattere artigianale, attive in comparti tradizionali, come quelli alimentare, del legno ed edile, mentre il terziario fa registrare un certo dinamismo: la rete distributiva, infatti, appare in grado di soddisfare le esigenze della comunità e il comparto dei servizi include sia il credito sia le assicurazioni. Il sistema delle strutture e dei servizi di pubblica utilità mostra qualche carenza: il comune è sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri; dispone di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado ma risente della penuria di strutture preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; usufruisce dell’assistenza sanitaria fornita dalla farmacia e il suo apparato ricettivo non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

Nonostante la vicinanza del lago di Vico e la presenza di testimonianze storico-architettoniche degne di interesse, rimane al margine dei grandi circuiti turistici che interessano la provincia; la sua capacità di richiamare visitatori è senz’altro limitata dalla scarsità di manifestazioni legate alla cultura e al folclore locale, che costituiscono solitamente un importante motivo di contatto con l’esterno, nonché dall’insufficienza di strutture atte a rendere gradevoli la sosta e il soggiorno prolungato. La festa del Patrono San Filippo Neri si svolge il 26 maggio e include una solenne processione religiosa.

Nonostante la vicinanza del lago di Vico e la presenza di testimonianze storico-architettoniche degne di interesse, rimane al margine dei grandi circuiti turistici che interessano la provincia; la sua capacità di richiamare visitatori è senz’altro limitata dalla scarsità di manifestazioni legate alla cultura e al folclore locale, che costituiscono solitamente un importante motivo di contatto con l’esterno, nonché dall’insufficienza di strutture atte a rendere gradevoli la sosta e il soggiorno prolungato. La festa del Patrono San Filippo Neri si svolge il 26 maggio e include una solenne processione religiosa.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carbognano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.