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Descrizione

Piccola comunità collinare, di probabile origine medievale, con un’economia basata soprattutto sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta presenza industriale. I caravonichesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e la località San Bartolomeo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 924 metri di quota. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Il toponimo, attestato dalla metà del XII secolo, potrebbe derivare da una base celto- ligure o da un personale latino, forse CARAVUS o CARAVANIUS; la terminazione in -a è dovuta all’unione con un nome comune femminile, probabilmente “villa”. Feudo dei conti di Ventimiglia, seguì le vicende dei territori circostanti, a lungo assoggettati alla repubblica marinara di Genova che, sconfitta la flotta pisana alla Meloria, verso la fine del Duecento, estese la sua autorità su buona parte della regione. Tra le nobili famiglie locali va ricordata quella dei Tomatis, i cui esponenti ricoprirono incarichi di prestigio anche nello Stato pontificio. Coinvolta nelle innumerevoli lotte che imperversarono nella zona, all’inizio del XVII secolo ebbe molto a soffrire della guerra tra il duca di Savoia e Genova. Aggregata all’impero francese durante la dominazione napoleonica, entrò a far parte del regno di Sardegna col congresso di Vienna. Il patrimonio storico-architettonico comprende alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Michele Arcangelo; l’antica chiesa dedicata ugualmente al Santo Patrono, dell’inizio del secolo XI, e il seicentesco santuario di Nostra Signora delle Vigne.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca una stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non risulta molto fiorente: esso risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata essenzialmente sulla produzione di ortaggi, uve e frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di equini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello per la conservazione di frutta e ortaggi) ed edile. Il terziario non garantisce servizi più qualificati, come quello bancario; una modesta rete commerciale, appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione, completa il panorama delle risorse economiche. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Nelle scuole locali si impartisce soltanto l’istruzione elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Oltre a non registrare un significativo movimento di turisti, è poco frequentata anche per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale; diffuso è il pendolarismo verso il capoluogo provinciale e le altre aree maggiormente sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono anche per frequentare le altre scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche degne di nota, che potrebbero costituire un’occasione di richiamo per numerosi visitatori. La festa del Patrono, San Michele, viene celebrata il 29 settembre.

Località

San Bartolomeo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caravonica rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 282
  • Lat 43° 59' 31,45'' 43.99206944
  • Long 7° 57' 30,48'' 7.95846667
  • CAP 18021
  • Prefisso 0183
  • Codice ISTAT 008012
  • Codice Catasto B734
  • Altitudine slm 360 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/2051
  • Superficie 4.9 Km2
  • Densità 57,55 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3s
  • Alba 08:05
  • Tramonto 16:53
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