Descrizione

Centro di pianura, di origini recenti, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura, affiancata da un tessuto industriale di modeste dimensioni. I carapellesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che conferiscono all’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigurano un aratro in campo verde, una spiga di grano d’oro su sfondo argenteo e un ponte sotto cui defluiscono le acque di un torrente. Completano l’emblema due riquadri vuoti: uno azzurro e uno rosso.

Centro di pianura, di origini recenti, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura, affiancata da un tessuto industriale di modeste dimensioni. I carapellesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi esclusivamente concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate, che conferiscono all’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigurano un aratro in campo verde, una spiga di grano d’oro su sfondo argenteo e un ponte sotto cui defluiscono le acque di un torrente. Completano l’emblema due riquadri vuoti: uno azzurro e uno rosso.

Storia

Fondata da Ferdinando IV, è uno dei comuni più giovani della provincia di Foggia: infatti ha acquistato l’autonomia amministrativa soltanto nel 1957, dopo essere stata annessa fino ad allora al comune di Orta Nova. Il toponimo deriva dal termine prelatino “carapo”, ‘gorgo, roccia’. Territorio brullo e flagellato dalla malaria, al pari delle altre zone del Tavoliere, nella seconda metà del XVIII secolo fu sottoposta dal suo fondatore a una vasta opera di bonifica che, ripresa all’inizio del Novecento e protrattasi fino agli anni Trenta del XX secolo, ha favorito lo sviluppo delle attività agricole. È stata a lungo interessata da quel grande e antico fenomeno migratorio, noto come transumanza, che ogni anno, attraverso i tratturi (lunghe vie di campagna), dai pascoli montani dell’Abruzzo conduceva le greggi a svernare nella pianura pugliese. Pesanti sono stati i danni dell’ultimo conflitto mondiale. Tra i monumenti vanno segnalati gli edifici sacri e, in particolare, la chiesa parrocchiale.

Fondata da Ferdinando IV, è uno dei comuni più giovani della provincia di Foggia: infatti ha acquistato l’autonomia amministrativa soltanto nel 1957, dopo essere stata annessa fino ad allora al comune di Orta Nova. Il toponimo deriva dal termine prelatino “carapo”, ‘gorgo, roccia’. Territorio brullo e flagellato dalla malaria, al pari delle altre zone del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PUG&parola=TAVOLIERE'>Tavoliere</a>, nella seconda metà del XVIII secolo fu sottoposta dal suo fondatore a una vasta opera di bonifica che, ripresa all’inizio del Novecento e protrattasi fino agli anni Trenta del XX secolo, ha favorito lo sviluppo delle attività agricole. È stata a lungo interessata da quel grande e antico fenomeno migratorio, noto come transumanza, che ogni anno, attraverso i tratturi (lunghe vie di campagna), dai pascoli montani dell’Abruzzo conduceva le greggi a svernare nella pianura pugliese. Pesanti sono stati i danni dell’ultimo conflitto mondiale. Tra i monumenti vanno segnalati gli edifici sacri e, in particolare, la chiesa parrocchiale.

Economia

La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono una proficua produzione di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva (da quest’ultima si ricava il vino rosso-rosato “Orta Nova”); è praticato inoltre l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (compreso quello della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), edile, dell’abbigliamento, del legno, della produzione di laterizi e materiali da costruzione e della produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, comprendono l’esercizio del credito e dell’intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto è impartita l’istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno (ma c’è la Pro Loco) e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

La principale fonte di reddito per la popolazione continua a essere costituita dall’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno che consentono una proficua produzione di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva (da quest’ultima si ricava il vino rosso-rosato “Orta Nova”); è praticato inoltre l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare (compreso quello della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi), edile, dell’abbigliamento, del legno, della produzione di laterizi e materiali da costruzione e della produzione e distribuzione del gas. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli amministrativi e scolastici, comprendono l’esercizio del credito e dell’intermediazione monetaria. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto è impartita l’istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno (ma c’è la Pro Loco) e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive –e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali–, che consentono di assorbire discreti flussi di manodopera. Soprattutto in estate vi affluiscono numerosi extracomunitari, impiegati nella raccolta dei pomodori e degli ortaggi. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui il tradizionale mercato del sabato e la sagra dei “cingul d’gran ars c’a r’cott tost”, che si svolge il 13 e il 14 luglio. Complessivamente, fa registrare un saldo attivo sia nel movimento naturale che in quello migratorio. La festa del Patrono, San Francesco da Paola, viene celebrata la terza domenica di settembre.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive –e in particolare alla presenza degli insediamenti industriali–, che consentono di assorbire discreti flussi di manodopera. Soprattutto in estate vi affluiscono numerosi extracomunitari, impiegati nella raccolta dei pomodori e degli ortaggi. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto), si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui il tradizionale mercato del sabato e la sagra dei “cingul d’gran ars c’a r’cott tost”, che si svolge il 13 e il 14 luglio. Complessivamente, fa registrare un saldo attivo sia nel movimento naturale che in quello migratorio. La festa del Patrono, San Francesco da Paola, viene celebrata la terza domenica di settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carapelle rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.