Descrizione

Centro collinare di origine medievale; la sua economia, di tipo prettamente rurale, è sostenuta anche dall’attività di alcune imprese artigianali e dal vivace terziario. La stragrande maggioranza dei capranichesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce nella località di Capranica Scalo, nei piccoli aggregati urbani di Querce d’Orlando e Vico Matrino nonché in un buon numero di case sparse. L’abitato è situato su un alto sperone di tufo ed è formato da un nucleo medievale, disposto ai lati di un’unica strada centrale, e da una parte moderna, che si sta espandendo velocemente in direzione nord-ovest. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Viterbo, si estende sull’ondulata fascia di colline che incornicia il lago di Vico; il paesaggio è caratterizzato dai colori dei boschi di querce e di castagni, dei seminativi e dei noccioleti: a questi ultimi, in particolare, si deve la ricchezza e la notorietà del luogo.

Centro collinare di origine medievale; la sua economia, di tipo prettamente rurale, è sostenuta anche dall’attività di alcune imprese artigianali e dal vivace terziario. La stragrande maggioranza dei capranichesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede nel capoluogo comunale; il resto della comunità si distribuisce nella località di Capranica Scalo, nei piccoli aggregati urbani di Querce d’Orlando e Vico Matrino nonché in un buon numero di case sparse. L’abitato è situato su un alto sperone di tufo ed è formato da un nucleo medievale, disposto ai lati di un’unica strada centrale, e da una parte moderna, che si sta espandendo velocemente in direzione nord-ovest. Il territorio comunale, che confina con un’isola amministrativa del comune di Viterbo, si estende sull’ondulata fascia di colline che incornicia il lago di Vico; il paesaggio è caratterizzato dai colori dei boschi di querce e di castagni, dei seminativi e dei noccioleti: a questi ultimi, in particolare, si deve la ricchezza e la notorietà del luogo.

Storia

Come dimostra la presenza di tombe e di resti di mura e di edifici, fu frequentata nell’antichità dagli etruschi e dai romani; l’attuale abitato, invece, fu fondato nell’VIII secolo d.C. dagli abitanti della vicina Vico Matrino, distrutta dai longobardi. Con l’eccezione di un’antica leggenda, peraltro poco attendibile, secondo cui Carlo Magno vi sostò mentre si recava a Roma per essere incoronato imperatore, non si hanno notizie storiche precise fino al Trecento, quando divenne feudo degli Anguillara; appartenuta a questa famiglia fino al 1462, fu successivamente incamerata dalla Chiesa e ne seguì le sorti fino all’unità d’Italia. Nel 1337 vi soggiornò per diverso tempo Francesco Petrarca, ospite di Orso Anguillara. Il toponimo, che è stato anche Capranica di Sutri per distinguere questo comune da quello di Capranica Prenestina, deriva da “capra” nel significato di ‘terra di capre’ oppure ‘luogo riservato all’allevamento dei caprini’. Il patrimonio storico-architettonico annovera diversi pregevoli edifici sacri: la chiesa di San Francesco, edificata in stile romanico nel XIII secolo, nel cui interno si trova lo splendido sepolcro in forme gotiche dei fratelli Francesco e Nicola Anguillara, morti all’inizio del Quattrocento; la maestosa chiesa ottocentesca di Santa Maria, che custodisce, tra l’altro, un tabernacolo quattrocentesco, una tavola del XII-XIII secolo raffigurante il Cristo benedicente e un pregevole trittico del XV-XVI secolo con San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano adorati da un devoto; il duomo di San Giovanni Battista, edificato nel Cinquecento ma rimaneggiato nell’Ottocento; la chiesa della Madonna del Piano, con affreschi attribuiti ai fratelli Zuccari.

Come dimostra la presenza di tombe e di resti di mura e di edifici, fu frequentata nell’antichità dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e dai romani; l’attuale abitato, invece, fu fondato nell’VIII secolo d.C. dagli abitanti della vicina Vico Matrino, distrutta dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Con l’eccezione di un’antica leggenda, peraltro poco attendibile, secondo cui Carlo Magno vi sostò mentre si recava a Roma per essere incoronato imperatore, non si hanno notizie storiche precise fino al Trecento, quando divenne feudo degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a>; appartenuta a questa famiglia fino al 1462, fu successivamente incamerata dalla Chiesa e ne seguì le sorti fino all’unità d’Italia. Nel 1337 vi soggiornò per diverso tempo Francesco Petrarca, ospite di Orso <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a>. Il toponimo, che è stato anche Capranica di Sutri per distinguere questo comune da quello di Capranica Prenestina, deriva da “capra” nel significato di ‘terra di capre’ oppure ‘luogo riservato all’allevamento dei caprini’. Il patrimonio storico-architettonico annovera diversi pregevoli edifici sacri: la chiesa di San Francesco, edificata in stile romanico nel XIII secolo, nel cui interno si trova lo splendido sepolcro in forme gotiche dei fratelli Francesco e Nicola <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a>, morti all’inizio del Quattrocento; la maestosa chiesa ottocentesca di Santa Maria, che custodisce, tra l’altro, un tabernacolo quattrocentesco, una tavola del XII-XIII secolo raffigurante il Cristo benedicente e un pregevole trittico del XV-XVI secolo con San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano adorati da un devoto; il duomo di San Giovanni Battista, edificato nel Cinquecento ma rimaneggiato nell’Ottocento; la chiesa della Madonna del Piano, con affreschi attribuiti ai fratelli Zuccari.

Economia

La comunità conduce una vita tranquilla, pur mostrando una discreta apertura nei confronti delle novità e del progresso. La cerealicoltura, la viticoltura e soprattutto la coltivazione del nocciolo costituiscono ancora i punti di forza dell’economia locale; l’industria è rappresentata da un discreto numero di piccole aziende, attive soprattutto nei comparti alimentare, del legno, metallurgico ed edile, ma non è ancora in grado di assorbire tutta la manodopera disponibile; maggiore dinamismo contraddistingue il terziario, che annovera un’adeguata rete distributiva e include servizi qualificati, come il credito, le assicurazioni e l’intermediazione immobiliare. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato delle scuole dell’obbligo ma difetta di istituti di istruzione secondaria di secondo grado; dispone comunque di una biblioteca comunale con un centro studi e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare sulla farmacia, su alcuni ambulatori di assistenza specialistica e su un consultorio materno-infantile; il suo apparato ricettivo è privo di strutture per il soggiorno.

La comunità conduce una vita tranquilla, pur mostrando una discreta apertura nei confronti delle novità e del progresso. La cerealicoltura, la viticoltura e soprattutto la coltivazione del nocciolo costituiscono ancora i punti di forza dell’economia locale; l’industria è rappresentata da un discreto numero di piccole aziende, attive soprattutto nei comparti alimentare, del legno, metallurgico ed edile, ma non è ancora in grado di assorbire tutta la manodopera disponibile; maggiore dinamismo contraddistingue il terziario, che annovera un’adeguata rete distributiva e include servizi qualificati, come il credito, le assicurazioni e l’intermediazione immobiliare. Il comune, sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è dotato delle scuole dell’obbligo ma difetta di istituti di istruzione secondaria di secondo grado; dispone comunque di una biblioteca comunale con un centro studi e, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, può contare sulla farmacia, su alcuni ambulatori di assistenza specialistica e su un consultorio materno-infantile; il suo apparato ricettivo è privo di strutture per il soggiorno.

Relazioni

Oltre alle attrattive naturalistiche, vanta alcune manifestazioni tradizionali in grado di richiamare un consistente numero di visitatori: il “Palio dei rioni” (15 e 16 agosto), accompagnato da diversi eventi collaterali, quali un corteo storico in costume d’epoca, giostre cavalleresche, la sagra degli “strozzapreti” e l’apertura delle cantine con la degustazione di cibi locali; la festa della Madonna (8 settembre), con la processione notturna e la splendida illuminazione di candele che corre lungo il profilo della facciata della chiesa della Madonna del Piano. La festa del Patrono San Terenziano si celebra la prima domenica di settembre; la notte precedente si è soliti salire all’antica chiesa dedicata al Santo, dove si assiste al volo di palloni aerostatici e a uno spettacolo pirotecnico; il giorno dopo la statua del Santo viene portata in processione a spalla fino alla chiesa a lui dedicata e l’ultima parte del tragitto, come vuole la tradizione, viene fatta di corsa.

Oltre alle attrattive naturalistiche, vanta alcune manifestazioni tradizionali in grado di richiamare un consistente numero di visitatori: il “Palio dei rioni” (15 e 16 agosto), accompagnato da diversi eventi collaterali, quali un corteo storico in costume d’epoca, giostre cavalleresche, la sagra degli “strozzapreti” e l’apertura delle cantine con la degustazione di cibi locali; la festa della Madonna (8 settembre), con la processione notturna e la splendida illuminazione di candele che corre lungo il profilo della facciata della chiesa della Madonna del Piano. La festa del Patrono San Terenziano si celebra la prima domenica di settembre; la notte precedente si è soliti salire all’antica chiesa dedicata al Santo, dove si assiste al volo di palloni aerostatici e a uno spettacolo pirotecnico; il giorno dopo la statua del Santo viene portata in processione a spalla fino alla chiesa a lui dedicata e l’ultima parte del tragitto, come vuole la tradizione, viene fatta di corsa.

Località

Capranica Scalo, Querce d'Orlando, Vico Matrino

Capranica Scalo, Querce d'Orlando, Vico Matrino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capranica rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.