Descrizione

Centro montano, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I caprinesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, le più popolose sono: Boi, Ceredello, Gaon, Lubiara, Pazzon, Pesina, Porcino, Rubiana, Spiazzi, San Martino-Platano, San Michele, Vilmezzano, Fornase, Gamberon, Pesine Bisse e Pesina Spezie; numerose sono le case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, ed offre un panorama alto-collinare molto suggestivo. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurata una capra, posta su una campagna montuosa, verde.

Centro montano, di antica origine, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e incrementato i servizi. I caprinesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono distribuiti in varie località, delle quali, oltre al capoluogo comunale, le più popolose sono: Boi, Ceredello, Gaon, Lubiara, Pazzon, Pesina, Porcino, Rubiana, Spiazzi, San Martino-Platano, San Michele, Vilmezzano, Fornase, Gamberon, Pesine Bisse e Pesina Spezie; numerose sono le case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, ed offre un panorama alto-collinare molto suggestivo. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, è raffigurata una capra, posta su una campagna montuosa, verde.

Storia

Citata per la prima volta in una bolla di papa Eugenio III della metà del XII secolo, ha origini ben più antiche: probabilmente sorse in epoca romana, in una zona comunque abitata fin dal paleolitico superiore (XIII-VIII millennio a.C.). Risale al 1199 la nomina del primo podestà. Infeudata ai Dal Verme agli inizi del Duecento, passò poi sotto gli Scaligeri, cui subentrarono i veneziani. Alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, fu invasa da Napoleone, divenendo teatro di notevoli scontri bellici per la sua posizione strategica nell'avvallamento esistente tra le pendici meridionali della catena del Baldo e l'altopiano di Rivoli Veronese: nel 1797 vi si radunarono le truppe austriache che mossero all'attacco di Rivoli, occupata dai francesi. Tra i monumenti spiccano: la parrocchiale, della seconda metà del Settecento; villa Carlotti del XVII secolo, ora sede del municipio, e il settecentesco palazzo Bagatta. A Pazzon: la parrocchiale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzio del Duecento; la chiesa di San Martino e la villa Beccherle. A Pesina: le chiese di San Carlo e San Rocco; il palazzo Nogarola e le ville Negrelli e Belvedere. A Platano: le ville Sometti, Rigo, Zambellini e Aldrighetti. A Spiazzi: la parrocchiale di Sant'Antonio di Padova e il santuario della Madonna della Corona del XV secolo.

Citata per la prima volta in una bolla di papa Eugenio III della metà del XII secolo, ha origini ben più antiche: probabilmente sorse in epoca romana, in una zona comunque abitata fin dal paleolitico superiore (XIII-VIII millennio a.C.). Risale al 1199 la nomina del primo podestà. Infeudata ai Dal Verme agli inizi del Duecento, passò poi sotto gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, cui subentrarono i veneziani. Alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, fu invasa da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, divenendo teatro di notevoli scontri bellici per la sua posizione strategica nell'avvallamento esistente tra le pendici meridionali della catena del Baldo e l'altopiano di Rivoli Veronese: nel 1797 vi si radunarono le truppe austriache che mossero all'attacco di Rivoli, occupata dai francesi. Tra i monumenti spiccano: la parrocchiale, della seconda metà del Settecento; villa Carlotti del XVII secolo, ora sede del municipio, e il settecentesco palazzo Bagatta. A Pazzon: la parrocchiale dei Santi Vito, Modesto e Crescenzio del Duecento; la chiesa di San Martino e la villa Beccherle. A Pesina: le chiese di San Carlo e San Rocco; il palazzo Nogarola e le ville Negrelli e Belvedere. A Platano: le ville Sometti, Rigo, Zambellini e Aldrighetti. A Spiazzi: la parrocchiale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANTANTONIODIPADOVA'>Sant'Antonio di Padova</a> e il santuario della Madonna della Corona del XV secolo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede degli uffici delle imposte dirette e del registro, di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano in svariati comparti, tra cui quelli alimentare, conciario, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, dei mobile e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e la consulenza informatica. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono assicurate dal locale ospedale.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede degli uffici delle imposte dirette e del registro, di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, alberi da frutta, ulivi e viti; è praticato anche l'allevamento di bovini, ovini e avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano in svariati comparti, tra cui quelli alimentare, conciario, edile, meccanico, metalmeccanico, tessile, del legno, dei mobile e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario, attività radiotelevisive e la consulenza informatica. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo; quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono assicurate dal locale ospedale.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra le manifestazioni folcloriche ricorrenti meritano di essere citate: i festeggiamenti per la battaglia di Rivoli; il carnevale montebaldino; il concerto bandistico di primavera, con bande di varie regioni; la corsa automobilistica Caprino-Spiazzi, a giugno (valida per i campionati italiani di velocità della montagna ed auto storiche); l'antica sagra di S. Zuane e la festa nel parco, a giugno; l'estate teatrale nelle corti delle antiche ville a luglio e ad agosto; la festa a Deltaland, che si tiene a luglio con una gara di deltaplano, spettacoli e musica. Importanti sono anche: l'antica sagra e la gara non competitiva “Caminà ai pie' del Baldo”, a luglio nella località di Vilmezzano; le feste di Santa Cristina e San Rocco e la fiera montebaldina a luglio e ad agosto in località Ceredello; l'antica sagra di San Bartolomeo, a Pazzon, in agosto, e la festa di San Martino, che ha luogo a novembre nell'omonima località ed è seguita dal concerto di Natale. La Patrona, S. Maria Assunta, si festeggia il 2 agosto.

Meta turistica tra le più celebrate della zona, assume un ruolo attivo nei rapporti con i comuni vicini, grazie alle sue attività produttive, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. Tra le manifestazioni folcloriche ricorrenti meritano di essere citate: i festeggiamenti per la battaglia di Rivoli; il carnevale montebaldino; il concerto bandistico di primavera, con bande di varie regioni; la corsa automobilistica Caprino-Spiazzi, a giugno (valida per i campionati italiani di velocità della montagna ed auto storiche); l'antica sagra di S. Zuane e la festa nel parco, a giugno; l'estate teatrale nelle corti delle antiche ville a luglio e ad agosto; la festa a Deltaland, che si tiene a luglio con una gara di deltaplano, spettacoli e musica. Importanti sono anche: l'antica sagra e la gara non competitiva “Caminà ai pie' del Baldo”, a luglio nella località di Vilmezzano; le feste di Santa Cristina e San Rocco e la fiera montebaldina a luglio e ad agosto in località Ceredello; l'antica sagra di San Bartolomeo, a Pazzon, in agosto, e la festa di San Martino, che ha luogo a novembre nell'omonima località ed è seguita dal concerto di Natale. La Patrona, S. Maria Assunta, si festeggia il 2 agosto.

Località

Boi, Braga, Braghizzola, Broieschi, Castelletto, Ceredello, Coliel, Fornase, Gaon, Lubiara, Maso, Pazzon, Pesina, Piazzole, Piozze, Porcino, Renzon, Rubiana, Ruina, Scrimei di Sotto, Spiazzi, Vezzane, Vilmezzano, Zovo

Boi, Braga, Braghizzola, Broieschi, Castelletto, Ceredello, Coliel, Fornase, Gaon, Lubiara, Maso, Pazzon, Pesina, Piazzole, Piozze, Porcino, Renzon, Rubiana, Ruina, Scrimei di Sotto, Spiazzi, Vezzane, Vilmezzano, Zovo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caprino Veronese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.