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Descrizione

Comune collinare, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; è sostenuto prevalentemente dalle attività legate alla terra. I capriatesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, affacciato sulla valle del fiume Sava, ma si distribuiscono anche in numerose case sparse sui fondi; solo una piccola fetta della comunità risiede nel piccolo aggregato urbano di Santojanni. Il paesaggio è ricco di contrasti: le zone più elevate del comprensorio comunale sono rivestite da una folta vegetazione boschiva mentre nel fondovalle la coltura della vite e dell'olivo testimonia l'operoso intervento dell'uomo. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato un capriolo d'argento, sovrastato da tre stelle d'oro a sei punte.

Storia

La presenza di sanniti e romani è attestata dalle opere di fortificazione sannitiche rinvenute in località Mandra Castellone e dal ponte Latrone, costruito sul fiume Volturno dai romani; le prime notizie sull'attuale abitato risalgono invece al IX-X secolo d.C. Dopo essere stata possedimento del monastero di San Vincenzo al Volturno e dell'abbazia di Montecassino, nel 1294 passò alla famiglia Villacublai-Sangiorgio e successivamente fu feudo dei Sanframondo e dei Pandone, conti di Venafro. In seguito appartenne a diversi altri feudatari, tra i quali i Carafa, e nel Seicento pervenne ai Gaetani d'Aragona, duchi di Laurenzana, che la tennero fino al 1806, anno in cui Giuseppe Bonaparte, re di Napoli, emanò la legge sull'abolizione dei diritti feudali. Il toponimo, menzionato nel CATALOGUS BARONUM (1150-1168), è stato semplicemente Capriati fino al 1862 e richiama l'italiano “capriata”, ‘incastellatura che sostiene il tetto, testata di un ponte'; a sua volta “capriata” deriva dal latino CAPREA, ‘capra selvatica': la denominazione potrebbe quindi alludere anche a un luogo frequentato in origine da capre selvatiche. Assai antica è la chiesa di Santa Maria del Piano (VIII-IX secolo), edificata, secondo alcuni, su un tempio romano dedicato a Saturno e contenente resti di affreschi trecenteschi; al Trecento risalgono anche la chiesa di San Tomeo e la cappella di San Giovanni di Coppitelle mentre è del XVI-XVII secolo la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che custodisce una bella pala d'altare di scuola napoletana raffigurante la Vergine delle Grazie con San Nicola, San Giuseppe e Sant'Antonio. L'interessante patrimonio storico-architettonico capriatese annovera anche la torre e il castello medioevale.

Economia

L'agricoltura costituisce ancora un'importante fonte di reddito e di occupazione ed è rivolta alla produzione di grano, foraggio, avena, orzo, uva da vino e olive –queste ultime sono trasformate sul posto in un olio dalle eccellenti proprietà organolettiche–. L'industria, caratterizzata da dimensioni aziendali artigianali, è attiva nei comparti edile, tessile e della lavorazione del ferro e del legno; il commercio appare poco sviluppato e il comparto dei servizi non comprende né sportelli bancari né agenzie assicurative. È dotata di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale ma per l'assistenza sanitaria può fare affidamento soltanto sulla farmacia; l'apparato ricettivo, inoltre, non include strutture per il soggiorno.

Relazioni

Grazie all'esposizione e all'altitudine, è un luogo di quiete e aria salubre, frequentato dagli amanti dell'arte venatoria, che in questi luoghi hanno la possibilità di praticare la caccia al cinghiale; gli appassionati di pesca, invece, possono esercitare la loro attività preferita sulle rive del fiume Volturno, che scorre poco lontano. Alcune manifestazioni all'insegna delle antiche tradizioni contribuiscono a richiamare visitatori: tra esse si ricordano il carnevale, la rappresentazione della via crucis, il falò di Pasqua, la festa popolare sul monte Santa Crocella (1 maggio) e il suggestivo presepe vivente. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto; i festeggiamenti popolari includono processioni e manifestazioni culturali, come la rappresentazione teatrale della vita del Santo.

Località

Santojanni, Valle Donna Agata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capriati a Volturno rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.541
  • Lat 41° 28' 2,2'' 41.46722778
  • Long 14° 8' 54,12'' 14.14836667
  • CAP 81014
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061014
  • Codice Catasto B704
  • Altitudine slm 290 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1562
  • Superficie 18.45 Km2
  • Densità 83,52 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 07:32
  • Tramonto 16:37
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