Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia conserva una spiccata vocazione agricola. I capralbesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Farinate, Campisego di Sopra e Pradello; dall'analisi della struttura urbanistica emergono i segni di una recente espansione edilizia. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti ed è attraversato dalle rogge Rino di Capralba e Alchina. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia conserva una spiccata vocazione agricola. I capralbesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Farinate, Campisego di Sopra e Pradello; dall'analisi della struttura urbanistica emergono i segni di una recente espansione edilizia. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti ed è attraversato dalle rogge Rino di Capralba e Alchina. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Comune dal 1872 dopo l'unione con Farinate, si trova menzionata in documenti del XII secolo come Cavralba; sull'origine del toponimo si confrontano almeno due tesi: la prima lo fa risalire a "capo d'albe", cioè 'capo d'alveo', per l'abbondanza di sorgenti che caratterizza il territorio; la seconda lo collega invece a Quadralba, vale a dire 'dai quattro alvei', dove alveo sta per strada (e appunto all'incrocio di quattro strade si trova il nucleo principale). Una terza ipotesi lo fa derivare da CAPRA ALBA, 'capra bianca', dovuto probabilmente a un soprannome di persona. Le prime notizie che la riguardano risalgono al 1151; nel XII secolo era feudo dei conti di Farinata, che assunsero il titolo dal nome del feudo mantenendolo fino alla metà del Cinquecento. I diritti passarono poi ai Clavelli e da questi, per cessione dotale, ai marchesi Pallavicini di Cremona. La storia locale dà conto dei legami di questi territori con l'area bergamasca: Giovanni dei conti di Capralba ottenne in feudo parte del territorio di Treviglio in cambio della vittoria riportata sul ghibellino Buoso da Dovara, signore di Cremona, alla fine del XIII secolo, e figli del conte di Bergamo Ardoino I erano gli stessi conti di Farinate, destinatari nel 1114 di una bolla pontificia in cui si parla del castello di Farinate; nello stesso secolo il territorio divenne feudo dei Farinata, che furono conti del luogo fino al XVI secolo. Le vestigia del passato contano rinvenimenti di epoca romana (monete, frammenti ceramici e persino una tomba scoperta in località Cascina Benzona); poco è rimasto, invece, dell'architettura sacra, un tempo assai ricca: la chiesa seicentesca di San Martino, a Farinate, e l'odierna parrocchiale, costruita nel 1933.

Comune dal 1872 dopo l'unione con Farinate, si trova menzionata in documenti del XII secolo come Cavralba; sull'origine del toponimo si confrontano almeno due tesi: la prima lo fa risalire a "capo d'albe", cioè 'capo d'alveo', per l'abbondanza di sorgenti che caratterizza il territorio; la seconda lo collega invece a Quadralba, vale a dire 'dai quattro alvei', dove alveo sta per strada (e appunto all'incrocio di quattro strade si trova il nucleo principale). Una terza ipotesi lo fa derivare da CAPRA ALBA, 'capra bianca', dovuto probabilmente a un soprannome di persona. Le prime notizie che la riguardano risalgono al 1151; nel XII secolo era feudo dei conti di Farinata, che assunsero il titolo dal nome del feudo mantenendolo fino alla metà del Cinquecento. I diritti passarono poi ai Clavelli e da questi, per cessione dotale, ai marchesi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PALLAVICINI'>Pallavicini</a> di Cremona. La storia locale dà conto dei legami di questi territori con l'area bergamasca: Giovanni dei conti di Capralba ottenne in feudo parte del territorio di Treviglio in cambio della vittoria riportata sul ghibellino Buoso da Dovara, signore di Cremona, alla fine del XIII secolo, e figli del conte di Bergamo Ardoino I erano gli stessi conti di Farinate, destinatari nel 1114 di una bolla pontificia in cui si parla del castello di Farinate; nello stesso secolo il territorio divenne feudo dei Farinata, che furono conti del luogo fino al XVI secolo. Le vestigia del passato contano rinvenimenti di epoca romana (monete, frammenti ceramici e persino una tomba scoperta in località Cascina Benzona); poco è rimasto, invece, dell'architettura sacra, un tempo assai ricca: la chiesa seicentesca di San Martino, a Farinate, e l'odierna parrocchiale, costruita nel 1933.

Economia

L'economia conta su una produzione agricola favorita dalla ricchezza delle risorse idriche e dalle caratteristiche del territorio: si coltivano cereali e foraggi, secondo i tipi colturali più diffusi nella pianura padana, e si pratica l'allevamento, molto sviluppato, di bovini e suini. L'industria, pur rappresentata nei comparti metallurgico, edile e del mobile, assume dimensioni e struttura artigianali e non contribuisce in misura determinante alla produzione locale e all'offerta occupazionale. Il terziario non presenta caratteristiche di rilievo: la rete distributiva e le attività dei servizi sono rapportate alla struttura produttiva e alle dimensioni della comunità; si segnala la presenza del servizio bancario, indice di un livello di reddito e di una propensione al risparmio non indifferenti. Nelle scuole locali si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo; la popolazione ha a disposizione una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; le strutture ricettive sono in grado di offrire possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

L'economia conta su una produzione agricola favorita dalla ricchezza delle risorse idriche e dalle caratteristiche del territorio: si coltivano cereali e foraggi, secondo i tipi colturali più diffusi nella pianura padana, e si pratica l'allevamento, molto sviluppato, di bovini e suini. L'industria, pur rappresentata nei comparti metallurgico, edile e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, assume dimensioni e struttura artigianali e non contribuisce in misura determinante alla produzione locale e all'offerta occupazionale. Il terziario non presenta caratteristiche di rilievo: la rete distributiva e le attività dei servizi sono rapportate alla struttura produttiva e alle dimensioni della comunità; si segnala la presenza del servizio bancario, indice di un livello di reddito e di una propensione al risparmio non indifferenti. Nelle scuole locali si possono frequentare tutte le classi dell'obbligo; la popolazione ha a disposizione una biblioteca per l'approfondimento culturale. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; le strutture ricettive sono in grado di offrire possibilità di ristorazione ma non di soggiorno.

Relazioni

Non direttamente interessata dalle principali direttrici del traffico stradale, non è per questo isolata: la consistenza del suo tessuto produttivo determina intense relazioni commerciali cui si aggiunge il fenomeno del pendolarismo che, se risparmia i più giovani, interessa comunque la manodopera impiegata nelle attività dei poli industriali del circondario. Ai comuni vicini ci si rivolge, inoltre, per accedere ai servizi non disponibili sul posto e per acquistare beni non di prima necessità; a quest'ultimo riguardo va ricordato, comunque, che la rete commerciale fissa è affiancata dal mercato settimanale del lunedì. La festa del Patrono, Sant'Andrea, ricorre il 16 agosto e viene celebrata con una "fiera di ferragosto" che inizia il giorno 14, occasione di compravendita di animali e prodotti agricoli.

Non direttamente interessata dalle principali direttrici del traffico stradale, non è per questo isolata: la consistenza del suo tessuto produttivo determina intense relazioni commerciali cui si aggiunge il fenomeno del pendolarismo che, se risparmia i più giovani, interessa comunque la manodopera impiegata nelle attività dei poli industriali del circondario. Ai comuni vicini ci si rivolge, inoltre, per accedere ai servizi non disponibili sul posto e per acquistare beni non di prima necessità; a quest'ultimo riguardo va ricordato, comunque, che la rete commerciale fissa è affiancata dal mercato settimanale del lunedì. La festa del Patrono, Sant'Andrea, ricorre il 16 agosto e viene celebrata con una "fiera di ferragosto" che inizia il giorno 14, occasione di compravendita di animali e prodotti agricoli.

Località

Campisego di Sopra, Campisego di Sotto, Famosa, Farinate, Pradello, Remuscita

Campisego di Sopra, Campisego di Sotto, Famosa, Farinate, Pradello, Remuscita

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capralba rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.