Descrizione
Centro di pianura di origine medievale, con un'economia basata sulle tradizionali attività rurali, sul terziario e su alcune iniziative imprenditoriali in campo industriale. I capodrisani, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, mostrano una netta tendenza all'accentramento, risiedendo esclusivamente nel capoluogo comunale; quest'ultimo, caratterizzato dalla pianta a scacchiera tipica degli insediamenti sorti sui terreni sottoposti alla centuriazione romana, è interessato da una significativa espansione edilizia, che l'ha già reso contiguo ai limitrofi comuni di Marcianise e Recale. Il territorio comunale è stato plasmato dall'uomo in base alle proprie necessità: geometrici appezzamenti di coltivi e regolari filari di vite si succedono da un capo all'altro dell'agro capodrisano, contendendo lo spazio disponibile agli insediamenti residenziali e produttivi. Lo sfondo dorato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una banda di colore rosso, sulla quale è raffigurata una stella d'oro a sei raggi; al di sopra della banda compaiono il busto di un guerriero barbuto con l'elmo verde e due stelle azzurre a sei punte.
Storia
Sviluppatasi in seguito al raggruppamento di popolazioni sparse intorno alle chiese di Sant'Andrea e San Donato, appare menzionata nel 1113 d.C. tra i possedimenti della diocesi di Caserta mentre nel Trecento figura tra i casali di Capua e nel Quattrocento compare tra i domini di Acerra. Alla fine del XV secolo divenne feudo di Isabella Del Balzo, moglie del re di Napoli Federico d'Aragona, e in seguito appartenne a Ferdinando di Cordenas e a diversi altri feudatari. Il toponimo è di oscura origine. Tra i vari edifici sacri che figurano nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale si ricordano: la chiesa di Sant'Andrea, di aspetto settecentesco ma di origine medievale, nella quale si ammirano ricche decorazioni a stucco, un pregevole altare maggiore in marmo e dipinti di Domenico Mondo e Paolo de Maio; la chiesa di Sant'Antonio Abate, con pregevoli affreschi del XIV, XV e XVI secolo; la chiesa di Santa Maria degli Angeli, che custodisce un affresco seicentesco raffigurante l'Assunzione della Vergine. Le vestigia del passato includono anche alcuni interessanti palazzi settecenteschi, come palazzo Acconcia e palazzo Argenziano: in quest'ultimo si trova una spettacolare scala elicoidale attribuita all'architetto Carlo Patturelli.
Economia
Vivace e aperta agli stimoli del progresso, la comunità capodrisana ha mantenuto saldi legami con la tradizione. L'agricoltura, rivolta essenzialmente alla produzione di cereali, canapa e ortofrutticoli e alla coltivazione della vite, è in sensibile contrazione e occupa ormai un'esigua percentuale della popolazione attiva; in crescita appare l'industria, che annovera aziende alimentari, edili, elettroniche, dei materiali da costruzione e della lavorazione della pietra; un certo dinamismo caratterizza anche il terziario, rappresentato da una rete distributiva commisurata alle esigenze della comunità e da un'adeguata dotazione di servizi, comprendente le assicurazioni e la consulenza informatica. Manca però il servizio bancario. L'esistenza di periodici locali dà prova della vivacità intellettuale dei capodrisani. Dotata degli ordinari uffici municipali e postali, dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di una biblioteca comunale; tuttavia è completamente priva di strutture ricettive mentre per quanto riguarda l'assistenza sanitaria può contare sulla farmacia e su un laboratorio convenzionato.
Relazioni
Per via della sua posizione, è coinvolta dal flusso turistico che interessa il capoluogo di provincia. Una buona affluenza di visitatori si registra, inoltre, in occasione della sagra dell'uva fragola (seconda decade di settembre) e del mercato infrasettimanale del martedì. La festa del Patrono, Sant'Andrea, si celebra il 30 novembre. Ha dato i natali a Marco Mondo (1682-1761), accademico della Crusca, e al poeta Elpidio Jenco (1893-1959).
Località
Musicile
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capodrise rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 10.094
- Lat 41° 2' 31,21'' 41.04200278
- Long 14° 18' 1,53'' 14.30042500
- CAP 81020
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061013
- Codice Catasto B667
- Altitudine slm 34 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1109 - Superficie 3.49 Km2
- Densità 2.892,26 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:38
- Angelo Crescente
- Piazza Aldo Moro, 3
- 81020 (CE) Campania
- protocollo@pec.comune.capodrise.caserta.it
- www.comune.capodrise.caserta.it
- 80007410618