Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il settore industriale. I capergnanichesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Passarera e Palazzina, quest'ultima contigua a Pozzo, del comune di Crema. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche, ed è attraversato dalla Roggia Acquarossa e dalla Roggia Comuna; l'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che mostra i segni di una forte espansione edilizia, è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1957, raffigura, in campo rosso, un crocevia sormontato da due sciabole incrociate.

Comune di pianura, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il settore industriale. I capergnanichesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Passarera e Palazzina, quest'ultima contigua a Pozzo, del comune di Crema. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, sostanzialmente privo di variazioni altimetriche, ed è attraversato dalla Roggia Acquarossa e dalla Roggia Comuna; l'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che mostra i segni di una forte espansione edilizia, è pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del 1957, raffigura, in campo rosso, un crocevia sormontato da due sciabole incrociate.

Storia

Corrisponderebbe all'antica Quadrivianica, così chiamata perché sorta all'incrocio di quattro strade che collegavano i centri circostanti. Dal quadrivio, o "carobio" deriva il toponimo. I documenti del XII secolo, oltre a contenere le prime notizie storiche sul comune, danno atto dell'evoluzione del toponimo: da Capranica a Cavergnanica, poi Cavernanica e finalmente, già nel 1155, la versione attuale. Nello stesso anno si ha notizia della vendita dei terreni dal monastero di San Paolo d'Argon ai conti di Bergamo. La storia non ha lasciato tracce memorabili in questa zona, malgrado la posizione geografica importante, tra il fiume Adda e i possedimenti cremaschi; l'episodio di maggior rilievo risale al 1514 e si inserisce nel contesto delle lotte tra Venezia e Milano: passò da qui Silvio Savelli, comandante, per conto di Massimiliano Sforza, delle truppe milanesi impegnate nell'assedio di Crema e costretto alla fuga dagli assediati dopo essere stato sconfitto, nell'agosto di quell'anno. Della località Passarera si sa invece che dopo il Mille fu dell'Abbazia cistercense di Cerreto, dipendente dalla curia di Lodi; il borgo si trovava così soggetto ad una diocesi del Ducato di Milano, pur facendo parte della Repubblica Veneta, come se godesse di una sorta di extraterritorialità. Del patrimonio architettonico fa parte la chiesa di Sant'Antonio, trecentesca, già appartenente alla Pieve di Palazzo Pignano, soggetta a Piacenza. A questa si aggiungono la parrocchiale di San Martino, restaurata nel 1712, e la parrocchiale cinquecentesca di San Gerolamo, a Passarera, con campanile del Seicento. Nell'architettura civile spiccano la villa De Grazia e la villa Marazzi.

Corrisponderebbe all'antica Quadrivianica, così chiamata perché sorta all'incrocio di quattro strade che collegavano i centri circostanti. Dal quadrivio, o "carobio" deriva il toponimo. I documenti del XII secolo, oltre a contenere le prime notizie storiche sul comune, danno atto dell'evoluzione del toponimo: da Capranica a Cavergnanica, poi Cavernanica e finalmente, già nel 1155, la versione attuale. Nello stesso anno si ha notizia della vendita dei terreni dal monastero di San Paolo d'Argon ai conti di Bergamo. La storia non ha lasciato tracce memorabili in questa zona, malgrado la posizione geografica importante, tra il fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a> e i possedimenti cremaschi; l'episodio di maggior rilievo risale al 1514 e si inserisce nel contesto delle lotte tra Venezia e Milano: passò da qui Silvio Savelli, comandante, per conto di Massimiliano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, delle truppe milanesi impegnate nell'assedio di Crema e costretto alla fuga dagli assediati dopo essere stato sconfitto, nell'agosto di quell'anno. Della località Passarera si sa invece che dopo il Mille fu dell'Abbazia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CISTERCENSE'>cistercense</a> di Cerreto, dipendente dalla curia di Lodi; il borgo si trovava così soggetto ad una diocesi del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>Ducato di Milano</a>, pur facendo parte della Repubblica Veneta, come se godesse di una sorta di extraterritorialità. Del patrimonio architettonico fa parte la chiesa di Sant'Antonio, trecentesca, già appartenente alla Pieve di Palazzo Pignano, soggetta a Piacenza. A questa si aggiungono la parrocchiale di San Martino, restaurata nel 1712, e la parrocchiale cinquecentesca di San Gerolamo, a Passarera, con campanile del Seicento. Nell'architettura civile spiccano la villa De Grazia e la villa Marazzi.

Economia

L'economia locale conta sull'agricoltura, che produce cereali e foraggi utilizzati in zootecnia; si allevano infatti suini e bovini. Abbandonata all'inizio del secolo la tradizionale attività di lavorazione del lino, il tessuto delle attività industriali assume oggi dimensioni modeste ma si presenta abbastanza variegato: sono infatti rappresentati i comparti edile e alimentare e non mancano aziende per la produzione di articoli in plastica e di detersivi. Tra le attività del terziario è il servizio bancario. Non vi sono servizi pubblici particolari né strutture sociali di rilievo; nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria; non si segnala la presenza di strutture atte alla diffusione e all'arricchimento del patrimonio culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, mentre quelle sanitarie sono in grado di garantire il solo servizio farmaceutico. Non si segnalano strutture sportive di rilievo.

L'economia locale conta sull'agricoltura, che produce cereali e foraggi utilizzati in zootecnia; si allevano infatti suini e bovini. Abbandonata all'inizio del secolo la tradizionale attività di lavorazione del lino, il tessuto delle attività industriali assume oggi dimensioni modeste ma si presenta abbastanza variegato: sono infatti rappresentati i comparti edile e alimentare e non mancano aziende per la produzione di articoli in plastica e di detersivi. Tra le attività del terziario è il servizio bancario. Non vi sono servizi pubblici particolari né strutture sociali di rilievo; nelle scuole locali si impartisce l'istruzione primaria; non si segnala la presenza di strutture atte alla diffusione e all'arricchimento del patrimonio culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, mentre quelle sanitarie sono in grado di garantire il solo servizio farmaceutico. Non si segnalano strutture sportive di rilievo.

Relazioni

A caratterizzare le relazioni esterne del comune è soprattutto il complesso sistema di rapporti socioeconomici che lo lega al centro di gravitazione naturale: verso Crema si dirigono infatti quotidianamente pendolari e studenti o, più in generale, cittadini alla ricerca di servizi e strutture che non trovano sul posto. Il comune dimostra invece di saper assumere un ruolo attivo e poter attrarre visitatori in occasione degli appuntamenti della tradizione sacra, tra i quali, ad esempio, la sagra di San Gerolamo, che ha luogo la prima domenica di ottobre nella località di Passarera; a fine agosto, poi, si tengono gli appuntamenti culturali della Festa strapaesana, che prevede serate musicali. La festa del Patrono, San Martino, ricorre l'11 novembre e viene celebrata con una sagra che esercita un certo richiamo nel circondario.

A caratterizzare le relazioni esterne del comune è soprattutto il complesso sistema di rapporti socioeconomici che lo lega al centro di gravitazione naturale: verso Crema si dirigono infatti quotidianamente pendolari e studenti o, più in generale, cittadini alla ricerca di servizi e strutture che non trovano sul posto. Il comune dimostra invece di saper assumere un ruolo attivo e poter attrarre visitatori in occasione degli appuntamenti della tradizione sacra, tra i quali, ad esempio, la sagra di San Gerolamo, che ha luogo la prima domenica di ottobre nella località di Passarera; a fine agosto, poi, si tengono gli appuntamenti culturali della Festa strapaesana, che prevede serate musicali. La festa del Patrono, San Martino, ricorre l'11 novembre e viene celebrata con una sagra che esercita un certo richiamo nel circondario.

Località

Cascina Comuna, Palazzina, Passarera

Cascina Comuna, Palazzina, Passarera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Capergnanica rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.