Descrizione

Centro di montagna, di origini antichissime, con un tessuto economico vario e articolato, in cui alle tradizionali attività agricole sono state affiancate le attività commerciali e turistiche. I canzesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Asso del comune omonimo e Ravella del comune di Castelmarte-. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate che vanno da un minimo di 354 metri sul livello del mare a un massimo di 1.371 metri. L'abitato nel suo nucleo più antico ha una pianta irregolare con strade strette e tortuose, il cui percorso si adatta all'andamento del terreno.

Centro di montagna, di origini antichissime, con un tessuto economico vario e articolato, in cui alle tradizionali attività agricole sono state affiancate le attività commerciali e turistiche. I canzesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Asso del comune omonimo e Ravella del comune di Castelmarte-. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate che vanno da un minimo di 354 metri sul livello del mare a un massimo di 1.371 metri. L'abitato nel suo nucleo più antico ha una pianta irregolare con strade strette e tortuose, il cui percorso si adatta all'andamento del terreno.

Storia

Le origini dell'abitato sono antichissime come testimoniano alcuni rinvenimenti di schegge silicee variamente lavorate, che attestano le prime tracce di insediamento umano nei territori a nord del Po. Diverse popolazioni hanno occupato questo territorio nel corso del tempo ma furono i romani a dare all'abitato la posizione che occupa ancora. Fece parte del contado della Martesana e fu feudo dell'abate del monastero di Sant'Ambrogio di Milano fino all'undicesimo secolo, quando passò al Capitolo della cattedrale di Monza; tra il XII e il XIV secolo appartenne al monastero di Civate, poi passò sotto il controllo dei Visconti e, nel XV secolo, fece parte prima dei possedimenti di Facino Cane e più tardi di quelli della famiglia Dal Verme. Alla fine del 1400 il feudo passò ai fratelli Negroni, chiamati "Missaglia"; nel 1523, mentre il nuovo feudatario Nicolò Pellicone, capitano di ventura, era impegnato nelle sue imprese militari, Canzo fu cinta d'assedio dagli spagnoli ed espugnata, con conseguente massacro di parte della popolazione. Successivamente "i Missaglia" tornarono padroni del feudo; a loro seguirono i Carpani e, nel XVII secolo, i Crivelli. Il patrimonio storico-architettonico è costituito da una torre medioevale, ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli, e da un castello che al suo interno conserva numerosi cimeli del periodo della dominazione spagnola. All'architettura sacra appartengono la parrocchiale di Santo Stefano, costruita nel XVIII secolo, e l'eremo di San Miro dedicato al Santo qui nato nel 1336.

Le origini dell'abitato sono antichissime come testimoniano alcuni rinvenimenti di schegge silicee variamente lavorate, che attestano le prime tracce di insediamento umano nei territori a nord del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. Diverse popolazioni hanno occupato questo territorio nel corso del tempo ma furono i romani a dare all'abitato la posizione che occupa ancora. Fece parte del contado della Martesana e fu feudo dell'abate del monastero di Sant'Ambrogio di Milano fino all'undicesimo secolo, quando passò al Capitolo della cattedrale di Monza; tra il XII e il XIV secolo appartenne al monastero di Civate, poi passò sotto il controllo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e, nel XV secolo, fece parte prima dei possedimenti di Facino Cane e più tardi di quelli della famiglia Dal Verme. Alla fine del 1400 il feudo passò ai fratelli Negroni, chiamati "Missaglia"; nel 1523, mentre il nuovo feudatario Nicolò Pellicone, capitano di ventura, era impegnato nelle sue imprese militari, Canzo fu cinta d'assedio dagli spagnoli ed espugnata, con conseguente massacro di parte della popolazione. Successivamente "i Missaglia" tornarono padroni del feudo; a loro seguirono i Carpani e, nel XVII secolo, i Crivelli. Il patrimonio storico-architettonico è costituito da una torre medioevale, ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli, e da un castello che al suo interno conserva numerosi cimeli del periodo della dominazione spagnola. All'architettura sacra appartengono la parrocchiale di Santo Stefano, costruita nel XVIII secolo, e l'eremo di San Miro dedicato al Santo qui nato nel 1336.

Economia

Ospita gli uffici della Comunità montana. L'agricoltura consente proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; buona è anche la presenza di frutteti. Nel settore industriale va segnalata la presenza di stabilimenti metalmeccanici e tessili e di imprese edili; a questi si affiancano i mobilifici e una fabbrica di giocattoli. Altra notevole risorsa è, infine, il turismo. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei canzesi giustificano la presenza del servizio bancario; nel settore del terziario, inoltre, va segnalata la presenza di attività di consulenza informatica nonché di una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido, case di riposo e un centro aiuto famiglia; le strutture scolastiche garantiscono l'istruzione obbigatoria. C'è una biblioteca; per quel che riguarda il tempo libero e lo sport non si registra la presenza di strutture di rilievo. I servizi sanitari si limitano a quello farmaceutico e le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Ospita gli uffici della Comunità montana. L'agricoltura consente proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; buona è anche la presenza di frutteti. Nel settore industriale va segnalata la presenza di stabilimenti metalmeccanici e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a> e di imprese edili; a questi si affiancano i mobilifici e una fabbrica di giocattoli. Altra notevole risorsa è, infine, il turismo. Il livello di reddito e la capacità di risparmio dei canzesi giustificano la presenza del servizio bancario; nel settore del terziario, inoltre, va segnalata la presenza di attività di consulenza informatica nonché di una rete commerciale sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, annovera tra le strutture sociali un asilo nido, case di riposo e un centro aiuto famiglia; le strutture scolastiche garantiscono l'istruzione obbigatoria. C'è una biblioteca; per quel che riguarda il tempo libero e lo sport non si registra la presenza di strutture di rilievo. I servizi sanitari si limitano a quello farmaceutico e le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno.

Relazioni

Vive rapporti particolarmente intensi con i centri limitrofi: la presenza di un tessuto industriale vario e articolato ne fa un polo di attrazione per il lavoro mentre la sua caratteristica di centro di villeggiatura richiama un flusso turistico piuttosto consistente soprattutto nei mesi estivi. Numerose sono le escursioni che si possono fare sul territorio e tra i molti scenari naturali che si possono apprezzare va segnalato il "Bus de la Fusa", una voragine scavata dall'acqua nel corso dei millenni a forma di largo imbuto. Tra gli eventi ricorrenti che si svolgono durante l'anno vanno ricordati: la mostra di antiquariato "Piccola bagutta d'Estate", che si svolge in un periodo compreso tra luglio e agosto; la mostramercato estivo serale tra luglio e settembre; la mostra-mercato di prodotti biologici, "Biosfera", che si tiene nel mese di settembre. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra il 26 dicembre. Ha dato i natali a Filippo Turati, uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano.

Vive rapporti particolarmente intensi con i centri limitrofi: la presenza di un tessuto industriale vario e articolato ne fa un polo di attrazione per il lavoro mentre la sua caratteristica di centro di villeggiatura richiama un flusso turistico piuttosto consistente soprattutto nei mesi estivi. Numerose sono le escursioni che si possono fare sul territorio e tra i molti scenari naturali che si possono apprezzare va segnalato il "Bus de la Fusa", una voragine scavata dall'acqua nel corso dei millenni a forma di largo imbuto. Tra gli eventi ricorrenti che si svolgono durante l'anno vanno ricordati: la mostra di antiquariato "Piccola bagutta d'Estate", che si svolge in un periodo compreso tra luglio e agosto; la mostramercato estivo serale tra luglio e settembre; la mostra-mercato di prodotti biologici, "Biosfera", che si tiene nel mese di settembre. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra il 26 dicembre. Ha dato i natali a Filippo Turati, uno dei fondatori del Partito Socialista Italiano.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Canzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.