Descrizione

Comune industriale dell'Appennino tosco-emiliano, di accertate origini etrusche. La popolazione dei cantagallesi, segnata da un indice di vecchiaia molto elevato, è strettamente legata alla vicina Prato in tutto ciò che riguarda la vita locale. Comune sparso, raggruppa un gran numero di insediamenti, tutti limitrofi a Luicciana, sede del municipio: Acqua, Cantagallo, Carmignanello, Colle Bisenzio, Fossato, Gavigno, Grigliata, Il Fabbro, L′Acqua, Migliana, Peraldaccio, Rifugio Luigi Pacini, Rocca Cerbaia - Il Cuoco, Usella. Il suo territorio segue un andamento plano-altimetrico montano, dalle caratteristiche ambientali e dal clima tipicamente montani, con lunghi e freddi inverni alternati a brevi ma calde estati. Facile da ricordare la raffigurazione dello stemma comunale, che si ispira direttamente al nome del comune ed è rappresentato da un ardito galletto in atto di cantare, sormontato dal motto "somnolentos increpat" ovvero "stimola i sonnolenti".  

Comune industriale dell'Appennino tosco-emiliano, di accertate origini etrusche. La popolazione dei cantagallesi, segnata da un indice di vecchiaia molto elevato, è strettamente legata alla vicina Prato in tutto ciò che riguarda la vita locale. Comune sparso, raggruppa un gran numero di insediamenti, tutti limitrofi a Luicciana, sede del municipio: Acqua, Cantagallo, Carmignanello, Colle Bisenzio, Fossato, Gavigno, Grigliata, Il Fabbro, L′Acqua, Migliana, Peraldaccio, Rifugio Luigi Pacini, Rocca Cerbaia - Il Cuoco, Usella. Il suo territorio segue un andamento plano-altimetrico montano, dalle caratteristiche ambientali e dal clima tipicamente montani, con lunghi e freddi inverni alternati a brevi ma calde estati. Facile da ricordare la raffigurazione dello stemma comunale, che si ispira direttamente al nome del comune ed è rappresentato da un ardito galletto in atto di cantare, sormontato dal motto "somnolentos increpat" ovvero "stimola i sonnolenti".  

Storia

Tuttora l'insediamento conserva apprezzabili reperti etruschi così come testimonianze archeologiche d'epoca romana. Dominio dei vassalli carolingi e della contessa Matilde di Canossa nei secoli successivi, a cavallo del millennio il territorio appartiene alla nobile famiglia degli Alberti di Prato; nel giro di pochi decenni lo ritroviamo nuovamente suddiviso tra il vicino comune di Prato, l′Abbazia vallombrosana di Vaiano, la pieve di Usella e alcuni importanti feudatari della zona. Notizie certe riguardano il passaggio dell'intero possedimento al principato dei Medici e, in seguito, al casato dei Lorena prima di diventare parte del Regno di Savoia e, infine, del Regno d'Italia nel 1860. La vita e lo sviluppo della comunità rurale sono interrotti dalla seconda guerra mondiale, quando, nel corso della sua tragica conclusione, il paese funge da importante punto di riferimento strategico militare per la sua particolare ubicazione sul confine appenninico della linea gotica. Nel dopoguerra, la primaria attività agricola, tradizionale fonte di sostentamento e di benessere, si è sensibilmente ridotta sia per il progressivo spopolamento del paese verso il capoluogo, a partire dal 1951, che per la lenta ma radicale trasformazione industriale della zona, avvenuta nel corso degli ultimi vent'anni.    

Tuttora l'insediamento conserva apprezzabili reperti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> così come testimonianze archeologiche d'epoca romana. Dominio dei vassalli carolingi e della contessa Matilde di Canossa nei secoli successivi, a cavallo del millennio il territorio appartiene alla nobile famiglia degli Alberti di Prato; nel giro di pochi decenni lo ritroviamo nuovamente suddiviso tra il vicino comune di Prato, l′Abbazia vallombrosana di Vaiano, la pieve di Usella e alcuni importanti feudatari della zona. Notizie certe riguardano il passaggio dell'intero possedimento al principato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a> e, in seguito, al casato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a> prima di diventare parte del Regno di Savoia e, infine, del Regno d'Italia nel 1860. La vita e lo sviluppo della comunità rurale sono interrotti dalla seconda guerra mondiale, quando, nel corso della sua tragica conclusione, il paese funge da importante punto di riferimento strategico militare per la sua particolare ubicazione sul confine appenninico della linea gotica. Nel dopoguerra, la primaria attività agricola, tradizionale fonte di sostentamento e di benessere, si è sensibilmente ridotta sia per il progressivo spopolamento del paese verso il capoluogo, a partire dal 1951, che per la lenta ma radicale trasformazione industriale della zona, avvenuta nel corso degli ultimi vent'anni.    

Economia

Lo sviluppo industriale di tipo manifatturiero, se ha cambiato il volto rurale di questi luoghi, non ha però portato con sé la spinta per un importante rinnovamento socio-economico dei diversi agglomerati che compongono in ordine sparso il comune. Qui, infatti, l'andamento dei valori socio-economici descrive un quadro della vita locale complessivamente statico, con l'unica prospettiva di una ulteriore contrazione. La mancanza di rilevanti movimenti finanziari, di ulteriori iniziative commerciali ed investimenti imprenditoriali in genere è ad un tempo effetto e causa della carenza di servizi pubblici e privati, come ad esempio gli istituti di credito e le strutture scolastiche (soltanto materne ed elementari).  

Lo sviluppo industriale di tipo manifatturiero, se ha cambiato il volto rurale di questi luoghi, non ha però portato con sé la spinta per un importante rinnovamento socio-economico dei diversi agglomerati che compongono in ordine sparso il comune. Qui, infatti, l'andamento dei valori socio-economici descrive un quadro della vita locale complessivamente statico, con l'unica prospettiva di una ulteriore contrazione. La mancanza di rilevanti movimenti finanziari, di ulteriori iniziative commerciali ed investimenti imprenditoriali in genere è ad un tempo effetto e causa della carenza di servizi pubblici e privati, come ad esempio gli istituti di credito e le strutture scolastiche (soltanto materne ed elementari).  

Relazioni

Non è un caso che il comune sia una meta di soggiorno per il tempo libero, discretamente frequentata dagli amanti della campagna, in particolare delle atmosfere autunnali: in autunno, nel tepore della mezza stagione, è costume secolare raccogliere le castagne che si trovano in gran quantità nei boschi circostanti e nelle estensioni di castagni della valle del Bisenzio. In tutte le altre stagioni, la presenza di diverse imprese manifatturiere e di due punti di vendita all'ingrosso alimenta un discreto traffico di addetti del commercio e dell'industria in genere, non tale comunque da modificare l'impronta quieta e pacifica dell'abitato. La raccolta dei frutti anticipa e prepara la festa del patrono San Michele del 29 settembre: alla ricorrenza si accompagnano la sagra del castagnaccio e di quella delle frittelle dolci, riproponendo occasioni di ritrovo e di ricreazione collettiva della tradizione contadina.

Non è un caso che il comune sia una meta di soggiorno per il tempo libero, discretamente frequentata dagli amanti della campagna, in particolare delle atmosfere autunnali: in autunno, nel tepore della mezza stagione, è costume secolare raccogliere le castagne che si trovano in gran quantità nei boschi circostanti e nelle estensioni di castagni della valle del Bisenzio. In tutte le altre stagioni, la presenza di diverse imprese manifatturiere e di due punti di vendita all'ingrosso alimenta un discreto traffico di addetti del commercio e dell'industria in genere, non tale comunque da modificare l'impronta quieta e pacifica dell'abitato. La raccolta dei frutti anticipa e prepara la festa del patrono San Michele del 29 settembre: alla ricorrenza si accompagnano la sagra del castagnaccio e di quella delle frittelle dolci, riproponendo occasioni di ritrovo e di ricreazione collettiva della tradizione contadina.

Località

Campagnana, Carmignanello, Case di Sotto, Castello, Colle Bisenzio, Fossato, Gavigno, Gricigliana, Il Fabbro, L'Acqua, La Dogana, La Villa, Luicciana, Migliana, Rocca Cerbaia-Il Cuoco, Santo Stefano, Trario, Trebbio, Usella

Campagnana, Carmignanello, Case di Sotto, Castello, Colle Bisenzio, Fossato, Gavigno, Gricigliana, Il Fabbro, L'Acqua, La Dogana, La Villa, Luicciana, Migliana, Rocca Cerbaia-Il Cuoco, Santo Stefano, Trario, Trebbio, Usella

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cantagallo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.