Descrizione

Centro di pianura, di antica origine, caratterizzato da un assetto economico in cui sono rappresentati sia il primario che il secondario. La comunità dei cannetesi, il cui indice di vecchiaia è elevato, è distribuita per buona parte nel capoluogo comunale ed in misura minore nelle località Bizzolano e Carzaghetto. Il territorio appartiene a quell'area un tempo continuamente minacciata dalle inondazioni dei fiumi Oglio e Chiese, oggi fertile e adatta all'agricoltura; completamente piatto, esso si presenta senza rilevanti variazioni altimetriche. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che nel suo complesso presenta i caratteri dell'espansione edilizia, è decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, su sfondo azzurro campeggia una torre, merlata alla ghibellina, posta sulla campagna verde, accompagnata da due canne con foglie verdi.

Centro di pianura, di antica origine, caratterizzato da un assetto economico in cui sono rappresentati sia il primario che il secondario. La comunità dei cannetesi, il cui indice di vecchiaia è elevato, è distribuita per buona parte nel capoluogo comunale ed in misura minore nelle località Bizzolano e Carzaghetto. Il territorio appartiene a quell'area un tempo continuamente minacciata dalle inondazioni dei fiumi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a> e Chiese, oggi fertile e adatta all'agricoltura; completamente piatto, esso si presenta senza rilevanti variazioni altimetriche. L'andamento plano-altimetrico dell'abitato, che nel suo complesso presenta i caratteri dell'espansione edilizia, è decisamente pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, su sfondo azzurro campeggia una torre, merlata alla ghibellina, posta sulla campagna verde, accompagnata da due canne con foglie verdi.

Storia

La seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1862 mentre la prima parte viene fatta risalire al latino tardo CANNETUM, 'canneto'. Il primo nucleo abitato sorse con molta probabilità nel periodo in cui gli etruschi cominciarono a stabilirsi nella zona: l'originario insediamento si sviluppò su modesti rilievi, ricoperti di tronchi, canne e fango, che avevano lo scopo di arginare il flusso delle acque dei fiumi Chiese e Oglio. Dopo essere stata abitata dai galli cenomani e dai romani, subì la sorte del resto del territorio circostante: assistette alle battaglie bedriacensi (della seconda metà del primo secolo d.C.), che, alla morte dell'imperatore Galba, videro Ottone e Vitellio contendersi la guida dell'impero romano; all'avvento di Vespasiano corrispose anche un'influenza di Brescia sulla zona. In seguito subì continue incursioni barbariche fino all'undicesimo secolo. Passata nel '200 sotto la giurisdizione di Brescia, fu pure oggetto delle mire egemoniche di Cremona e del ducato di Milano. Agli inizi del XV secolo cominciò a sottostare all'influenza del potente casato dei Gonzaga, cui passò definitivamente sul finire dello stesso secolo: la loro signoria sul luogo sarebbe durata per altri tre secoli, influenzandone inevitabilmente le sorti. Per loro volere fu edificato un imponente fortilizio, che costituì il segno tangibile di un'aumentata rilevanza politica nei confronti del circondario: divenne, infatti, capoluogo di un distretto. Nella seconda metà del secolo XIX subì l'occupazione dell'esercito franco-sardo e in seguito fu inglobata nel regno d'Italia. Sottoposta in un primo tempo all'amministrazione della provincia di Cremona, entrò a far parte di quella di Mantova nella seconda metà del XIX secolo. Tra i monumenti più importanti vanno segnalati: la parrocchiale dedicata a Sant'Antonio Abate (di costruzione trecentesca); la chiesa di San Michele (risalente al X secolo); la chiesa della Pieva (in stile barocco); l'ottocentesco teatro sociale.

La seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1862 mentre la prima parte viene fatta risalire al latino tardo CANNETUM, 'canneto'. Il primo nucleo abitato sorse con molta probabilità nel periodo in cui gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> cominciarono a stabilirsi nella zona: l'originario insediamento si sviluppò su modesti rilievi, ricoperti di tronchi, canne e fango, che avevano lo scopo di arginare il flusso delle acque dei fiumi Chiese e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=OGLIO'>Oglio</a>. Dopo essere stata abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLICENOMANI'>galli cenomani</a> e dai romani, subì la sorte del resto del territorio circostante: assistette alle battaglie bedriacensi (della seconda metà del primo secolo d.C.), che, alla morte dell'imperatore Galba, videro Ottone e Vitellio contendersi la guida dell'impero romano; all'avvento di Vespasiano corrispose anche un'influenza di Brescia sulla zona. In seguito subì continue incursioni barbariche fino all'undicesimo secolo. Passata nel '200 sotto la giurisdizione di Brescia, fu pure oggetto delle mire egemoniche di Cremona e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>. Agli inizi del XV secolo cominciò a sottostare all'influenza del potente casato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, cui passò definitivamente sul finire dello stesso secolo: la loro signoria sul luogo sarebbe durata per altri tre secoli, influenzandone inevitabilmente le sorti. Per loro volere fu edificato un imponente fortilizio, che costituì il segno tangibile di un'aumentata rilevanza politica nei confronti del circondario: divenne, infatti, capoluogo di un distretto. Nella seconda metà del secolo XIX subì l'occupazione dell'esercito franco-sardo e in seguito fu inglobata nel regno d'Italia. Sottoposta in un primo tempo all'amministrazione della provincia di Cremona, entrò a far parte di quella di Mantova nella seconda metà del XIX secolo. Tra i monumenti più importanti vanno segnalati: la parrocchiale dedicata a Sant'Antonio Abate (di costruzione trecentesca); la chiesa di San Michele (risalente al X secolo); la chiesa della Pieva (in stile barocco); l'ottocentesco teatro sociale.

Economia

È presente una stazione dei carabinieri, oltre agli ordinari uffici postali e municipali. Si coltivano i tipici prodotti della zona: cereali (in particolare frumento), foraggi ed uve, la cui produzione si affianca all'allevamento di avicoli e bovini. L'economia si basa inoltre sulla presenza di numerose imprese industriali, attive in vari comparti: da quelli tessile, dell'abbigliamento e dei prodotti in pelle a quelli delle materie plastiche, metallurgico ed edile; sono prodotti altresì articoli in vetro ed accessori per autoveicoli; la produzione di bambole (che occupa un gran numero di addetti) ne ha fatto una delle capitali del giocattolo; sono attivi, inoltre, stabilimenti tipografici e imprese per la produzione e distribuzione di gas. La presenza di agenzie di consulenza informatica e dei servizi bancari testimonia il dinamismo del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Sono presenti le sole scuole dell'obbligo ma è possibile approfondire le proprie conoscenze grazie al museo civico territoriale e alla biblioteca comunale. Dotato di una ricettività che garantisce possibilità di ristorazione e di soggiorno, il centro offre anche il servizio di farmacia.

È presente una stazione dei carabinieri, oltre agli ordinari uffici postali e municipali. Si coltivano i tipici prodotti della zona: cereali (in particolare frumento), foraggi ed uve, la cui produzione si affianca all'allevamento di avicoli e bovini. L'economia si basa inoltre sulla presenza di numerose imprese industriali, attive in vari comparti: da quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento e dei prodotti in pelle a quelli delle materie plastiche, metallurgico ed edile; sono prodotti altresì articoli in vetro ed accessori per autoveicoli; la produzione di bambole (che occupa un gran numero di addetti) ne ha fatto una delle capitali del giocattolo; sono attivi, inoltre, stabilimenti tipografici e imprese per la produzione e distribuzione di gas. La presenza di agenzie di consulenza informatica e dei servizi bancari testimonia il dinamismo del terziario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo. Sono presenti le sole scuole dell'obbligo ma è possibile approfondire le proprie conoscenze grazie al museo civico territoriale e alla biblioteca comunale. Dotato di una ricettività che garantisce possibilità di ristorazione e di soggiorno, il centro offre anche il servizio di farmacia.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro. I rapporti con il circondario, tuttavia, sono dettati principalmente dalla necessità di usufruire delle infrastrutture non presenti sul posto. Elemento di richiamo è la fiera di ottobre, durante la quale si espongono e si vendono bambole e giocattoli. Il Patrono è Sant'Antonio Abate, in onore del quale si tengono celebrazioni religiose il 17 gennaio; ai fini civili, il 20 gennaio si festeggiano i santi Fabiano e Sebastiano, che vengono ricordati per aver miracolosamente liberato la popolazione dalla peste.

È abbastanza frequentata per lavoro. I rapporti con il circondario, tuttavia, sono dettati principalmente dalla necessità di usufruire delle infrastrutture non presenti sul posto. Elemento di richiamo è la fiera di ottobre, durante la quale si espongono e si vendono bambole e giocattoli. Il Patrono è Sant'Antonio Abate, in onore del quale si tengono celebrazioni religiose il 17 gennaio; ai fini civili, il 20 gennaio si festeggiano i santi Fabiano e Sebastiano, che vengono ricordati per aver miracolosamente liberato la popolazione dalla peste.

Località

Bizzolano, Boschetti, Ca' de' Pinci, Carzaghetto, Runate, Sant'Elena

Bizzolano, Boschetti, Ca' de' Pinci, Carzaghetto, Runate, Sant'Elena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Canneto sull'Oglio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.