Descrizione

Comune di montagna, che fa risalire le sue radici all'epoca romana, con un'economia incentrata sull'industria manifatturiera del legno e sull'allevamento caprino ed avicolo; dagli inizi del secolo ha cominciato a sviluppare il turismo invernale confidando sulle sue bellezze naturali di grande richiamo. I campodolcinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose altre località, quali : Fraciscio, Pietra, Prestone, Splughetta, Starleggia, Motta di Sotto, Morone, Gusone, Gualdera, Ca' de Luc. Il territorio comunale, caratterizzato da notevoli variazioni altimetriche e da una fisionomia piuttosto varia, comprende una ampia pianura alle falde di montagne coperte di neve, tra le quali emergono le vette della stella del Quadro e del Tambò; il paesaggio è reso ancor più suggestivo dalla presenza dello splendido lago glaciale sull'alpe Angeloga e dei pittoreschi specchi d'acqua di Truzzo e Dilei. L'abitato è interessato da una forte espansione edilizia, dovuta anche all'incremento del turismo che porta alla costruzione di case per la villeggiatura per quanti scelgono questa località per le sue caratteristiche climatico-ambientali.  

Comune di montagna, che fa risalire le sue radici all'epoca romana, con un'economia incentrata sull'industria manifatturiera del legno e sull'allevamento caprino ed avicolo; dagli inizi del secolo ha cominciato a sviluppare il turismo invernale confidando sulle sue bellezze naturali di grande richiamo. I campodolcinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono, oltre che nel capoluogo comunale, in numerose altre località, quali : Fraciscio, Pietra, Prestone, Splughetta, Starleggia, Motta di Sotto, Morone, Gusone, Gualdera, Ca' de Luc. Il territorio comunale, caratterizzato da notevoli variazioni altimetriche e da una fisionomia piuttosto varia, comprende una ampia pianura alle falde di montagne coperte di neve, tra le quali emergono le vette della stella del Quadro e del Tambò; il paesaggio è reso ancor più suggestivo dalla presenza dello splendido lago glaciale sull'alpe Angeloga e dei pittoreschi specchi d'acqua di Truzzo e Dilei. L'abitato è interessato da una forte espansione edilizia, dovuta anche all'incremento del turismo che porta alla costruzione di case per la villeggiatura per quanti scelgono questa località per le sue caratteristiche climatico-ambientali.  

Storia

Le sue origini sono probabilmente romane, facendo coincidere il nucleo principale con quella che per i romani era Tarvessedo, stazione di ristoro posta sulla strada Como-Coira che, attraversando la gola del Cardinello, giungeva sino al passo dello Spluga e di qui in Svizzera. Il significato del suo nome non lascia adito a dubbi :'campo dolce' cioè terreno morbido. Durante il Medioevo si contesero il dominio del territorio, che comprendeva tutta la valle, i vescovadi di Como e di Coira. Grazie alla sua posizione geografica godette sempre di trattamenti privilegiati, che si protrassero durante il dominio del ducato milanese dei Visconti e degli Sforza e, più tardi, sotto l'egida dei grigioni. L'autonomia del posto, nel periodo in cui dominarono questi ultimi, si evince dalla struttura amministrativa concessagli: infatti vi veniva eletto un ministrale che amministrava la giustizia presiedendo un consiglio di valle. Durante il XVII secolo era il principale centro della valle e restò un importante transito commerciale fino alla seconda metà dell''800. Quasi tutti ecclesiastici i monumenti presenti in zona. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, risale alla prima metà del 1500, ma fu restaurata nel '700 e nel secolo successivo. Altre chiese sono sparse nelle diverse frazioni : a Francisio in Val Rabbiosa vi sono pregevoli esempi di architettura sacra come la chiesa di San Rocco del XV secolo, che presenta affreschi di epoca recente, illustranti la vita di don Luigi Guanella nativo del luogo, reso beato nel 1964,.  

Le sue origini sono probabilmente romane, facendo coincidere il nucleo principale con quella che per i romani era Tarvessedo, stazione di ristoro posta sulla strada Como-Coira che, attraversando la gola del Cardinello, giungeva sino al passo dello Spluga e di qui in Svizzera. Il significato del suo nome non lascia adito a dubbi :'campo dolce' cioè terreno morbido. Durante il Medioevo si contesero il dominio del territorio, che comprendeva tutta la valle, i vescovadi di Como e di Coira. Grazie alla sua posizione geografica godette sempre di trattamenti privilegiati, che si protrassero durante il dominio del ducato milanese dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> e, più tardi, sotto l'egida dei grigioni. L'autonomia del posto, nel periodo in cui dominarono questi ultimi, si evince dalla struttura amministrativa concessagli: infatti vi veniva eletto un ministrale che amministrava la giustizia presiedendo un consiglio di valle. Durante il XVII secolo era il principale centro della valle e restò un importante transito commerciale fino alla seconda metà dell''800. Quasi tutti ecclesiastici i monumenti presenti in zona. La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, risale alla prima metà del 1500, ma fu restaurata nel '700 e nel secolo successivo. Altre chiese sono sparse nelle diverse frazioni : a Francisio in Val Rabbiosa vi sono pregevoli esempi di architettura sacra come la chiesa di San Rocco del XV secolo, che presenta affreschi di epoca recente, illustranti la vita di don Luigi Guanella nativo del luogo, reso beato nel 1964,.  

Economia

Dal punto di vista amministrativo non si segnalano particolari servizi oltre quelli forniti dal municipio e dalle poste. Le principali fonti di reddito derivano dai settori industriale e zootecnico. Il primo è incentrato sull'industria manifatturiera del legno che produce mobili e articoli di falegnameria per l'edilizia, quest'ultima incentivata dalla vivacità del settore edile, con la presenza di varie imprese; il secondo vanta un'estesa pratica dell'allevamento di caprini ed avicoli. Dall'inizio del secolo è iniziato lo sviluppo del turismo, principalmente invernale, che oggi riceve il supporto di un'agenzia di viaggio e di vari operatori turistici. Il turismo ha incrementato anche il terziario che può contare sulla presenza di due sportelli bancari e su di una buona rete di strutture alberghiere e di ristorazione. I servizi pubblici comprendono tra l'altro il soccorso alpino ; le scuole consentono la frequenza delle classi dell'obbligo, le strutture sanitarie constano del solo servizio farmaceutico.  

Dal punto di vista amministrativo non si segnalano particolari servizi oltre quelli forniti dal municipio e dalle poste. Le principali fonti di reddito derivano dai settori industriale e zootecnico. Il primo è incentrato sull'industria manifatturiera del legno che produce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e articoli di falegnameria per l'edilizia, quest'ultima incentivata dalla vivacità del settore edile, con la presenza di varie imprese; il secondo vanta un'estesa pratica dell'allevamento di caprini ed avicoli. Dall'inizio del secolo è iniziato lo sviluppo del turismo, principalmente invernale, che oggi riceve il supporto di un'agenzia di viaggio e di vari operatori turistici. Il turismo ha incrementato anche il terziario che può contare sulla presenza di due sportelli bancari e su di una buona rete di strutture alberghiere e di ristorazione. I servizi pubblici comprendono tra l'altro il soccorso alpino ; le scuole consentono la frequenza delle classi dell'obbligo, le strutture sanitarie constano del solo servizio farmaceutico.  

Relazioni

La sua collocazione su una delle direttrici viarie che portano in Svizzera e l'ormai intenso flusso turistico, richiamato dalle bellezze naturali e dalle strutture ricettive, hanno sviluppato in misura notevole i contatti con l'esterno. Inoltre l'attività turistica, creando posti di lavoro, ha convogliato un buon flusso di pendolari, che compensa quello degli studenti diretto verso i centri vicini per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si registrano eventi speciali o manifestazioni ricorrenti particolarmente degne di nota, fatta eccezione per quelle che normalmente si organizzano nei paesi di montagna della zona. Santo Patrono è San Giovanni, festeggiato il 24 giugno.   

La sua collocazione su una delle direttrici viarie che portano in Svizzera e l'ormai intenso flusso turistico, richiamato dalle bellezze naturali e dalle strutture ricettive, hanno sviluppato in misura notevole i contatti con l'esterno. Inoltre l'attività turistica, creando posti di lavoro, ha convogliato un buon flusso di pendolari, che compensa quello degli studenti diretto verso i centri vicini per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Non si registrano eventi speciali o manifestazioni ricorrenti particolarmente degne di nota, fatta eccezione per quelle che normalmente si organizzano nei paesi di montagna della zona. Santo Patrono è San Giovanni, festeggiato il 24 giugno.   

Località

Fraciscio, Motta, Motta di Sotto, Pietra, Pizzo Quadro, Pizzo Stella, Prestone, San Sisto, Splughetta, Starleggia

Fraciscio, Motta, Motta di Sotto, Pietra, Pizzo Quadro, Pizzo Stella, Prestone, San Sisto, Splughetta, Starleggia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campodolcino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.