Descrizione

Cittadina medievale situata su di un colle, con un equilibrio economico basato sul contributo dell'agricoltura e delle attività estrattive e sull'apporto sempre più massiccio del terziario commerciale e turistico. Una buona parte della comunità dei campigliesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori: Cafaggio, Lumiere, Stazione di Campiglia Marittima, Terme di Caldana, Venturina. Quest'ultima, assai più del capoluogo, si è schiusa alle sollecitazioni della modernità, realizzando un habitat adeguato alle esigenze dei numerosi turisti attratti dall'omonimo lago termale. Il territorio comunale tratteggia con il suo andamento plano-altimetrico un profilo non aspro ma comunque abbastanza mosso; il paesaggio è ameno: dal capoluogo, in particolare, si domina una suggestiva veduta della Val di Cornia e del promontorio di Piombino. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un levriero rampante d'argento, con collare; l'animale esprime prontezza d'animo, fedeltà e costanza nell'eseguire un'impresa.  

Cittadina medievale situata su di un colle, con un equilibrio economico basato sul contributo dell'agricoltura e delle attività estrattive e sull'apporto sempre più massiccio del terziario commerciale e turistico. Una buona parte della comunità dei campigliesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia elevato, si distribuisce in alcuni aggregati urbani minori: Cafaggio, Lumiere, Stazione di Campiglia Marittima, Terme di Caldana, Venturina. Quest'ultima, assai più del capoluogo, si è schiusa alle sollecitazioni della modernità, realizzando un habitat adeguato alle esigenze dei numerosi turisti attratti dall'omonimo lago termale. Il territorio comunale tratteggia con il suo andamento plano-altimetrico un profilo non aspro ma comunque abbastanza mosso; il paesaggio è ameno: dal capoluogo, in particolare, si domina una suggestiva veduta della Val di Cornia e del promontorio di Piombino. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un levriero rampante d'argento, con collare; l'animale esprime prontezza d'animo, fedeltà e costanza nell'eseguire un'impresa.  

Storia

Culla di un insediamento etrusco, in epoca romana la località fu intensamente popolata per le sue cospicue risorse naturali: la sorgente solforosa, le miniere e le cave. Al Mille risale la prima menzione del castrum nelle fonti documentarie, che lo qualificano come feudo dei Gherardesca. Pisa strappò il territorio agli antichi dominatori nel XII sec., ma perse la giurisdizione sui luoghi a vantaggio di Firenze nel 1406. Sul nucleo storico del capoluogo incombono oggi i ruderi della rocca duecentesca e più in basso si erge ancora il cinquecentesco Palazzo Pretorio; nel cimitero, invece, trova posto un gioiello di architettura romanica: la pieve di S. Giovanni, costruita a croce commissa, con ricco portale del XII sec. Il parco naturale di monte Calvi, infine, fa da cornice ai resti della Rocca di S. Silvestro, villaggio fondato nel X sec. per lo sfruttamento dei filoni metalliferi.  

Culla di un insediamento etrusco, in epoca romana la località fu intensamente popolata per le sue cospicue risorse naturali: la sorgente solforosa, le miniere e le cave. Al Mille risale la prima menzione del castrum nelle fonti documentarie, che lo qualificano come feudo dei Gherardesca. Pisa strappò il territorio agli antichi dominatori nel XII sec., ma perse la giurisdizione sui luoghi a vantaggio di Firenze nel 1406. Sul nucleo storico del capoluogo incombono oggi i ruderi della rocca duecentesca e più in basso si erge ancora il cinquecentesco Palazzo Pretorio; nel cimitero, invece, trova posto un gioiello di architettura romanica: la pieve di S. Giovanni, costruita a croce commissa, con ricco portale del XII sec. Il parco naturale di monte Calvi, infine, fa da cornice ai resti della Rocca di S. Silvestro, villaggio fondato nel X sec. per lo sfruttamento dei filoni metalliferi.  

Economia

Attualmente un giudizio di merito sulla qualità della vita della zona nun può non tenere conto di una certa mancanza di stimoli. Eppure la natura qui è stata particolarmente prodiga: è nota infatti la ricchezza del sottosuolo, che abbonda di giacimenti metalliferi e carboniferi (ferro, rame, piombo, pirite, torba) da cui l'industria trae alimento per un vivace comparto metalmeccanico; le attività agricole, dal canto loro, non si sono certo dovute scontrare con l'inclemenza della terra: esse continuano ad assicurarsi copiosi raccolti di uva e di olive, che vengono trasformate all'interno delle locali aziende agro-alimentari in un pregiato olio e in un celebre vino, il Val di Cornia Doc. A ciò si aggiunga che la zona vanta la presenza di una sorgente di acque solfato-alcalino-radiattive utili nella terapia delle dermopatie, della gotta e dell'artrosi, sfruttate da un attrezzato centro termale che ha sviluppato al suo interno una molteplicità di servizi, non ultimi quelli di intrattenimento degli ospiti. Al di fuori di quest'oasi organizzata, purtroppo, il panorama delle infrastrutture e dei servizi è abbastanza deludente, come dimostra la presenza di istituzioni scolastiche limitate alla scuola dell'obbligo e ad un istituto professionale; le strutture sanitarie offrono un presidio ospedaliero; qualche significante presenza si registra fra gli impianti sportivi -campi da tennis e maneggi- e fra le strutture culturali, che includono il Teatro dei Concordi e un Circolo Mineralogico ospitato nelle sale del Palazzo Pretorio.  

Attualmente un giudizio di merito sulla qualità della vita della zona nun può non tenere conto di una certa mancanza di stimoli. Eppure la natura qui è stata particolarmente prodiga: è nota infatti la ricchezza del sottosuolo, che abbonda di giacimenti metalliferi e carboniferi (ferro, rame, piombo, pirite, torba) da cui l'industria trae alimento per un vivace comparto metalmeccanico; le attività agricole, dal canto loro, non si sono certo dovute scontrare con l'inclemenza della terra: esse continuano ad assicurarsi copiosi raccolti di uva e di olive, che vengono trasformate all'interno delle locali aziende agro-alimentari in un pregiato olio e in un celebre vino, il Val di Cornia Doc. A ciò si aggiunga che la zona vanta la presenza di una sorgente di acque solfato-alcalino-radiattive utili nella terapia delle dermopatie, della gotta e dell'artrosi, sfruttate da un attrezzato centro termale che ha sviluppato al suo interno una molteplicità di servizi, non ultimi quelli di intrattenimento degli ospiti. Al di fuori di quest'oasi organizzata, purtroppo, il panorama delle infrastrutture e dei servizi è abbastanza deludente, come dimostra la presenza di istituzioni scolastiche limitate alla scuola dell'obbligo e ad un istituto professionale; le strutture sanitarie offrono un presidio ospedaliero; qualche significante presenza si registra fra gli impianti sportivi -campi da tennis e maneggi- e fra le strutture culturali, che includono il Teatro dei Concordi e un Circolo Mineralogico ospitato nelle sale del Palazzo Pretorio.  

Relazioni

Di discreto rilievo l'abbondanza e la varietà delle manifestazioni locali: l'articolata fiera della Val di Cornia in estate, il mercato dell'Antiquariato a giugno e la mostra del Minerale a cavallo fra luglio e agosto solo per citarne alcune. Il Patrono S. Fiorenzo si festeggia il 15 maggio.

Di discreto rilievo l'abbondanza e la varietà delle manifestazioni locali: l'articolata fiera della Val di Cornia in estate, il mercato dell'Antiquariato a giugno e la mostra del Minerale a cavallo fra luglio e agosto solo per citarne alcune. Il Patrono S. Fiorenzo si festeggia il 15 maggio.

Località

Bandita, Banditelle, Cafaggio, Campalto, Casalappi, Lumiere, Montioncello, Rovinato, Stazione di Campiglia Marittima, Ulceratico, Venturina

Bandita, Banditelle, Cafaggio, Campalto, Casalappi, Lumiere, Montioncello, Rovinato, Stazione di Campiglia Marittima, Ulceratico, Venturina

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campiglia Marittima rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.