Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sulla zootecnia, su modeste attività industriali e su un recente sviluppo turistico. I campertognesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in molti nuclei urbani minori. Il territorio, comprendente l’area speciale Frate della Meia (montagna disabitata) e laghi Alpini, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 770 e arrivano a un massimo di 2.812 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un tipico aspetto alpestre. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un albero “al naturale” radicato su una verde campagna e accostato da tre api d’oro in volo spiegato.

Piccola comunità di montagna, di origine antica, la cui economia si basa sulla zootecnia, su modeste attività industriali e su un recente sviluppo turistico. I campertognesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono oltre che nel capoluogo comunale, anche in molti nuclei urbani minori. Il territorio, comprendente l’area speciale Frate della Meia (montagna disabitata) e laghi Alpini, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che partono da un minimo di 770 e arrivano a un massimo di 2.812 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un tipico aspetto alpestre. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo azzurro, un albero “al naturale” radicato su una verde campagna e accostato da tre api d’oro in volo spiegato.

Storia

Il toponimo sembrerebbe essere un composto di CAMPUS, con il personale Pertonius, derivato dal germanico “Perhto”. Fu dominio dei conti di Biandrate nel secolo IX e dal 1217 del comune di Vercelli; nel XIV secolo passò sotto i Visconti ai quali rimase fino al 1703 allorché pervenne ai Savoia. Tra gli edifici di valore storico-artistico notevole interesse riveste la barocca parrocchiale di San Giacomo, che conserva affreschi del XVIII e XIX secolo, alcuni di Lorenzo e Giuseppe Avondo di Balmuccia, di Pier Celestino Gilardi e Carlo Borsetti, oltre che basamenti, sculture e arredi vari. La chiesa, del Settecento, che si rifà a un modello precedente forse del Guarini, sembra sia stata eretta su progetto di Filippo Juvarra, elaborato da Bernardo Vittone. Degni di nota sono anche: l’oratorio di Santa Marta, già sede dell’omonima confraternita, ricostruito nella prima metà del Settecento, al cui interno sono presenti valorose opere di scultori; la chiesa di San Carlo Borromeo, edificata nei primi decenni del Seicento, con un grande affresco sulla facciata raffigurante San Carlo benedicente; l’oratorio della Madonna delle Grazie, in località Avigi, costruito nel XVI secolo e ampliato nel XVIII, al cui interno è presente un altare ligneo di un ignoto scultore valsesiano del Seicento; l’oratorio della Visitazione di Maria Vergine, sorto sui resti di un’antica cappella del XV secolo; l’oratorio della Madonna degli Angeli, in località Tetti, antico patronato della famiglia Selletti; la chiesa di San Marco, già esistente alla fine del Cinquecento, che presenta all’esterno e sulla facciata un affresco di San Francesco che riceve le stigmate; infine, l’oratorio di San Pietro in Vincoli, con la facciata affrescata da figure di santi.

Il toponimo sembrerebbe essere un composto di CAMPUS, con il personale Pertonius, derivato dal germanico “Perhto”. Fu dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CONTIDIBIANDRATE'>conti di Biandrate</a> nel secolo IX e dal 1217 del comune di Vercelli; nel XIV secolo passò sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> ai quali rimase fino al 1703 allorché pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra gli edifici di valore storico-artistico notevole interesse riveste la barocca parrocchiale di San Giacomo, che conserva affreschi del XVIII e XIX secolo, alcuni di Lorenzo e Giuseppe Avondo di Balmuccia, di Pier Celestino Gilardi e Carlo Borsetti, oltre che basamenti, sculture e arredi vari. La chiesa, del Settecento, che si rifà a un modello precedente forse del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUARINI'>Guarini</a>, sembra sia stata eretta su progetto di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FILIPPOJUVARRA'>Filippo Juvarra</a>, elaborato da Bernardo Vittone. Degni di nota sono anche: l’oratorio di Santa Marta, già sede dell’omonima confraternita, ricostruito nella prima metà del Settecento, al cui interno sono presenti valorose opere di scultori; la chiesa di San Carlo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>, edificata nei primi decenni del Seicento, con un grande affresco sulla facciata raffigurante San Carlo benedicente; l’oratorio della Madonna delle Grazie, in località Avigi, costruito nel XVI secolo e ampliato nel XVIII, al cui interno è presente un altare ligneo di un ignoto scultore valsesiano del Seicento; l’oratorio della Visitazione di Maria Vergine, sorto sui resti di un’antica cappella del XV secolo; l’oratorio della Madonna degli Angeli, in località Tetti, antico patronato della famiglia Selletti; la chiesa di San Marco, già esistente alla fine del Cinquecento, che presenta all’esterno e sulla facciata un affresco di San Francesco che riceve le stigmate; infine, l’oratorio di San Pietro in Vincoli, con la facciata affrescata da figure di santi.

Economia

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario si basa unicamente sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da poche imprese che operano nei comparti del legno, delle confezioni, della fabbricazione di mobili, metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; per l’arricchimento culturale è presente il Museo della Parrocchiale. Per lo sport e per il tempo libero si può frequentare la scuola di canoa e la palestra di roccia, nonché praticare rafting e tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie non garantiscono neppure il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario si basa unicamente sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da poche imprese che operano nei comparti del legno, delle confezioni, della fabbricazione di mobili, metallurgico ed edile. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione elementare; per l’arricchimento culturale è presente il Museo della Parrocchiale. Per lo sport e per il tempo libero si può frequentare la scuola di canoa e la palestra di roccia, nonché praticare rafting e tennis. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie non garantiscono neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

Inserita negli itinerari enogastronomici vercellesi, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare le sue specialità gastronomiche, tra cui le “miacce”, semplici crespelle di farina, farcite poi a piacere con salse, marmellate o miele. La bellezza degli scenari naturali che fanno da cornice all’abitato e il suo patrimonio storico-architettonico attraggono un discreto numero di turisti. La località Tetti, situata a 827 metri, esercita, inoltre, un notevole richiamo su quanti amano praticare lo sport stando a contatto diretto con la natura. Non vi si svolgono significative manifestazioni tradizionali, culturali, religiose o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio.

Inserita negli itinerari enogastronomici vercellesi, offre a quanti vi si rechino la possibilità di gustare le sue specialità gastronomiche, tra cui le “miacce”, semplici crespelle di farina, farcite poi a piacere con salse, marmellate o miele. La bellezza degli scenari naturali che fanno da cornice all’abitato e il suo patrimonio storico-architettonico attraggono un discreto numero di turisti. La località Tetti, situata a 827 metri, esercita, inoltre, un notevole richiamo su quanti amano praticare lo sport stando a contatto diretto con la natura. Non vi si svolgono significative manifestazioni tradizionali, culturali, religiose o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare, periodicamente, visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Giacomo, si festeggia il 25 luglio.

Località

Frate della Meia, Laghi Alpini, Otra, Piana, Quare, Rusa, Villa

Frate della Meia, Laghi Alpini, Otra, Piana, Quare, Rusa, Villa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campertogno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.