Descrizione

Centro montano, di probabile origine preistorica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I cammaratesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra le località Borgo Gallea e Stazione di Cammarata e numerosissime case sparse. Il territorio, caratterizzato da una abbondante e fiorente vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.580 metri di quota. L’abitato, che sorge disteso sopra una rupe a ripido pendio, sovrastata dall’antico castello medievale, mostra forti segni di espansione edilizia.

Centro montano, di probabile origine preistorica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I cammaratesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra le località Borgo Gallea e Stazione di Cammarata e numerosissime case sparse. Il territorio, caratterizzato da una abbondante e fiorente vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.580 metri di quota. L’abitato, che sorge disteso sopra una rupe a ripido pendio, sovrastata dall’antico castello medievale, mostra forti segni di espansione edilizia.

Storia

Il toponimo si deve probabilmente ricondurre alla parola “cameratus”, ‘a volta’, dal greco “kamára”, ‘stanza a volta’, con probabile riferimento ad una grotta situata nella collina vicina. In Edrisi è attestato come “q(a)mmaratah”. Del 1145, invece, la forma greca “tes Kamarátas”. Alcuni rinvenimenti archeologici di epoca preistorica fanno supporre una presenza dell’uomo nella zona sin dalle epoche più remote. In epoca antica fu conquistata e abitata dai greci e dai romani. In seguito fu occupata dagli arabi, i quali furono scacciati nel 1087 dal conte Ruggero I d’Altavilla. Nel XIII secolo, e precisamente nell’anno 1257, la giurisdizione del borgo passò nelle mani del nobile signore Federico Maletta, per volere di re Manfredi. Tra le altre nobili casate che si occuparono dell’amministrazione del feudo si ricordano i Vinciguerra, gli Abatellis, i Branciforte e i Moncada. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati vanno segnalate: la chiesa madre, riedificata nel XVII secolo, al cui interno sono conservati un altare in marmo, opera del Mancino, un pulpito ligneo del Cinquecento e notevoli dipinti; la parrocchiale dell’Annunziata, del XIV secolo; la chiesa di Santa Caterina, che custodisce una croce gonfalone del Cinquecento; la parrocchiale di San Domenico costruita nel Seicento; il castello dei Branciforte, di probabili origini normanne, con la caratteristica torre mozza.

Il toponimo si deve probabilmente ricondurre alla parola “cameratus”, ‘a volta’, dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “kamára”, ‘stanza a volta’, con probabile riferimento ad una grotta situata nella collina vicina. In <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=EDRISI'>Edrisi</a> è attestato come “q(a)mmaratah”. Del 1145, invece, la forma <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> “tes Kamarátas”. Alcuni rinvenimenti archeologici di epoca preistorica fanno supporre una presenza dell’uomo nella zona sin dalle epoche più remote. In epoca antica fu conquistata e abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a> e dai romani. In seguito fu occupata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a>, i quali furono scacciati nel 1087 dal conte <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROI'>Ruggero I</a> d’Altavilla. Nel XIII secolo, e precisamente nell’anno 1257, la giurisdizione del borgo passò nelle mani del nobile signore Federico Maletta, per volere di re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=MANFREDI'>Manfredi</a>. Tra le altre nobili casate che si occuparono dell’amministrazione del feudo si ricordano i Vinciguerra, gli Abatellis, i Branciforte e i Moncada. Tra le testimonianze storico-architettoniche dei secoli passati vanno segnalate: la chiesa madre, riedificata nel XVII secolo, al cui interno sono conservati un altare in marmo, opera del Mancino, un pulpito ligneo del Cinquecento e notevoli dipinti; la parrocchiale dell’Annunziata, del XIV secolo; la chiesa di Santa Caterina, che custodisce una croce gonfalone del Cinquecento; la parrocchiale di San Domenico costruita nel Seicento; il castello dei Branciforte, di probabili origini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNE'>normanne</a>, con la caratteristica torre mozza.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (tra cui pesche e mandorle); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dei prodotti petroliferi, della plastica, metallurgico, della fabbricazione delle macchine per l’agricoltura e per la silvicoltura, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato locale, caratterizzato dalla lavorazione del legno, del marmo, del ferro battuto, della terracotta, dei merletti e dei ricami. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale, anche dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale nonché il liceo scientifico; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella dei Frati Minori e quella Popolare Santa Maria di Gesù. Le strutture ricettive, che si estendono all’agriturismo, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per gli appassionati dello sport è a disposizione un centro polivalente. È assicurato il servizio ospedaliero.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (tra cui pesche e mandorle); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dei prodotti petroliferi, della plastica, metallurgico, della fabbricazione delle macchine per l’agricoltura e per la silvicoltura, dei mobili e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato locale, caratterizzato dalla lavorazione del legno, del marmo, del ferro battuto, della terracotta, dei merletti e dei ricami. Il terziario si compone oltre che di una buona rete commerciale, anche dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo e includono un istituto professionale industriale nonché il liceo scientifico; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella dei Frati Minori e quella Popolare Santa Maria di Gesù. Le strutture ricettive, che si estendono all’agriturismo, offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per gli appassionati dello sport è a disposizione un centro polivalente. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Grazie a uno spettacolare scenario paesaggistico, caratterizzato dalla vicinanza della Riserva Naturale Monte Cammarata e da alcuni siti archeologici importanti, è meta prediletta dagli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità. Offre a quanti vi si rechino oltre alla possibilità di effettuare escursioni e scalate all’interno del parco, dotato di numerosi rifugi che rendono meno faticoso il percorso, di gustare anche i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si segnalano: la fiera zootecnica e la festa del Crocifisso degli Angeli, a maggio; la festa di San Calogero e la fiera del bestiame, ad agosto; la festa di San Giovanni Bosco con la caratteristica cavalcata, a settembre. Il Patrono, San Nicola da Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Grazie a uno spettacolare scenario paesaggistico, caratterizzato dalla vicinanza della Riserva Naturale Monte Cammarata e da alcuni siti archeologici importanti, è meta prediletta dagli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità. Offre a quanti vi si rechino oltre alla possibilità di effettuare escursioni e scalate all’interno del parco, dotato di numerosi rifugi che rendono meno faticoso il percorso, di gustare anche i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si segnalano: la fiera zootecnica e la festa del Crocifisso degli Angeli, a maggio; la festa di San Calogero e la fiera del bestiame, ad agosto; la festa di San Giovanni Bosco con la caratteristica cavalcata, a settembre. Il Patrono, San Nicola da Bari, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Borgo Gallea, Stazione di Cammarata

Borgo Gallea, Stazione di Cammarata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cammarata rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.