Descrizione

Comune montano di origine medievale, la cui economia è basata soprattutto sull’agricoltura, sull’allevamento di bestiame e sulla silvicoltura. I cameratani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, raggruppato su uno sperone calcareo, mentre solo una piccola parte della comunità si divide tra alcuni aggregati urbani elementari e poche case sparse sui fondi. Il paesaggio è dominato dai molteplici aspetti che caratterizzano la natura calcarea dei monti Simbruini: dalla valle del fosso Fioio, silenziosa e ricca di vegetazione, si sale alla vetta del monte San Bartolomeo tra formazioni compatte di roverelle, carpini, cerri e faggi, che celano grotte, doline e inghiottitoi, come la cosiddetta “buca di Camposecco”; profonde forre, regno di felci e muschi, riecheggiano lo scroscio di torrenti e ruscelli.

Comune montano di origine medievale, la cui economia è basata soprattutto sull’agricoltura, sull’allevamento di bestiame e sulla silvicoltura. I cameratani, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, raggruppato su uno sperone calcareo, mentre solo una piccola parte della comunità si divide tra alcuni aggregati urbani elementari e poche case sparse sui fondi. Il paesaggio è dominato dai molteplici aspetti che caratterizzano la natura calcarea dei monti Simbruini: dalla valle del fosso Fioio, silenziosa e ricca di vegetazione, si sale alla vetta del monte San Bartolomeo tra formazioni compatte di roverelle, carpini, cerri e faggi, che celano grotte, doline e inghiottitoi, come la cosiddetta “buca di Camposecco”; profonde forre, regno di felci e muschi, riecheggiano lo scroscio di torrenti e ruscelli.

Storia

Le prime notizie sull’abitato, tratte dal REGESTUM SUBLACENSE, risalgono all’epoca dell’incastellamento, che tra il X e l’XI secolo vide il costituirsi di molti insediamenti fortificati su alture protette; verso la fine di tale periodo il castello e le terre circostanti furono donati all’abbazia di Subiaco, che ne cedette l’usufrutto ai conti dei Marsi. Scarse sono le notizie sugli eventi storici successivi fino al 9 gennaio 1859, quando l’abitato venne completamente distrutto da un violento incendio; la ricostruzione fu possibile grazie all’interessamento e al cospicuo contributo economico di papa Pio IX. Il toponimo, cui solo nel 1872 è stata aggiunta la specificazione attuale, deriva da un aggettivo riferito in origine alla parola “casa”, che significa ‘fatto a volta’. Dell’antico abitato sopravvivono le rovine delle abitazioni e delle mura di cinta, alcune cisterne per la raccolta delle acque nonché strade lastricate oggi ricoperte di massi e rovi. Il seicentesco santuario della Madonna delle Grazie è meta di pellegrinaggi religiosi mentre la parrocchiale di Santa Maria Assunta, ultimata nel 1868 in stile neoclassico, conserva due pregevoli statue di Sant’Antonio e della Madonna, risalenti al XVII secolo e scampate all’incendio del 1859.

Le prime notizie sull’abitato, tratte dal REGESTUM SUBLACENSE, risalgono all’epoca dell’incastellamento, che tra il X e l’XI secolo vide il costituirsi di molti insediamenti fortificati su alture protette; verso la fine di tale periodo il castello e le terre circostanti furono donati all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>, che ne cedette l’usufrutto ai conti dei Marsi. Scarse sono le notizie sugli eventi storici successivi fino al 9 gennaio 1859, quando l’abitato venne completamente distrutto da un violento incendio; la ricostruzione fu possibile grazie all’interessamento e al cospicuo contributo economico di papa Pio IX. Il toponimo, cui solo nel 1872 è stata aggiunta la specificazione attuale, deriva da un aggettivo riferito in origine alla parola “casa”, che significa ‘fatto a volta’. Dell’antico abitato sopravvivono le rovine delle abitazioni e delle mura di cinta, alcune cisterne per la raccolta delle acque nonché strade lastricate oggi ricoperte di massi e rovi. Il seicentesco santuario della Madonna delle Grazie è meta di pellegrinaggi religiosi mentre la parrocchiale di Santa Maria Assunta, ultimata nel 1868 in stile neoclassico, conserva due pregevoli statue di Sant’Antonio e della Madonna, risalenti al XVII secolo e scampate all’incendio del 1859.

Economia

Nonostante la sensibile contrazione fatta registrare negli ultimi anni, le attività agricole, specializzate nella coltivazione di cereali e legumi, rappresentano tuttora la base dell’economia locale, insieme alla silvicoltura e all’allevamento di ovini, bovini, caprini e suini. Nessuna iniziativa imprenditoriale di rilievo è maturata nel settore dell’industria, rappresentato da piccolissime aziende volte alla trasformazione dei prodotti agricoli e alla lavorazione del legno. Il commercio è circoscritto ai beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include sportelli bancari. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare qualche carenza infrastrutturale, disponendo delle sole scuole materne ed elementari, di un apparato ricettivo appena sufficiente e della farmacia.

Nonostante la sensibile contrazione fatta registrare negli ultimi anni, le attività agricole, specializzate nella coltivazione di cereali e legumi, rappresentano tuttora la base dell’economia locale, insieme alla silvicoltura e all’allevamento di ovini, bovini, caprini e suini. Nessuna iniziativa imprenditoriale di rilievo è maturata nel settore dell’industria, rappresentato da piccolissime aziende volte alla trasformazione dei prodotti agricoli e alla lavorazione del legno. Il commercio è circoscritto ai beni di prima necessità e il comparto dei servizi non include sportelli bancari. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, fa registrare qualche carenza infrastrutturale, disponendo delle sole scuole materne ed elementari, di un apparato ricettivo appena sufficiente e della farmacia.

Relazioni

È una zona di grande interesse paesaggistico, ideale punto di partenza per escursioni a contatto con la natura: la passeggiata verso l’altopiano di Camposecco si apre sullo splendido scenario dei monti Simbruini mentre percorrendo su strade sterrate la valle del fosso Fioio si attraversa longitudinalmente la catena montuosa, dalla piana del Cavaliere a Filettino (FR). Le numerose manifestazioni e feste religiose che si susseguono nel corso dell’anno ben si coniugano con la gustosa gastronomia locale: la sagra della braciola (domenica successiva al 17 gennaio) fu istituita nel centenario del devastante incendio che distrusse l’abitato; la festa della Madonna delle Grazie (Lunedì dell’Angelo) abbina solenni funzioni religiose a scampagnate sui prati, dove si banchetta allegramente con carne d’abbacchio, braciole di castrato, pizze lievitate, salumi e buon vino. I festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Pietà e di Sant’Antonio Abate (nel mese di settembre) includono la caratteristica “asta deji attrizzi”, con cui ci si aggiudica il diritto di portare in processione stendardi, crocioni e altri oggetti sacri. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra la seconda domenica di settembre.

È una zona di grande interesse paesaggistico, ideale punto di partenza per escursioni a contatto con la natura: la passeggiata verso l’altopiano di Camposecco si apre sullo splendido scenario dei monti Simbruini mentre percorrendo su strade sterrate la valle del fosso Fioio si attraversa longitudinalmente la catena montuosa, dalla piana del Cavaliere a Filettino (FR). Le numerose manifestazioni e feste religiose che si susseguono nel corso dell’anno ben si coniugano con la gustosa gastronomia locale: la sagra della braciola (domenica successiva al 17 gennaio) fu istituita nel centenario del devastante incendio che distrusse l’abitato; la festa della Madonna delle Grazie (Lunedì dell’Angelo) abbina solenni funzioni religiose a scampagnate sui prati, dove si banchetta allegramente con carne d’abbacchio, braciole di castrato, pizze lievitate, salumi e buon vino. I festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Pietà e di Sant’Antonio Abate (nel mese di settembre) includono la caratteristica “asta deji attrizzi”, con cui ci si aggiudica il diritto di portare in processione stendardi, crocioni e altri oggetti sacri. La festa del Patrono Sant’Egidio si celebra la seconda domenica di settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Camerata Nuova rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.