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Descrizione

Centro di pianura di origine molto antica, con un’economia basata prevalentemente sulle attività rurali e sul terziario. I caleni, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono concentrati prevalentemente nel capoluogo comunale, interessato da una significativa espansione edilizia; il resto della comunità risiede in un certo numero di case sparse sui fondi nonché nel piccolo aggregato urbano Calvi Vecchia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario, abbracciando i contrafforti collinari del Monte Maggiore e una zona pianeggiante appartenente alla vasta piana solcata dal fiume Volturno. Il paesaggio, profondamente modificato dall’uomo nel corso dei secoli, è caratterizzato dai colori dei campi coltivati, dei filari di vite, degli oliveti e dei frutteti, che dalla pianura risalgono le pendici dei rilievi, sottraendo spazio alla preesistente vegetazione spontanea.

Storia

Fu sede dell’aurunca Cales, conquistata nel 355 a.C. dai romani e diventata in seguito fiorente grazie alla produzione vinicola e a quella di ceramiche artistiche, i cosiddetti vasi caleni. Sede vescovile nel V secolo d.C., Cales fu lentamente abbandonata a causa delle invasioni barbariche e delle incursioni saracene; la sua popolazione diede vita ad altri insediamenti, tra cui quello attuale, che appare menzionato nei documenti a partire dal X secolo. Feudo in epoca angioina dei Del Balzo e di Simone di Monforte, fu nel Trecento possedimento degli Stendardo e dei duchi Marzano di Sessa; nel 1460 entrò a far parte dei domini di Capua e da allora ne seguì le sorti. Il toponimo non corrisponde dal punto di vista formale all’antico Cales ma riflette il latino CALVUS, forse a indicare un ‘luogo disboscato o privo di vegetazione’. Tra le vestigia del passato figurano le rovine dell’antica Cales, comprendenti, tra l’altro, i resti della cinta muraria, dell’anfiteatro, del teatro, di un tempio e delle terme. In località Calvi Vecchia si trovano la cattedrale, eretta nel IX secolo in stile romanico e rimaneggiata nel Quattrocento, un suggestivo castello a pianta quadrata con torri cilindriche agli angoli, edificato in epoca longobarda e rimaneggiato nel Quattrocento, e la chiesa di San Casto Vecchio, sorta con molta probabilità su un edificio romano e oggi in rovina. Interessanti edifici civili e religiosi si trovano anche nelle località di Zuni, Visciano e Petrulo; sono inoltre assai degni di nota gli affreschi, databili all’XI-XII secolo, che ornano le pareti di due grotte scavate nel tufo, la grotta dei Santi e quella delle Formelle.

Economia

Piuttosto aperta agli stimoli del progresso e alle novità, la comunità dei caleni mantiene comunque un forte legame con le proprie radici. L’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, ortaggi, frutta, uva e foraggi, pur occupando una piccola percentuale di popolazione attiva, costituisce ancora un’importante fonte di reddito, così come la silvicoltura, che fornisce materia prima ad alcune aziende del legno; le altre imprese industriali, di carattere prevalentemente artigianale, sono legate ai comparti alimentare, metallurgico, metalmeccanico, edile, delle confezioni, dei prodotti chimici, dei materiali da costruzione e della gomma e della plastica. Vivace appare il terziario, che annovera un discreto numero di esercizi commerciali e un’adeguata dotazione di servizi, comprendente quello bancario e le assicurazioni. Ospita una casa di riposo, le scuole dell’obbligo e una biblioteca comunale; il suo apparato ricettivo conta soltanto esercizi di ristoro mentre, per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, sono presenti la farmacia, un presidio di guardia medica, un laboratorio e una residenza sanitaria assistenziale per anziani.

Relazioni

Dotata di un raro e interessante patrimonio artistico, attrae visitatori grazie anche alle manifestazioni che ospita: la prima decade di maggio ha luogo la fiera di Santa Croce, dedicata al bestiame e alle attrezzature agricole, mentre nell’ultima decade dello stesso mese si svolge la fiera di San Carlo; i numerosi eventi che compongono il programma dell’“Estate calena” (agosto) animano il periodo estivo. Il Patrono, San Casto, si festeggia il 4 settembre.

Località

Calvi Vecchia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Calvi Risorta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 5.707
  • Lat 41° 12' 51,5'' 41.21418056
  • Long 14° 7' 32,61'' 14.12572500
  • CAP 81042
  • Prefisso 0823
  • Codice ISTAT 061010
  • Codice Catasto B445
  • Altitudine slm 106 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno
    C/1257
  • Superficie 15.88 Km2
  • Densità 359,38 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2
  • Alba 07:31
  • Tramonto 16:38
Contatti
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