Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I calvenzanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 106 metri sul livello del mare a un massimo di 119 metri. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1987, è uno scudo troncato: nella parte superiore, a sfondo rosso, è rappresentata una lira, che ricorda il Corpo Musicale del luogo, fondato nel 1823; nella parte inferiore, a sfondo azzurro, si raffigura la fede (due mani unite che si stringono, moventi dai lati opposti dello scudo), simbolo della tradizione cooperativistica locale e della Società maschile di mutuo prestito, fondata nel 1886.

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e commerciale. I calvenzanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale e, in minor misura, in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 106 metri sul livello del mare a un massimo di 119 metri. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1987, è uno scudo troncato: nella parte superiore, a sfondo rosso, è rappresentata una lira, che ricorda il Corpo Musicale del luogo, fondato nel 1823; nella parte inferiore, a sfondo azzurro, si raffigura la fede (due mani unite che si stringono, moventi dai lati opposti dello scudo), simbolo della tradizione cooperativistica locale e della Società maschile di mutuo prestito, fondata nel 1886.

Storia

Sebbene sia citata per la prima volta in un documento del X secolo, le sue origini sono più antiche: i rinvenimenti archeologici infatti, tra cui una lapide, testimoniano la presenza di insediamenti già in età romana. Il toponimo deriva dal gentilizio latino CALVENTIUS, con l'aggiunta del suffisso prediale -ANUS. Nel corso dell'alto Medioevo fu sotto il dominio della contea di Bergamo ma, già dalla fine del X secolo, passò al vescovo di Bergamo, nelle cui mani saldamente rimase fino a quasi tutto il XII secolo, nonostante fosse al centro di aspre contese con Milano. Fu anche dotata di fortificazioni, presumibilmente nell'undicesimo secolo. Passò nei domini di Milano, con tutta la Ghiara d'Adda, soltanto dopo la guerra scatenata contro Cremona dal Barbarossa. Divenuta comune autonomo intorno al 1200, subì nuove dominazioni, a partire da quella dei Visconti e quindi degli Sforza, cui ne seguirono altre nei secoli successivi, da quella veneziana a quella milanese, nel XV secolo, a quella francese e spagnola. L'ultima in ordine di tempo è stata la dominazione austriaca, seguita al periodo in cui la zona fu compresa nel marchesato sforzesco. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano, oltre ai resti di un antico castello: la chiesa dell'Assunta; l'oratorio dei Morti, edificato in occasione della peste che si abbatté sul comune nel 1629; la piccola chiesa di Santa Maria dei Campi, edificata intorno al 1400; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita nella prima metà del XVIII secolo su un edificio preesistente e più volte ristrutturata, che conserva opere pittoriche e scultoree di pregio e un organo del 1861, opera dei bergamaschi Serassi.

Sebbene sia citata per la prima volta in un documento del X secolo, le sue origini sono più antiche: i rinvenimenti archeologici infatti, tra cui una lapide, testimoniano la presenza di insediamenti già in età romana. Il toponimo deriva dal gentilizio latino CALVENTIUS, con l'aggiunta del suffisso prediale -ANUS. Nel corso dell'alto Medioevo fu sotto il dominio della contea di Bergamo ma, già dalla fine del X secolo, passò al vescovo di Bergamo, nelle cui mani saldamente rimase fino a quasi tutto il XII secolo, nonostante fosse al centro di aspre contese con Milano. Fu anche dotata di fortificazioni, presumibilmente nell'undicesimo secolo. Passò nei domini di Milano, con tutta la Ghiara d'Adda, soltanto dopo la guerra scatenata contro Cremona dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=BARBAROSSA'>Barbarossa</a>. Divenuta comune autonomo intorno al 1200, subì nuove dominazioni, a partire da quella dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e quindi degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, cui ne seguirono altre nei secoli successivi, da quella veneziana a quella milanese, nel XV secolo, a quella francese e spagnola. L'ultima in ordine di tempo è stata la dominazione austriaca, seguita al periodo in cui la zona fu compresa nel marchesato sforzesco. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano, oltre ai resti di un antico castello: la chiesa dell'Assunta; l'oratorio dei Morti, edificato in occasione della peste che si abbatté sul comune nel 1629; la piccola chiesa di Santa Maria dei Campi, edificata intorno al 1400; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, costruita nella prima metà del XVIII secolo su un edificio preesistente e più volte ristrutturata, che conserva opere pittoriche e scultoree di pregio e un organo del 1861, opera dei bergamaschi Serassi.

Economia

Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo di primo piano con la produzione di cereali, ortaggi e foraggi, questi ultimi destinati all'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Il settore secondario conta aziende operanti nei comparti metalmeccanico -particolarmente sviluppato-, lattiero-caseario, tessile ed edile, affiancati da fabbriche specializzate nella produzione di materiali da costruzione, giocattoli e porte in alluminio. Il terziario si compone di una rete distributiva di dimensioni tali da soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi, fra cui, oltre a quello bancario, spiccano attività di consulenza informatica. Le strutture sociali comprendono una casa di riposo e quelle scolastiche assicurano la frequenza della scuola materna e delle classi elementari e medie; non manca una biblioteca. Le strutture assicurano la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo di primo piano con la produzione di cereali, ortaggi e foraggi, questi ultimi destinati all'allevamento di bovini, suini, equini e avicoli. Il settore secondario conta aziende operanti nei comparti metalmeccanico -particolarmente sviluppato-, lattiero-caseario, tessile ed edile, affiancati da fabbriche specializzate nella produzione di materiali da costruzione, giocattoli e porte in alluminio. Il terziario si compone di una rete distributiva di dimensioni tali da soddisfare le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi, fra cui, oltre a quello bancario, spiccano attività di consulenza informatica. Le strutture sociali comprendono una casa di riposo e quelle scolastiche assicurano la frequenza della scuola materna e delle classi elementari e medie; non manca una biblioteca. Le strutture assicurano la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La vivacità del suo tessuto economico fa sì che sia abbastanza frequentata per ragioni di lavoro ma i rapporti con i comuni vicini non risultano nel complesso rilevanti, motivati come sono essenzialmente dalla domanda di maggiori e più capillari servizi in campo commerciale, scolastico e sanitario e dalle necessità di espletare pratiche burocratiche. È in occasione di alcune manifestazioni ricorrenti che tali relazioni si intensificano: la Fiera del mobile e dell'antiquariato della Bassa, che si svolge ad aprile, e le mostre di pittura e del mobile, di scena a maggio. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di maggio.

La vivacità del suo tessuto economico fa sì che sia abbastanza frequentata per ragioni di lavoro ma i rapporti con i comuni vicini non risultano nel complesso rilevanti, motivati come sono essenzialmente dalla domanda di maggiori e più capillari servizi in campo commerciale, scolastico e sanitario e dalle necessità di espletare pratiche burocratiche. È in occasione di alcune manifestazioni ricorrenti che tali relazioni si intensificano: la Fiera del mobile e dell'antiquariato della Bassa, che si svolge ad aprile, e le mostre di pittura e del mobile, di scena a maggio. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra la prima domenica di maggio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Calvenzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.