Descrizione

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si basa sulla compresenza di attività agricole ed industriali. I calchesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono in gran parte concentrati nel capoluogo comunale; una buona percentuale della popolazione è stanziata nelle località Arlate, Fattone dell'Adda e Grugana. Il territorio è fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume ed ha un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare ed è adagiato tra i dolci rilievi che si affacciano sul fiume. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, in campo argento, un castello rosso, costituito da due torri, merlate alla guelfa, riunite da una cortina. Il castello è sormontato da tre mezzelune azzurre.

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si basa sulla compresenza di attività agricole ed industriali. I calchesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, sono in gran parte concentrati nel capoluogo comunale; una buona percentuale della popolazione è stanziata nelle località Arlate, Fattone dell'Adda e Grugana. Il territorio è fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume ed ha un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare ed è adagiato tra i dolci rilievi che si affacciano sul fiume. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, in campo argento, un castello rosso, costituito da due torri, merlate alla guelfa, riunite da una cortina. Il castello è sormontato da tre mezzelune azzurre.

Storia

L'antica origine del luogo non è attestata da alcun documento storico ed infatti le prime notizie certe che la riguardano si riferiscono alla fine del primo millennio e sono tratte da uno scritto dell'epoca che stabilisce la ripartizione del territorio. Durante il Medioevo fu infeudata dalla famiglia dei Calchi, che proprio dal luogo derivò il proprio nome e che qui fondò il castello nel quale dimorò Francesco Sforza nel '400, all'epoca in cui quest'ultimo dovette fronteggiare il tentativo di espansione della repubblica di Venezia. Adiacente alla linea di confine tra Venezia e Milano il territorio comunale fu, infatti, suo malgrado interessato dai loro conflitti e neppure le lotte tra guelfi e ghibellini, coeve al suo ingresso nel contado della Martesana, la risparmiarono, tanto più che proprio nel locale castello ripararono alcuni nobili milanesi nel tentativo di sottrarsi alla furia della plebe. Ma questa, vanifican do i loro sforzi, abbatté le mura della fortezza. Dopo il governo di Don Giovanni Guasco, il territorio finì per soccombere dapprima al dominio francese e in seguito a quello austriaco. Dal 1927 al 1953 dipese dall'amministrazione di Olgiate Molgora. Il patrimonio artistico è rappresentato in modo ottimale da due edifici sacri: la parrocchiale di S. Vigilio e la chiesa di Arlate in località Beolco, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo e originaria dell'anno 1000.

L'antica origine del luogo non è attestata da alcun documento storico ed infatti le prime notizie certe che la riguardano si riferiscono alla fine del primo millennio e sono tratte da uno scritto dell'epoca che stabilisce la ripartizione del territorio. Durante il Medioevo fu infeudata dalla famiglia dei Calchi, che proprio dal luogo derivò il proprio nome e che qui fondò il castello nel quale dimorò Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> nel '400, all'epoca in cui quest'ultimo dovette fronteggiare il tentativo di espansione della repubblica di Venezia. Adiacente alla linea di confine tra Venezia e Milano il territorio comunale fu, infatti, suo malgrado interessato dai loro conflitti e neppure le lotte tra guelfi e ghibellini, coeve al suo ingresso nel contado della Martesana, la risparmiarono, tanto più che proprio nel locale castello ripararono alcuni nobili milanesi nel tentativo di sottrarsi alla furia della plebe. Ma questa, vanifican do i loro sforzi, abbatté le mura della fortezza. Dopo il governo di Don Giovanni Guasco, il territorio finì per soccombere dapprima al dominio francese e in seguito a quello austriaco. Dal 1927 al 1953 dipese dall'amministrazione di Olgiate Molgora. Il patrimonio artistico è rappresentato in modo ottimale da due edifici sacri: la parrocchiale di S. Vigilio e la chiesa di Arlate in località Beolco, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo e originaria dell'anno 1000.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La comunità vive dei proventi dell'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali (in particolare frumento) e foraggi, dell'allevamento bovino e ovino e dell'industria, che ha interesse in vari comparti: l'alimentare, il tessile, il metallurgico, la produzione di strumenti ottici e attrezzature fotografiche, la realizzazione di mobili e l'edilizia. Il terziario, oltre ad attività commerciali sufficienti a soddisfare il fabbisogno locale, offre il servizio di consulenza informatica e quello bancario. La quantità dei servizi pubblici è certamente da mettere in relazione con le dimensioni del centro: non ci sono, infatti, particolari strutture sociali e neppure strutture al servizio della cultura e dell'informazione, quali radio, televisioni private, giornali e periodici locali, ma sono presenti quelle destinate comunque all'arricchimento culturale, come il servizio di biblioteca. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono sufficienti servizi nell'ambito della ristorazione e del soggiorno. È presente la farmacia, mentre manca ogni altra struttura sanitaria, quali ospedali, cliniche e poliambulatori, il che rende indispensabile agli abitanti spostarsi nei centri limitrofi.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La comunità vive dei proventi dell'agricoltura, specializzata nella produzione di cereali (in particolare frumento) e foraggi, dell'allevamento bovino e ovino e dell'industria, che ha interesse in vari comparti: l'alimentare, il tessile, il metallurgico, la produzione di strumenti ottici e attrezzature fotografiche, la realizzazione di mobili e l'edilizia. Il terziario, oltre ad attività commerciali sufficienti a soddisfare il fabbisogno locale, offre il servizio di consulenza informatica e quello bancario. La quantità dei servizi pubblici è certamente da mettere in relazione con le dimensioni del centro: non ci sono, infatti, particolari strutture sociali e neppure strutture al servizio della cultura e dell'informazione, quali radio, televisioni private, giornali e periodici locali, ma sono presenti quelle destinate comunque all'arricchimento culturale, come il servizio di biblioteca. Nelle scuole locali si impartisce l'istruzione obbligatoria e le strutture ricettive offrono sufficienti servizi nell'ambito della ristorazione e del soggiorno. È presente la farmacia, mentre manca ogni altra struttura sanitaria, quali ospedali, cliniche e poliambulatori, il che rende indispensabile agli abitanti spostarsi nei centri limitrofi.

Relazioni

La località, che può essere considerata a ragione una meta turistica, intrattiene, grazie anche ad un valido sistema di collegamenti sia stradali che ferroviari, discreti rapporti con i comuni limitrofi, dai quali dipende per il proseguimento degli studi oltre la scuola dell'obbligo, per le esigenze commerciali che non possono essere soddisfatte localmente e per tutte quelle strutture e quei servizi che non sono reperibili sul posto. La festa della Patrona, la Madonna della Cintura, si svolge l'ultima domenica di agosto.

La località, che può essere considerata a ragione una meta turistica, intrattiene, grazie anche ad un valido sistema di collegamenti sia stradali che ferroviari, discreti rapporti con i comuni limitrofi, dai quali dipende per il proseguimento degli studi oltre la scuola dell'obbligo, per le esigenze commerciali che non possono essere soddisfatte localmente e per tutte quelle strutture e quei servizi che non sono reperibili sul posto. La festa della Patrona, la Madonna della Cintura, si svolge l'ultima domenica di agosto.

Località

Arlate, Calco Superiore, Grugana, Scagnello

Arlate, Calco Superiore, Grugana, Scagnello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Calco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.