Descrizione

Centro collinare, di antica origine, caratterizzato da un'economia prevalentemente industriale e commerciale, pur senza trascurare le tradizionali attività dell'agricoltura e dell'allevamento. La comunità dei cairatesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerose località, quali: Bolladello, Peveranza, Barlam, Bordighera Mestre, Bozza al Ponte, Palazzine Kennedy, Palazzine Mayer, Villaggio B. Croce, Villaggio P. Giovanni XXIII e Villaggio Redipuglia. Il territorio comunale ha un profilo geometrico abbastanza regolare, con un'escursione altimetrica poco rilevante: si passa da un minimo di 233 metri sul livello del mare, ad un massimo di 325 metri. Ne scaturisce un paesaggio tipicamente collinare, una volta ricco di vigneti. L'abitato è interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia. Lo stemma del comune, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di quattro file di scacchi smaltati di rosso e di argento. Sul capo d'azzurro domina una stella a sei raggi.  

Centro collinare, di antica origine, caratterizzato da un'economia prevalentemente industriale e commerciale, pur senza trascurare le tradizionali attività dell'agricoltura e dell'allevamento. La comunità dei cairatesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, anche in numerose località, quali: Bolladello, Peveranza, Barlam, Bordighera Mestre, Bozza al Ponte, Palazzine Kennedy, Palazzine Mayer, Villaggio B. Croce, Villaggio P. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIOVANNIXXIII'>Giovanni XXIII</a> e Villaggio Redipuglia. Il territorio comunale ha un profilo geometrico abbastanza regolare, con un'escursione altimetrica poco rilevante: si passa da un minimo di 233 metri sul livello del mare, ad un massimo di 325 metri. Ne scaturisce un paesaggio tipicamente collinare, una volta ricco di vigneti. L'abitato è interessato dal fenomeno dell'espansione edilizia. Lo stemma del comune, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di quattro file di scacchi smaltati di rosso e di argento. Sul capo d'azzurro domina una stella a sei raggi.  

Storia

Era nota già in epoca romana, probabilmente come stazione militare o più propriamente affidata a coloni o a famiglie di militari delle legioni: forse un ramo della gens Albutia si stabilì nella zona. La sua storia è da ricollegarsi agli inizi dell'VIII secolo, periodo in cui nacque il monastero di Santa Maria. Sulla sua fondazione non vi sono notizie documentate: forse fu voluta da Manigonda, regina dei longobardi, di cui la storia non fornisce informazioni certe. Nel corso di alcuni lavori all'interno del monastero, furono rinvenuti, in un sarcofago di granito con una croce incisa sul coperchio, i resti di una donna, che la leggenda vuole fosse della regina longobarda. Il territorio comunale fu dominato dalle famiglie dei Torriani e dei Visconti, come confermano gli stemmi ritrovati all'interno del monastero. L'origine del nome è di difficile e controversa definizione etimologica: alcuni sostengono l'ipotesi che derivi da una voce celtica che vuol dire 'noce', mentre altri lo ritengono derivante da una voce greca con il significato di 'luogo adatto'. Il monastero di Santa Maria è sicuramente l'edificio storico-artistico più interessante. Al suo interno, nel corso dei restauri, è stato rinvenuto un affresco attribuito ad Aurelio Luini. Bell'esempio di architettura australe è il chiostro del Trecento; notevole la vecchia parrocchiale settecentesca con il suo originale campanile.  

Era nota già in epoca romana, probabilmente come stazione militare o più propriamente affidata a coloni o a famiglie di militari delle legioni: forse un ramo della gens Albutia si stabilì nella zona. La sua storia è da ricollegarsi agli inizi dell'VIII secolo, periodo in cui nacque il monastero di Santa Maria. Sulla sua fondazione non vi sono notizie documentate: forse fu voluta da Manigonda, regina dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, di cui la storia non fornisce informazioni certe. Nel corso di alcuni lavori all'interno del monastero, furono rinvenuti, in un sarcofago di granito con una croce incisa sul coperchio, i resti di una donna, che la leggenda vuole fosse della regina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDA'>longobarda</a>. Il territorio comunale fu dominato dalle famiglie dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, come confermano gli stemmi ritrovati all'interno del monastero. L'origine del nome è di difficile e controversa definizione etimologica: alcuni sostengono l'ipotesi che derivi da una voce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTICA'>celtica</a> che vuol dire 'noce', mentre altri lo ritengono derivante da una voce greca con il significato di 'luogo adatto'. Il monastero di Santa Maria è sicuramente l'edificio storico-artistico più interessante. Al suo interno, nel corso dei restauri, è stato rinvenuto un affresco attribuito ad Aurelio Luini. Bell'esempio di architettura australe è il chiostro del Trecento; notevole la vecchia parrocchiale settecentesca con il suo originale campanile.  

Economia

Fra gli uffici presenti figurano anche la sede della Pro Loco e un ufficio di informazione turistica. Le principali fonti di reddito derivano dall'industria, specializzata in numerosi comparti, dall'agricoltura, imperniata sulla produzione cerealicola, del frumento e del foraggio, e dal commercio, legato ad entrambe le attività. L'industria è sviluppata maggiormente nei comparti tessile, alimentare, della lavorazione del legno, della fabbricazione di articoli in plastica e di materiale da costruzione; un posto rilevante è occupato anche dalle aziende chimiche, metallurgiche, meccaniche e manifatturiere: queste ultime specializzate nella produzione di mobili, di giocattoli e di oreficeria. Di un certo rilievo anche lo sviluppo del terziario: fra i servizi è da segnalare la fornitura di software. Anche l'allevamento è praticato (con produzione di ovini, suini ed equini). Le strutture scolastiche consentono esclusivamente gli studi obbligatori, mentre figurano tre asili nido. Fra le strutture culturali è da registrare la presenza di un museo e di una biblioteca; assenti invece le strutture per lo sport e l'organizzazione del tempo libero in genere. Discreta la dotazione di pubblici servizi e di strutture ricettive, anche se limitate, queste ultime, all'ambito della sola ristorazione. Carenti i servizi sanitari: non è presente nel centro un ambulatorio o una struttura di pronto intervento ma è disponibile solo il servizio farmaceutico.  

Fra gli uffici presenti figurano anche la sede della Pro Loco e un ufficio di informazione turistica. Le principali fonti di reddito derivano dall'industria, specializzata in numerosi comparti, dall'agricoltura, imperniata sulla produzione cerealicola, del frumento e del foraggio, e dal commercio, legato ad entrambe le attività. L'industria è sviluppata maggiormente nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, alimentare, della lavorazione del legno, della fabbricazione di articoli in plastica e di materiale da costruzione; un posto rilevante è occupato anche dalle aziende chimiche, metallurgiche, meccaniche e manifatturiere: queste ultime specializzate nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, di giocattoli e di oreficeria. Di un certo rilievo anche lo sviluppo del terziario: fra i servizi è da segnalare la fornitura di software. Anche l'allevamento è praticato (con produzione di ovini, suini ed equini). Le strutture scolastiche consentono esclusivamente gli studi obbligatori, mentre figurano tre asili nido. Fra le strutture culturali è da registrare la presenza di un museo e di una biblioteca; assenti invece le strutture per lo sport e l'organizzazione del tempo libero in genere. Discreta la dotazione di pubblici servizi e di strutture ricettive, anche se limitate, queste ultime, all'ambito della sola ristorazione. Carenti i servizi sanitari: non è presente nel centro un ambulatorio o una struttura di pronto intervento ma è disponibile solo il servizio farmaceutico.  

Relazioni

Il centro è poco frequentato per turismo, mentre costituisce, per qualche verso, un polo d'attrazione per i comuni limitrofi, per motivi di lavoro, grazie al fiorente tessuto industriale e commerciale; l'assenza sul posto di alcuni servizi essenziali e degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado costringe la popolazione residente al pendolarismo verso centri più grandi. Un'iniziativa ricorrente, che lo ha reso famoso in tutta la zona, è la "mostra zootecnica provinciale del coniglio e degli uccelli", che si tiene il 27 e il 28 settembre, ormai da moltissimi anni. Si segnala anche il caratteristico "palio dei Rioni", che si svolge nel mese di giugno. La festa per i Santi Patroni, Ambrogio e Martino, si celebra nella prima domenica di ottobre.  

Il centro è poco frequentato per turismo, mentre costituisce, per qualche verso, un polo d'attrazione per i comuni limitrofi, per motivi di lavoro, grazie al fiorente tessuto industriale e commerciale; l'assenza sul posto di alcuni servizi essenziali e degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado costringe la popolazione residente al pendolarismo verso centri più grandi. Un'iniziativa ricorrente, che lo ha reso famoso in tutta la zona, è la "mostra zootecnica provinciale del coniglio e degli uccelli", che si tiene il 27 e il 28 settembre, ormai da moltissimi anni. Si segnala anche il caratteristico "palio dei Rioni", che si svolge nel mese di giugno. La festa per i Santi Patroni, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Ambrogio</a> e Martino, si celebra nella prima domenica di ottobre.  

Località

Allodola, Bolladello, Cascina dei Gitti, Cascina del Barlam, Peveranza, Stazione di Cairate, Villaggio dei Fiori

Allodola, Bolladello, Cascina dei Gitti, Cascina del Barlam, Peveranza, Stazione di Cairate, Villaggio dei Fiori

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cairate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.