Descrizione
Centro collinare di origine molto antica; la sua economia, ancora legata alle tradizionali attività agricole, è sostenuta anche dai settori secondario e terziario. La maggioranza dei caiatini, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale e numerosissime case sparse sui fondi mentre il resto della comunità risiede nelle località di Cesarano e San Giovanni e Paolo nonché in alcuni minuscoli aggregati urbani. L'abitato, posto sul declivio di un colle che si affaccia sulla valle del fiume Volturno, presenta una regolare pianta a scacchiera. Nonostante le contenute oscillazioni altimetriche del territorio comunale, il paesaggio appare vario: alla preponderante presenza di colture promiscue nelle aree pianeggianti, rese fertili dall'abbondanza di corsi d'acqua, fa da contrasto, alle quote più elevate, la persistenza di formazioni boschive di cedui di rovere e leccio.
Storia
L'antica Caiatia, fondata dagli osci e abitata in seguito dai sanniti, divenne municipio romano dopo la vittoria di Roma nella terza guerra sannitica. In epoca medievale fece parte dei possedimenti normanni e successivamente conobbe il dominio degli Svevi; durante il Duecento, occupata dalle truppe pontificie di Giovanni di Brienne, fu liberata da Federico II di Svevia. Dalla seconda metà del Quattrocento appartenne a fasi alterne alla famiglia Sanseverino, che alla fine del Cinquecento la vendette ai De Capua, principi di Conca; da questi passò alla famiglia Corsi, che la tenne fino al 1836. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il toponimo deriva dal prelatino CALA, ‘roccia'. I resti delle iscrizioni sepolcrali e le monete dell'antica Caiatia rappresentano preziose testimonianze del passato più lontano, insieme al serbatoio d'acqua romano collocato sotto l'antico foro. Il patrimonio storico-architettonico locale annovera anche il castello, risalente all'epoca longobarda e fatto restaurare da Alfonso V d'Aragona, e numerosi edifici sacri: la chiesa trecentesca di San Francesco, in cui si trova una magnifica Pentecoste di Bernardino Azzolino; la chiesa dell'Annunziata, che conserva un'Annunciazione attribuita a Francesco de Mura; la cattedrale dell'Assunta, ricostruita in età rinascimentale e arricchita durante il Barocco di due splendidi portali e di un campanile a pianta quadrata; la chiesa di San Pietro del Franco, con pianta a croce greca.
Economia
Pur conservando un solido legame con la tradizione, la comunità mostra una discreta apertura agli stimoli del progresso. L'abbondante produzione di cereali, uva, olive, frutta e ortaggi alimenta l'industria di trasformazione agro-alimentare, cui si affiancano altre realtà imprenditoriali legate ai comparti metallurgico, meccanico, elettronico, della lavorazione del legno, dei metalli e della pietra. Il commercio risulta abbastanza vivace e fra i servizi sono inclusi quello bancario e le assicurazioni. Dotata degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell'obbligo e di alcuni istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (liceo scientifico e istituto tecnico per geometri) ma è sprovvista di strutture culturali di rilievo; difetta inoltre di un soddisfacente apparato sanitario –si può fare affidamento soltanto sull'assistenza farmaceutica– e di strutture per il soggiorno mentre può contare su un buon servizio di ristorazione.
Relazioni
Particolarmente vivace, la comunità dei caiatini organizza numerose manifestazioni di carattere folcloristico e fieristico, concentrate prevalentemente durante l'“Estate caiatina”: nell'ultima decade di luglio hanno luogo la sagra del grano e la fiera mercato “La Maddalena”, dedicata alla zootecnia, all'artigianato artistico e ai prodotti tipici locali; nel mese di agosto si svolgono la fiera della Sentella (14-15-16 agosto) e, nell'ultima decade del mese, la manifestazione “Agosto in collina”, con spettacoli musicali e gare automobilistiche, bocciofile e danzanti. Le manifestazioni estive comprendono anche concorsi fotografici, premi letterari e spettacoli teatrali e musicali, che prevedono l'allestimento di magnifici concerti nella cattedrale, con la partecipazione dell'orchestra e del coro del teatro San Carlo di Napoli. La festa del Patrono, Santo Stefano, si celebra il 29 agosto; i festeggiamenti popolari comprendono, tra l'altro, la fiera dei suini.
Località
Cesarano, Ortola, San Giovanni e Paolo, Sant'Angelo
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Caiazzo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 5.595
- Lat 41° 10' 36,91'' 41.17691944
- Long 14° 22' 1,1'' 14.36694722
- CAP 81013
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061009
- Codice Catasto B362
- Altitudine slm 200 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1446 - Superficie 36.92 Km2
- Densità 151,54 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:30
- Tramonto 16:37
- STEFANO GIAQUINTO
- Piazzetta Martiri Caiatini, n.1
- 81013 (CE) Campania
- comunecaiazzo@pec.comune.caiazzo.ce.it
- ufficiosegreteria@comune.caiazzo.ce.it
- info@comune.caiazzo.ce.it
- www.caiazzo.gov.it
- 82000330611