Descrizione

Centro rivierasco, di origine nuragica, la cui economia si fonda su tutti i settori produttivi, con una forte concentrazione nelle attività legate alla pesca, alla piscicoltura e ai servizi connessi. È nota per la produzione della “bottarga”. I cabraresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nelle località Solanas, nei nuclei urbani minori di San Giovanni di Sinis e San Salvatore, nonché in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Il Catalano, Isola Mal di Ventre e Su Cungiau de Gerruso, nonché le aree speciali Stagno Costieri, Stagno Minori e, il più noto Stagno di Cabras, è classificato di pianura; presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Lo stemma comunale, troncato semipartito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, smaltata di rosso, campeggia un castello dorato, merlato alla guelfa, formato da tre torri –la centrale è più alta e più larga delle laterali–, riunite da cortine di muro; nel secondo campo, a sfondo azzurro, spicca una capra d’argento, ferma su una verde pianura; la terza partizione, argentea, raffigura un cefalo azzurro, posto in banda.

Centro rivierasco, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, la cui economia si fonda su tutti i settori produttivi, con una forte concentrazione nelle attività legate alla pesca, alla piscicoltura e ai servizi connessi. È nota per la produzione della “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BOTTARGA'>bottarga</a>”. I cabraresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nelle località Solanas, nei nuclei urbani minori di San Giovanni di Sinis e San Salvatore, nonché in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Il Catalano, Isola Mal di Ventre e Su Cungiau de Gerruso, nonché le aree speciali Stagno Costieri, Stagno Minori e, il più noto Stagno di Cabras, è classificato di pianura; presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche appena accennate. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. Lo stemma comunale, troncato semipartito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, smaltata di rosso, campeggia un castello dorato, merlato alla guelfa, formato da tre torri –la centrale è più alta e più larga delle laterali–, riunite da cortine di muro; nel secondo campo, a sfondo azzurro, spicca una capra d’argento, ferma su una verde pianura; la terza partizione, argentea, raffigura un cefalo azzurro, posto in banda.

Storia

L’origine del nome è latina: CAPRA e significa ‘capra’. Nel Medioevo era nota come MASONE CAPRAS e CAPRILES e apparteneva alla curatoria del Campidano di Oristano, del Giudicato di Arborea. Nel 1509 l’abitato fu devastato dai barbareschi e, nel 1637, venne occupato dalle truppe francesi dell’ammiraglio De Harcourt. Successivamente fu concesso in feudo ad Antioco Azor. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio e che hanno dato luogo a una straordinaria sintesi culturale: gli insediamenti neolitici di Cuccuru is Arrius, Conca Aillonis, i 76 nuraghi dislocati sul crinale delle colline e in prossimità dei numerosi stagni, il santuario ipogeico di San Salvatore, del VI secolo. A Murru Mannu sono stati ritrovati resti di un nuraghe con il suo vasto villaggio databile tra il XV e il XII secolo a.C. A Capo San Marco, a breve distanza dall’abitato, sorgeva Tharros, città fenicio-punica-romana dell’VIII secolo d.C. Nel sito si possono ammirare necropoli a camera e a incinerazione, templi, il tophet, tratti della cinta muraria, edifici termali, abitazioni e ampi tratti della rete viaria e edifici di epoca paleocristiana come il Battistero e la Basilica del VI secolo. Tra le opere architettoniche figurano: la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, che conserva un interessante corredo di argenti e stoffe di gran pregio, riferiti a varie epoche; la chiesa dello Spirito Santo, medievale con il prospetto in stile gotico-aragonese.

L’origine del nome è latina: CAPRA e significa ‘capra’. Nel Medioevo era nota come MASONE CAPRAS e CAPRILES e apparteneva alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CAMPIDANO'>Campidano</a> di Oristano, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>. Nel 1509 l’abitato fu devastato dai barbareschi e, nel 1637, venne occupato dalle truppe francesi dell’ammiraglio De Harcourt. Successivamente fu concesso in feudo ad Antioco Azor. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio e che hanno dato luogo a una straordinaria sintesi culturale: gli insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICI'>neolitici</a> di Cuccuru is Arrius, Conca Aillonis, i 76 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> dislocati sul crinale delle colline e in prossimità dei numerosi stagni, il santuario ipogeico di San Salvatore, del VI secolo. A Murru Mannu sono stati ritrovati resti di un <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> con il suo vasto villaggio databile tra il XV e il XII secolo a.C. A Capo San Marco, a breve distanza dall’abitato, sorgeva Tharros, città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=FENICIO'>fenicio</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PUNICA'>punica</a>-romana dell’VIII secolo d.C. Nel sito si possono ammirare necropoli a camera e a incinerazione, templi, il tophet, tratti della cinta muraria, edifici termali, abitazioni e ampi tratti della rete viaria e edifici di epoca paleocristiana come il Battistero e la Basilica del VI secolo. Tra le opere architettoniche figurano: la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, che conserva un interessante corredo di argenti e stoffe di gran pregio, riferiti a varie epoche; la chiesa dello Spirito Santo, medievale con il prospetto in stile gotico-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Accanto alle attività legate alle pesca, alla piscicoltura e servizi connessi, il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutteti. Si pratica l’allevamento, in particolare di bovini e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti dei materiali da costruzione, dell’edilizia, della meccanica, dei laterizi, della produzione alimentare, della lavorazione del legno e dei dispositivi medicali. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale e un’attività radiotelevisiva completano il panorama del terziario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e il museo archeologico. L’apparato ricettivo, comprendente numerosi agriturismi, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Accanto alle attività legate alle pesca, alla piscicoltura e servizi connessi, il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo, agrumi e frutteti. Si pratica l’allevamento, in particolare di bovini e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti dei materiali da costruzione, dell’edilizia, della meccanica, dei laterizi, della produzione alimentare, della lavorazione del legno e dei dispositivi medicali. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale e un’attività radiotelevisiva completano il panorama del terziario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e il museo archeologico. L’apparato ricettivo, comprendente numerosi agriturismi, offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Lo stagno di Cabras (il più grande stagno sardo di acqua dolce), l’oasi di Seu, la spiaggia di Punta Is Arutas (una delle più belle di tutta l’isola, formata unicamente di grani di quarzo bianco) e il prezioso patrimonio archeologico, fanno registrare un consistente movimento di turisti. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di Sant’Antonio da Padova, a giugno, e quella suggestiva di San Salvatore, a settembre, in concomitanza con la quale si ha la “Corsa degli Scalzi”. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 24 maggio.

Lo stagno di Cabras (il più grande stagno sardo di acqua dolce), l’oasi di Seu, la spiaggia di Punta Is Arutas (una delle più belle di tutta l’isola, formata unicamente di grani di quarzo bianco) e il prezioso patrimonio archeologico, fanno registrare un consistente movimento di turisti. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di Sant’Antonio da Padova, a giugno, e quella suggestiva di San Salvatore, a settembre, in concomitanza con la quale si ha la “Corsa degli Scalzi”. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 24 maggio.

Località

Isole, San Giovanni di Sinis, San Salvatore, Solanas, Stagni Costieri, Stagni Minori, Stagno di Cabras, Su Cungiau De Gerrusso

Isole, San Giovanni di Sinis, San Salvatore, Solanas, Stagni Costieri, Stagni Minori, Stagno di Cabras, Su Cungiau De Gerrusso

Fondi europei 2021-2027

Comune di Cabras in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.