Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I bussetani, che hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Frescarolo, Roncole Verdi, Samboseto, Contrada della Chiesa, Madonna Prati, San Rocco, Sant’Andrea, Semoriva e Spigarolo. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, disegna un profilo geometrico uniforme, con variazioni altimetriche lievi. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo aureo, un’aquila nera che reca in petto uno scudetto con una croce azzurra; sullo sfondo azzurro della seconda sezione spicca un albero di bosso al naturale.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria e incrementato i servizi. I bussetani, che hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località di Frescarolo, Roncole Verdi, Samboseto, Contrada della Chiesa, Madonna Prati, San Rocco, Sant’Andrea, Semoriva e Spigarolo. Il territorio, ricco di corsi d’acqua e canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, disegna un profilo geometrico uniforme, con variazioni altimetriche lievi. L’abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo aureo, un’aquila nera che reca in petto uno scudetto con una croce azzurra; sullo sfondo azzurro della seconda sezione spicca un albero di bosso al naturale.

Storia

Abitata in origine da popolazioni terramaricole, ha registrato nel corso dei secoli insediamenti di etruschi, galli boi e senoni, cui subentrarono i romani, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti. Il toponimo pare derivi dal latino BUXETUM, ‘bosco di bosso’; non manca però chi si richiama a un cavaliere romano, Cajo Busso, che avrebbe fondato il centro, o all’area bassa in cui questo si trova. Inclusa da Carlo Magno nel contado dell’Aucia, dominio degli Obertenghi alla fine del X secolo, nella prima metà del secolo successivo fu concessa ai Pallavicino, che ne conservarono il possesso fin verso la fine del XVI secolo, facendone la capitale del loro stato. Carlo V nel 1533, quando vi fu lo storico incontro tra l’imperatore spagnolo e il papa Paolo III, le conferì il titolo di città. Assorbita dalla camera ducale pervenne ai Farnese, seguendo le successive vicende del ducato di Parma. Nel patrimonio storico-architettonico figurano: i resti delle antiche mura; la rocca; la quattrocentesca parrocchiale di San Bartolomeo, con l’adiacente oratorio della Santissima Trinità; la chiesa di Sant’Ignazio; la chiesa di Santa Maria degli Angeli, della seconda metà del XV secolo; il santuario della Madonna dei Prati; l’ex palazzo municipale (XV sec.); i palazzi Barezzi, Orlandi e del Monte di Pietà (XVII secolo); la cinquecentesca villa Pallavicino, sede del museo civico; la casa natale di Giuseppe Verdi; la chiesa di San Michele, a Roncole.

Abitata in origine da popolazioni terramaricole, ha registrato nel corso dei secoli insediamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a> boi e senoni, cui subentrarono i romani, come testimoniato dai reperti archeologici rinvenuti. Il toponimo pare derivi dal latino BUXETUM, ‘bosco di bosso’; non manca però chi si richiama a un cavaliere romano, Cajo Busso, che avrebbe fondato il centro, o all’area bassa in cui questo si trova. Inclusa da Carlo Magno nel contado dell’Aucia, dominio degli Obertenghi alla fine del X secolo, nella prima metà del secolo successivo fu concessa ai Pallavicino, che ne conservarono il possesso fin verso la fine del XVI secolo, facendone la capitale del loro stato. Carlo V nel 1533, quando vi fu lo storico incontro tra l’imperatore spagnolo e il papa Paolo III, le conferì il titolo di città. Assorbita dalla camera ducale pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>, seguendo le successive vicende del ducato di Parma. Nel patrimonio storico-architettonico figurano: i resti delle antiche mura; la rocca; la quattrocentesca parrocchiale di San Bartolomeo, con l’adiacente oratorio della Santissima Trinità; la chiesa di Sant’Ignazio; la chiesa di Santa Maria degli Angeli, della seconda metà del XV secolo; il santuario della Madonna dei Prati; l’ex palazzo municipale (XV sec.); i palazzi Barezzi, Orlandi e del Monte di Pietà (XVII secolo); la cinquecentesca villa Pallavicino, sede del museo civico; la casa natale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GIUSEPPEVERDI'>Giuseppe Verdi</a>; la chiesa di San Michele, a Roncole.

Economia

è sede dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo) e della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante, pur registrando un forte calo degli addetti: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, uva e frutta; si allevano soprattutto bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è attivo nei comparti alimentare, edile, meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, vi sono, inoltre, calzaturifici e fabbriche specializzate nella produzione di prodotti ceramici e materiali da costruzione e nella produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di consulenza informatica. Annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla casa di Giuseppe Verdi, dal museo civico di storia, antichità, arte e cimeli verdiani e da alcune biblioteche; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

è sede dello IAT (Ufficio per l’informazione e l’assistenza per il turismo) e della stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante, pur registrando un forte calo degli addetti: si producono cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, uva e frutta; si allevano soprattutto bovini, suini e avicoli. Il tessuto industriale è attivo nei comparti alimentare, edile, meccanico, metallurgico, tessile, dell’abbigliamento, del legno, vi sono, inoltre, calzaturifici e fabbriche specializzate nella produzione di prodotti ceramici e materiali da costruzione e nella produzione e distribuzione di energia elettrica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e attività di consulenza informatica. Annovera tra le strutture sociali un asilo nido. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo e quelle culturali sono rappresentate dalla casa di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GIUSEPPEVERDI'>Giuseppe Verdi</a>, dal museo civico di storia, antichità, arte e cimeli verdiani e da alcune biblioteche; alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dalla casa natale di Giuseppe Verdi, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie soprattutto alla presenza degli insediamenti industriali che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. Specialità gastronomica locale è il culatello. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto) si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui vanno segnalati: il carnevale; il concorso lirico, a luglio; la mostra dell’autoveicolo usato e del giardino, a settembre; il premio letterario “Giovanni Guareschi”, a ottobre. Il Patrono è San Bartolomeo, la cui festa si celebra il 24 agosto con l’omonima sagra. Il 10 ottobre 1813 nacque a Roncole il celebre musicista Giuseppe Verdi.

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dalla casa natale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GIUSEPPEVERDI'>Giuseppe Verdi</a>, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie soprattutto alla presenza degli insediamenti industriali che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. Specialità gastronomica locale è il culatello. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini (ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto) si intensificano in occasione di alcuni appuntamenti consueti, tra cui vanno segnalati: il carnevale; il concorso lirico, a luglio; la mostra dell’autoveicolo usato e del giardino, a settembre; il premio letterario “Giovanni Guareschi”, a ottobre. Il Patrono è San Bartolomeo, la cui festa si celebra il 24 agosto con l’omonima sagra. Il 10 ottobre 1813 nacque a Roncole il celebre musicista <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GIUSEPPEVERDI'>Giuseppe Verdi</a>.

Località

Contrada della Chiesa, Frescarolo, Madonna Prati, Roncole Verdi, Samboseto, San Rocco, Sant'Andrea, Semoriva, Spigarolo

Contrada della Chiesa, Frescarolo, Madonna Prati, Roncole Verdi, Samboseto, San Rocco, Sant'Andrea, Semoriva, Spigarolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Busseto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.