Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, presenta un’economia ancora fortemente ancorata alle tradizioni rurali. I buscemesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, caratterizzato da una ricca vegetazione, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 332 a un massimo di 987 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, sorge su una collina del tavolato Ibleo e presenta un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argenteo della prima sezione spicca un castello rosso, fondato sulla linea di partizione. Lo smalto verde del secondo campo è attraversato da una banda azzurra, simbolo del fiume Anapo, che con le sue acque lambisce e rende fertile il territorio comunale.

Comune collinare, di origine medievale, presenta un’economia ancora fortemente ancorata alle tradizioni rurali. I buscemesi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, caratterizzato da una ricca vegetazione, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 332 a un massimo di 987 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, sorge su una collina del tavolato Ibleo e presenta un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo argenteo della prima sezione spicca un castello rosso, fondato sulla linea di partizione. Lo smalto verde del secondo campo è attraversato da una banda azzurra, simbolo del fiume Anapo, che con le sue acque lambisce e rende fertile il territorio comunale.

Storia

Il toponimo è un antroponimo arabo, attestato come “Buscemiet” nel 1168 e ”Buyssem” nel 1192. Vi si rintraccia il termine arabo “šama”, ‘neo’. Il rinvenimento sul suo territorio di numerosi reperti archeologici, tuttavia, fa risalire le origini del primitivo agglomerato alla tarda Età del Bronzo, anche se non se ne hanno notizie certe sino al V-VI secolo d.C. Sul finire del XIII secolo fu concessa da Carlo II re di Napoli a Napoleone Cutaneo. Passata alle dipendenze della curia regia, nel 1370 fu assegnata ai Ventimiglia e nel XVI secolo ai Requesenz. Come altri borghi della zona, è stata profondamente segnata dal terribile sisma del 1693, che ha causato gravi danni al suo patrimonio artistico. Molto interessante è il Santuario di Maria Santissima del Bosco, riedificato nel luogo in cui si trovava in precedenza: conserva l’antica immagine della Santa Vergine raffigurata su un intonaco. Altri edifici meritevoli di essere menzionati sono: il Castello Requesenz, ricostruito dopo il sisma e adibito a convento dei frati cappuccini; la chiesa di Sant’Antonino, risalente al XVII secolo, al cui interno vi è una pregevole statua lignea dell’Addolorata; la chiesa madre, della seconda metà del Settecento; la chiesa di San Giacomo, dall’originale facciata di ispirazione neoclassica; la chiesa del Carmine, che conserva un’antica statua lignea del crocifisso, e la chiesa di San Sebastiano, anch’essa restaurata dopo i gravi danni subiti dal terremoto.

Il toponimo è un antroponimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a>, attestato come “Buscemiet” nel 1168 e ”Buyssem” nel 1192. Vi si rintraccia il termine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a> “šama”, ‘neo’. Il rinvenimento sul suo territorio di numerosi reperti archeologici, tuttavia, fa risalire le origini del primitivo agglomerato alla tarda <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETADELBRONZO'>Età del Bronzo</a>, anche se non se ne hanno notizie certe sino al V-VI secolo d.C. Sul finire del XIII secolo fu concessa da Carlo II re di Napoli a Napoleone Cutaneo. Passata alle dipendenze della curia regia, nel 1370 fu assegnata ai Ventimiglia e nel XVI secolo ai Requesenz. Come altri borghi della zona, è stata profondamente segnata dal terribile sisma del 1693, che ha causato gravi danni al suo patrimonio artistico. Molto interessante è il Santuario di Maria Santissima del Bosco, riedificato nel luogo in cui si trovava in precedenza: conserva l’antica immagine della Santa Vergine raffigurata su un intonaco. Altri edifici meritevoli di essere menzionati sono: il Castello Requesenz, ricostruito dopo il sisma e adibito a convento dei frati cappuccini; la chiesa di Sant’Antonino, risalente al XVII secolo, al cui interno vi è una pregevole statua lignea dell’Addolorata; la chiesa madre, della seconda metà del Settecento; la chiesa di San Giacomo, dall’originale facciata di ispirazione neoclassica; la chiesa del Carmine, che conserva un’antica statua lignea del crocifisso, e la chiesa di San Sebastiano, anch’essa restaurata dopo i gravi danni subiti dal terremoto.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che continua a costituire la principale fonte di reddito per la popolazione, è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini, nonché la silvicoltura. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile e della confezione di articoli in tessuto, sono pressoché assenti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprende quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per tutte le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che continua a costituire la principale fonte di reddito per la popolazione, è basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini ed equini, nonché la silvicoltura. Le attività industriali, limitate ai comparti alimentare, edile e della confezione di articoli in tessuto, sono pressoché assenti. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell’insieme dei servizi, che comprende quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; quelle culturali sono rappresentate dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per tutte le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. In particolare è possibile raggiungere il Santuario della Madonna del Bosco, meta di numerosi fedeli, i quali, in prossimità dei festeggiamenti che si svolgono sino all’ultima domenica di agosto, usano compiere il cosiddetto “Viaggiu scansu”. Altri eventi ricorrenti sono: la festa del Crocifisso, in occasione della quale un’antica statua lignea del Crocifisso viene portata in processione per le vie dell’abitato, la prima domenica di maggio; la sagra della Pizza, ad agosto, e la fiera commerciale, il secondo sabato di ogni mese. La festa della Patrona, Santissima Maria del Bosco, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più rinomate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni. In particolare è possibile raggiungere il Santuario della Madonna del Bosco, meta di numerosi fedeli, i quali, in prossimità dei festeggiamenti che si svolgono sino all’ultima domenica di agosto, usano compiere il cosiddetto “Viaggiu scansu”. Altri eventi ricorrenti sono: la festa del Crocifisso, in occasione della quale un’antica statua lignea del Crocifisso viene portata in processione per le vie dell’abitato, la prima domenica di maggio; la sagra della Pizza, ad agosto, e la fiera commerciale, il secondo sabato di ogni mese. La festa della Patrona, Santissima Maria del Bosco, si celebra l’ultima domenica di agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Buscemi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.