Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. I buschesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nella località San Chiaffredo; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.600 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata su attività agricole, industriali e terziarie. I buschesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nella località San Chiaffredo; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.600 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Insediamento di probabile origine preromana, forse ligure, conserva tracce dell’antica presenza umana nella zona, in cui sono venuti alla luce resti di mura e necropoli risalenti al I-II secolo d.C. Il toponimo, che compare nella forma attuale già in un documento della fine del X secolo, non ha un’etimologia chiara: potrebbe risalire al periodo antecedente la colonizzazione romana o riflettere il nome servile latino BUSCA, di origine celtica; non manca però chi lo riporta alla voce germanica “busk”, adattata in -a, usata come neutro plurale, col significato di ‘luogo di cespugli’, che ben si addice allo stato in cui dovette trovarsi il territorio dopo le invasioni barbariche. Elevata a marchesato, nella prima metà del 1100 estese il suo dominio sulla Val Maira, su parte del Saluzzese e su Villafalletto. Costretta poco dopo a piegarsi ai signori di Cuneo e Saluzzo, nella seconda metà del XIV secolo passò sotto il controllo dei Savoia. Nel Cinquecento, risentì delle guerre che si combattevano in Piemonte, divenendo luogo di passaggio di truppe spagnole e francesi. Tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, tornò alla Francia, subendo nuove occupazioni, che scatenarono altre guerre. Con un decreto di Carlo Emanuele III di Savoia ottenne il titolo di città. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la parrocchiale di Santa Maria Assunta; la chiesa della Santissima Trinità, in cui è custodito un sacello dedicato alla “Madonnina” che, stando alla tradizione popolare, avrebbe liberato la comunità dalla pestilenza della metà del Settecento; la chiesa barocca della Santissima Annunziata, con pianta a croce greca; i portici di corso Umberto; la porta dell’antica cinta muraria; la cappella di San Sebastiano, con affreschi quattrocenteschi; quella di Santo Stefano; il castello del Roccolo, in stile gotico-moresco, verso Saluzzo.

Insediamento di probabile origine preromana, forse ligure, conserva tracce dell’antica presenza umana nella zona, in cui sono venuti alla luce resti di mura e necropoli risalenti al I-II secolo d.C. Il toponimo, che compare nella forma attuale già in un documento della fine del X secolo, non ha un’etimologia chiara: potrebbe risalire al periodo antecedente la colonizzazione romana o riflettere il nome servile latino BUSCA, di origine celtica; non manca però chi lo riporta alla voce germanica “busk”, adattata in -a, usata come neutro plurale, col significato di ‘luogo di cespugli’, che ben si addice allo stato in cui dovette trovarsi il territorio dopo le invasioni barbariche. Elevata a marchesato, nella prima metà del 1100 estese il suo dominio sulla Val Maira, su parte del Saluzzese e su Villafalletto. Costretta poco dopo a piegarsi ai signori di Cuneo e Saluzzo, nella seconda metà del XIV secolo passò sotto il controllo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Nel Cinquecento, risentì delle guerre che si combattevano in Piemonte, divenendo luogo di passaggio di truppe spagnole e francesi. Tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, tornò alla Francia, subendo nuove occupazioni, che scatenarono altre guerre. Con un decreto di Carlo Emanuele III di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> ottenne il titolo di città. Tra le testimonianze storico-architettoniche spiccano: la parrocchiale di Santa Maria Assunta; la chiesa della Santissima Trinità, in cui è custodito un sacello dedicato alla “Madonnina” che, stando alla tradizione popolare, avrebbe liberato la comunità dalla pestilenza della metà del Settecento; la chiesa barocca della Santissima Annunziata, con pianta a croce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GRECA'>greca</a>; i portici di corso Umberto; la porta dell’antica cinta muraria; la cappella di San Sebastiano, con affreschi quattrocenteschi; quella di Santo Stefano; il castello del Roccolo, in stile gotico-moresco, verso Saluzzo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e frutta; è praticata anche la silvicoltura oltre che l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da piccole e medie aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui quelli della lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli), cartario, chimico, edile, meccanico, metallurgico, tessile, delle confezioni, delle bevande, della gioielleria e oreficeria, della stampa, dei materiali da costruzione, del vetro e dei suoi prodotti, della lavorazione del legno e della pietra; a queste si affiancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, apparecchi medicali e macchine per l’agricoltura. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, assicurazioni e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire delle biblioteche civica e dei frati minori cappuccini. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e frutta; è praticata anche la silvicoltura oltre che l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori possibilità di occupazione è quello industriale, costituito da piccole e medie aziende operanti nei comparti alimentare (tra cui quelli della lavorazione e conservazione delle carni e dei prodotti agricoli), cartario, chimico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, delle bevande, della gioielleria e oreficeria, della stampa, dei materiali da costruzione, del vetro e dei suoi prodotti, della lavorazione del legno e della pietra; a queste si affiancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, apparecchi medicali e macchine per l’agricoltura. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete distributiva, assicurazioni e attività di consulenza informatica arricchiscono il panorama del terziario. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire delle biblioteche civica e dei frati minori cappuccini. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità della sua cucina ed effettuando interessanti escursioni nei dintorni. Frequentata per lavoro, grazie alle attività produttive, che consentono di assorbire manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti non rilevanti con i comuni vicini. Tra le manifestazioni periodiche meritano di essere citati: la “Carlevè Busca, Carai, Drunè”, una sfilata di carri allegorici; le feste di San Luigi e della Madonnina, la prima domenica di luglio e agosto; la sagra del toro allo spiedo, accompagnata da una mostra dell’usato e da un congresso sull’alimentazione, a settembre; il mercato biologico, a ottobre. Il mercato settimanale si svolge il venerdì. Il Patrono, San Vitale, si festeggia il 28 aprile.

Offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità della sua cucina ed effettuando interessanti escursioni nei dintorni. Frequentata per lavoro, grazie alle attività produttive, che consentono di assorbire manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti non rilevanti con i comuni vicini. Tra le manifestazioni periodiche meritano di essere citati: la “Carlevè Busca, Carai, Drunè”, una sfilata di carri allegorici; le feste di San Luigi e della Madonnina, la prima domenica di luglio e agosto; la sagra del toro allo spiedo, accompagnata da una mostra dell’usato e da un congresso sull’alimentazione, a settembre; il mercato biologico, a ottobre. Il mercato settimanale si svolge il venerdì. Il Patrono, San Vitale, si festeggia il 28 aprile.

Località

Attissano, Bicocca, Borgata Lanza, Castelletto Busca, Madonna del Bosco, Morra San Bernardo, Morra San Giovanni, Raffo, San Barnaba, San Chiaffredo, San Giuseppe, San Martino, San Mauro, San Rocco, San Vitale, Sant'Alessio

Attissano, Bicocca, Borgata Lanza, Castelletto Busca, Madonna del Bosco, Morra San Bernardo, Morra San Giovanni, Raffo, San Barnaba, San Chiaffredo, San Giuseppe, San Martino, San Mauro, San Rocco, San Vitale, Sant'Alessio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Busca rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.