Descrizione

Centro di origini medievali, comprendente il territorio alla sinistra del torrente Pescia ed una fascia collinare pedemontana. Solcato dal torrente Cesana, l'insediamento costituisce un comune sparso. Numerose, infatti, le località che lo costituiscono: Borgo a Buggiano, sede del municipio, Buggiano Castello, Colle di Buggiano, Traversagna, Malocchio, Pittini, Santa Maria in Selva, Stignano. La popolazione buggianese è composta in gran parte da persone anziane: l'indice di vecchiaia, infatti, supera quello medio nazionale. La configurazione morfologica del paesaggio è di tipo irregolare: si passa da un'altitudine sul livello del mare minima di m.16, nella zona sud di Traversagna, ad una massima di m.628, a nord-ovest di Malocchio, piccolissimo nucleo abitato a 467 metri sul livello del mare. Alla dominazione fiorentina sulla regione si riferisce senz'altro il giglio rosso rappresentato nello stemma della comunità, sotto cui pascola un bue, rosso anch'esso. E' documentato come nel sec. XV lo stemma avesse come simbolo un toro rampante e come, solo successivamente, fosse stato scelto il bue, mite e andante, forse a richiamare il nome ma molto più probabilmente a simboleggiare la tranquillità goduta sotto il governo di Firenze e il rispetto dei buggianesi verso questa.  

Centro di origini medievali, comprendente il territorio alla sinistra del torrente Pescia ed una fascia collinare pedemontana. Solcato dal torrente Cesana, l'insediamento costituisce un comune sparso. Numerose, infatti, le località che lo costituiscono: Borgo a Buggiano, sede del municipio, Buggiano Castello, Colle di Buggiano, Traversagna, Malocchio, Pittini, Santa Maria in Selva, Stignano. La popolazione buggianese è composta in gran parte da persone anziane: l'indice di vecchiaia, infatti, supera quello medio nazionale. La configurazione morfologica del paesaggio è di tipo irregolare: si passa da un'altitudine sul livello del mare minima di m.16, nella zona sud di Traversagna, ad una massima di m.628, a nord-ovest di Malocchio, piccolissimo nucleo abitato a 467 metri sul livello del mare. Alla dominazione fiorentina sulla regione si riferisce senz'altro il giglio rosso rappresentato nello stemma della comunità, sotto cui pascola un bue, rosso anch'esso. E' documentato come nel sec. XV lo stemma avesse come simbolo un toro rampante e come, solo successivamente, fosse stato scelto il bue, mite e andante, forse a richiamare il nome ma molto più probabilmente a simboleggiare la tranquillità goduta sotto il governo di Firenze e il rispetto dei buggianesi verso questa.  

Storia

La posizione strategica sulle grandi vie di traffico fece sì che Buggiano fosse riconosciuta capoluogo della zona fin dall'alto medioevo. Nel secolo XI risulta essere stata possedimento dei nobili di Maona. Nel 1128 il castello di Buggiano fu conquistato dai lucchesi. In seguito il suo territorio fu attraversato da diverse bande mercenarie che ne saccheggiarono sistematicamente i nuclei abitati. Nel XIV secolo Buggiano, seguendo le sorti degli altri centri della Valdinievole, fu conquistata dai fiorentini, che assicurarono pace e prosperità. L'impronta medioevale si è conservata nell'architettura di Buggiano Castello, con la sua piazzetta della pieve, dominata dal palazzo pretorio, quindi rimaneggiata in epoca rinascimentale, caratterizzata da un'alta torre campanaria. Molte le opere d'arte raccolte al suo interno. Medioevali sono pure la chiesa romanica di San Lorenzo, il cui campanile risale al secolo XI, a colle di Buggiano, e la basilica del SS. Crocifisso, rifatta nel 1771, a Borgo a Buggiano. Notevoli la villa Bellavista, ubicata nella piana di Buggiano, e le porte medioevali del castello di Colle. Nel 1775 la sede comunale si spostò da Buggiano alto al sottostante Borgo a Buggiano.  

La posizione strategica sulle grandi vie di traffico fece sì che Buggiano fosse riconosciuta capoluogo della zona fin dall'alto medioevo. Nel secolo XI risulta essere stata possedimento dei nobili di Maona. Nel 1128 il castello di Buggiano fu conquistato dai lucchesi. In seguito il suo territorio fu attraversato da diverse bande mercenarie che ne saccheggiarono sistematicamente i nuclei abitati. Nel XIV secolo Buggiano, seguendo le sorti degli altri centri della Valdinievole, fu conquistata dai fiorentini, che assicurarono pace e prosperità. L'impronta medioevale si è conservata nell'architettura di Buggiano Castello, con la sua piazzetta della pieve, dominata dal palazzo pretorio, quindi rimaneggiata in epoca rinascimentale, caratterizzata da un'alta torre campanaria. Molte le opere d'arte raccolte al suo interno. Medioevali sono pure la chiesa romanica di San Lorenzo, il cui campanile risale al secolo XI, a colle di Buggiano, e la basilica del SS. Crocifisso, rifatta nel 1771, a Borgo a Buggiano. Notevoli la villa Bellavista, ubicata nella piana di Buggiano, e le porte medioevali del castello di Colle. Nel 1775 la sede comunale si spostò da Buggiano alto al sottostante Borgo a Buggiano.  

Economia

Una delle principali fonti di reddito è costituita dall'attività di macellazione delle carni affiancata dalla produzione di insaccati. A queste si aggiungono la piccola industria tessile, dell'abbigliamento e l'industria meccanica. Irrilevante l'attività turistico-alberghiera. L'espansione edilizia, piuttosto limitata fin dagli anni'30, (cosicché si è conservato integro l'aspetto rurale dei nuclei abitati) si estende nella zona di Borgo a Buggiano. L'altezza delle costruzioni non supera mai i 4-5 piani. La vita che si svolge nel centro è tranquilla ed arricchita dalla presenza della biblioteca comunale, di una sala cinematografica, di una palestra e di un campo sportivo in cui gioca e si allena la P. Buggianese, la squadra di calcio locale, militante nei campionati minori. Il quadro delle strutture viene completato dalla presenza delle scuole dell'obbligo, e da un istituto tecnico-commerciale, dalla scuola di musica "G. Puccini" nonché dal servizio sanitario che si espleta in un pronto intervento ed una sezione dell'Avis. Buggiano ospita anche una sede zonale della confederazione italiana coltivatori.  

Una delle principali fonti di reddito è costituita dall'attività di macellazione delle carni affiancata dalla produzione di insaccati. A queste si aggiungono la piccola industria tessile, dell'abbigliamento e l'industria meccanica. Irrilevante l'attività turistico-alberghiera. L'espansione edilizia, piuttosto limitata fin dagli anni'30, (cosicché si è conservato integro l'aspetto rurale dei nuclei abitati) si estende nella zona di Borgo a Buggiano. L'altezza delle costruzioni non supera mai i 4-5 piani. La vita che si svolge nel centro è tranquilla ed arricchita dalla presenza della biblioteca comunale, di una sala cinematografica, di una palestra e di un campo sportivo in cui gioca e si allena la P. Buggianese, la squadra di calcio locale, militante nei campionati minori. Il quadro delle strutture viene completato dalla presenza delle scuole dell'obbligo, e da un istituto tecnico-commerciale, dalla scuola di musica "G. Puccini" nonché dal servizio sanitario che si espleta in un pronto intervento ed una sezione dell'Avis. Buggiano ospita anche una sede zonale della confederazione italiana coltivatori.  

Relazioni

La configurazione delle relazioni esterne è di tipo centrifugo: sono i buggianesi a spostarsi verso le località contermini per finalità economiche, burocratiche e turistiche. La festa patronale in onore del SS. Crocifisso si celebra il 18 agosto. La notorietà deriva a Buggiano senz'altro dall'aver dato i natali nel 1331 a Coluccio Salutati, umanista, capo della prima cancelleria della repubblica di Firenze, che "amò battere su tutti i motivi connessi con la rivendicazione del senso della vita mondana intesa come impegno civile" (E. Garin), e fu considerato come il massimo sostenitore della forza dell'eloquenza contro l'uso delle armi. La comunità di Buggiano, tuttavia, ricorda forse con maggiore affetto Benito Lorenzi, nato nel 1925, che esordì nella squadra di calcio dell'Inter nel 1946 nel ruolo di centravanti: Lorenzi fu soprannominato "Veleno" per la sua abilità nel superare i portieri avversari e per il suo carattere piuttosto irruento.    

La configurazione delle relazioni esterne è di tipo centrifugo: sono i buggianesi a spostarsi verso le località contermini per finalità economiche, burocratiche e turistiche. La festa patronale in onore del SS. Crocifisso si celebra il 18 agosto. La notorietà deriva a Buggiano senz'altro dall'aver dato i natali nel 1331 a Coluccio Salutati, umanista, capo della prima cancelleria della repubblica di Firenze, che "amò battere su tutti i motivi connessi con la rivendicazione del senso della vita mondana intesa come impegno civile" (E. Garin), e fu considerato come il massimo sostenitore della forza dell'eloquenza contro l'uso delle armi. La comunità di Buggiano, tuttavia, ricorda forse con maggiore affetto Benito Lorenzi, nato nel 1925, che esordì nella squadra di calcio dell'Inter nel 1946 nel ruolo di centravanti: Lorenzi fu soprannominato "Veleno" per la sua abilità nel superare i portieri avversari e per il suo carattere piuttosto irruento.    

Località

Borgo a Buggiano, Buggiano Castello, Colle, Colle di Buggiano, La Pineta, Malocchio, Ponte dei Matti, Selva, Stignano, Tavolaia, Vasone

Borgo a Buggiano, Buggiano Castello, Colle, Colle di Buggiano, La Pineta, Malocchio, Ponte dei Matti, Selva, Stignano, Tavolaia, Vasone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Buggiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.