Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, con un assetto economico in fermento nelle attività industriali e sostenuto da un felice connubio fra un'agricoltura tradizionale e un impulso turistico, che si va progressivamente qualificando di tipo residenziale. La comunità dei brunellesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località di Rosea Palazzo. Il territorio, che si dispiega in un'area collinare solcata dal torrente Arno, presenta una lieve discontinuità nel profilo geometrico, caratterizzato da dolci ondulazioni su cui prosperano silenziosi boschi; la sua altitudine varia da un minimo di 337 metri sul livello del mare ad un massimo di 423 metri. L'amenità del paesaggio fa del luogo un polo di attrazione turistica soprattutto dal Milanese. Il comune è negli ultimi anni interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia improntato ad un armonico inserimento nel tessuto ambientale di qualche attività industriale, piccole abitazioni e molte ville residenziali.  

Comune collinare, di origine medievale, con un assetto economico in fermento nelle attività industriali e sostenuto da un felice connubio fra un'agricoltura tradizionale e un impulso turistico, che si va progressivamente qualificando di tipo residenziale. La comunità dei brunellesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, anche nella località di Rosea Palazzo. Il territorio, che si dispiega in un'area collinare solcata dal torrente Arno, presenta una lieve discontinuità nel profilo geometrico, caratterizzato da dolci ondulazioni su cui prosperano silenziosi boschi; la sua altitudine varia da un minimo di 337 metri sul livello del mare ad un massimo di 423 metri. L'amenità del paesaggio fa del luogo un polo di attrazione turistica soprattutto dal Milanese. Il comune è negli ultimi anni interessato da un forte fenomeno di espansione edilizia improntato ad un armonico inserimento nel tessuto ambientale di qualche attività industriale, piccole abitazioni e molte ville residenziali.  

Storia

Non si hanno notizie rilevanti e non si segnalano episodi importanti nella storia locale, né sono stati rinvenuti resti archeologici che ci consentano una ricostruzione attendibile. Abbiamo certezza solo della sua appartenenza per lunghi anni al feudo di Varese nonché alla famiglia Adda negli anni che vanno dal 1538 al 1650. Si conoscono alcune notizie riguardanti l'esistenza di un convento degli Umiliati, forse dell'ordine della casa della Cavedra di Varese, ubicato sul territorio e abbattuto in un periodo ignoto. Da allora la chiesa fu curata dalla famiglia Bossi, lantico casato che deriverebbe il suo nome forse da "bosch", 'bosco', parola molto diffusa nel dialetto lombardo, o più sicuramente da BOS, 'bove' in latino. Dipendeva amministrativamente dal comune di Azzate dal 1927 al 1956. Di notevole interesse artistico è la chiesa di Santa Maria Annunciata, con soffitto a cassettoni dipinto, che conserva affreschi della scuola lombarda del Quattro-Cinquecento, di attribuzione incerta.  

Non si hanno notizie rilevanti e non si segnalano episodi importanti nella storia locale, né sono stati rinvenuti resti archeologici che ci consentano una ricostruzione attendibile. Abbiamo certezza solo della sua appartenenza per lunghi anni al feudo di Varese nonché alla famiglia Adda negli anni che vanno dal 1538 al 1650. Si conoscono alcune notizie riguardanti l'esistenza di un convento degli Umiliati, forse dell'ordine della casa della Cavedra di Varese, ubicato sul territorio e abbattuto in un periodo ignoto. Da allora la chiesa fu curata dalla famiglia Bossi, lantico casato che deriverebbe il suo nome forse da "bosch", 'bosco', parola molto diffusa nel dialetto lombardo, o più sicuramente da BOS, 'bove' in latino. Dipendeva amministrativamente dal comune di Azzate dal 1927 al 1956. Di notevole interesse artistico è la chiesa di Santa Maria Annunciata, con soffitto a cassettoni dipinto, che conserva affreschi della scuola lombarda del Quattro-Cinquecento, di attribuzione incerta.  

Economia

Il comune offre solo i servizi amministrativi di base e non possiede uno sportello bancario. Attualmente l'equilibrio economico poggia su un sapiente contrappunto di vecchio e nuovo. Quest'ultimo si identifica con uno sviluppo industriale abbastanza efficace, capace di assorbire una percentuale significativa della popolazione attiva residente ed esercita una certa attrazione sulla manodopera dei dintorni, grazie anche alla sua posizione sull'autostrada per Varese. La popolazione è impiegata nelle numerose attività industriali: sono presenti i comparti alimentare, tessile, cartario e della stampa, chimico, per la produzione del vetro e la realizzazione dei suoi prodotti, meccanico, per la fabbricazione di macchine elettriche, di strumenti ottici e strumentazione fotografica, per la realizzazione di giochi e giocattoli e per la produzione di gas. Importante anche lo sviluppo delle imprese edili operanti sul territorio. Le attività tradizionali, come l'allevamento bovino e caprino, e l'agricoltura, per quanto risultino in netto regresso, schiacciate come sono dall'affermazione dell'industria e della nuova mentalità imprenditoriale, hanno un incontrovertibile elemento di forza nella produzione di cereali. Di un certo rilievo anche lo sviluppo turistico: grazie alla vicinanza al lago il comune è considerato luogo di turismo residenziale e meta ideale di soggiorno soprattutto dai milanesi. Questo assetto economico abbastanza positivo non si riflette in un'organizzazione interna altrettanto soddisfacente: scarsa è infatti la dotazione di infrastrutture sociali, è garantita la frequenza della sola scuola materna e l'unica struttura culturale è una biblioteca. La capacità ricettiva è decisamente carente, soprattutto per quanto riguarda il soggiorno dei visitatori. Assente qualsiasi struttura sanitaria, per il servizio farmaceutico bisogna rivolgersi altrove.  

Il comune offre solo i servizi amministrativi di base e non possiede uno sportello bancario. Attualmente l'equilibrio economico poggia su un sapiente contrappunto di vecchio e nuovo. Quest'ultimo si identifica con uno sviluppo industriale abbastanza efficace, capace di assorbire una percentuale significativa della popolazione attiva residente ed esercita una certa attrazione sulla manodopera dei dintorni, grazie anche alla sua posizione sull'autostrada per Varese. La popolazione è impiegata nelle numerose attività industriali: sono presenti i comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, cartario e della stampa, chimico, per la produzione del vetro e la realizzazione dei suoi prodotti, meccanico, per la fabbricazione di macchine elettriche, di strumenti ottici e strumentazione fotografica, per la realizzazione di giochi e giocattoli e per la produzione di gas. Importante anche lo sviluppo delle imprese edili operanti sul territorio. Le attività tradizionali, come l'allevamento bovino e caprino, e l'agricoltura, per quanto risultino in netto regresso, schiacciate come sono dall'affermazione dell'industria e della nuova mentalità imprenditoriale, hanno un incontrovertibile elemento di forza nella produzione di cereali. Di un certo rilievo anche lo sviluppo turistico: grazie alla vicinanza al lago il comune è considerato luogo di turismo residenziale e meta ideale di soggiorno soprattutto dai milanesi. Questo assetto economico abbastanza positivo non si riflette in un'organizzazione interna altrettanto soddisfacente: scarsa è infatti la dotazione di infrastrutture sociali, è garantita la frequenza della sola scuola materna e l'unica struttura culturale è una biblioteca. La capacità ricettiva è decisamente carente, soprattutto per quanto riguarda il soggiorno dei visitatori. Assente qualsiasi struttura sanitaria, per il servizio farmaceutico bisogna rivolgersi altrove.  

Relazioni

Potendo contare su facili comunicazioni e su un indiscutibile patrimonio paesaggistico, il comune ha avuto la possibilità di affermarsi come meta turistica: i suoi boschi rappresentano la cornice ideale per rilassanti passeggiate e la vicinanza al lago di Varese offre numerose possibilità di fruire al meglio di questo luogo. I turisti hanno costruito qui le loro splendide ville per goderle nei fine-settimana e nel periodo estivo. I residenti sono costretti a gravitare verso i comuni vicini per la completa mancanza di scuole dell'obbligo, nonché di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e per l'assenza di numerosi servizi. Il calendario degli eventi speciali e ricorrenti non segnala altro che la festa patronale dedicata all'Annunciazione, che si celebra il 27 marzo.  

Potendo contare su facili comunicazioni e su un indiscutibile patrimonio paesaggistico, il comune ha avuto la possibilità di affermarsi come meta turistica: i suoi boschi rappresentano la cornice ideale per rilassanti passeggiate e la vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODIVARESE'>lago di Varese</a> offre numerose possibilità di fruire al meglio di questo luogo. I turisti hanno costruito qui le loro splendide ville per goderle nei fine-settimana e nel periodo estivo. I residenti sono costretti a gravitare verso i comuni vicini per la completa mancanza di scuole dell'obbligo, nonché di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e per l'assenza di numerosi servizi. Il calendario degli eventi speciali e ricorrenti non segnala altro che la festa patronale dedicata all'Annunciazione, che si celebra il 27 marzo.  

Località

Rosea Palazzo

Rosea Palazzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brunello rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.