Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, che mostra un'economia fondata essenzialmente sull'attività industriale, essendo meno proficue invece le attività agricole. La comunità dei brissaghesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si concentra oltre che nel capoluogo anche in numerose località, quali: Piano, Roggiano, Educandato Agricolo (scarsamente abitato), Mirandola, Motto Inferiore, Motto Superiore e Novello. Il territorio comunale, dall'aspro profilo geometrico tipicamente montano, varia da un'altitudine minima di 218 metri, in prossimità della località Piano, ad un'altitudine massima di 1.166 metri. Accanto al centro storico, peraltro molto caratteristico per le piccole strade che dividono le tipiche case raccolte in maniera compatta attorno alla chiesa, che rappresenta il cuore dell'abitato, si sono costruite nuove abitazioni, frutto dello sviluppo edilizio che attualmente interessa il comune. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo argenteo, un castello munito di due torri laterali, accoltellato da un albero sradicato ed accostato da due cani levrieri controrampanti.  

Comune di montagna, di origine medievale, che mostra un'economia fondata essenzialmente sull'attività industriale, essendo meno proficue invece le attività agricole. La comunità dei brissaghesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, si concentra oltre che nel capoluogo anche in numerose località, quali: Piano, Roggiano, Educandato Agricolo (scarsamente abitato), Mirandola, Motto Inferiore, Motto Superiore e Novello. Il territorio comunale, dall'aspro profilo geometrico tipicamente montano, varia da un'altitudine minima di 218 metri, in prossimità della località Piano, ad un'altitudine massima di 1.166 metri. Accanto al centro storico, peraltro molto caratteristico per le piccole strade che dividono le tipiche case raccolte in maniera compatta attorno alla chiesa, che rappresenta il cuore dell'abitato, si sono costruite nuove abitazioni, frutto dello sviluppo edilizio che attualmente interessa il comune. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura, su sfondo argenteo, un castello munito di due torri laterali, accoltellato da un albero sradicato ed accostato da due cani levrieri controrampanti.  

Storia

Non vi sono informazioni certe riguardanti la sua storia in età antica ma riusciamo a ricostruire notizie più o meno documentate soltanto dal periodo medievale, epoca in cui seguì le sorti della Valtravaglia: appartenne ai Visconti fino al '400, fu poi feudo della famiglia Rusca in lotta con quella dei Pusterla per il possesso di questo piccolo feudo, infine fu proprietà dei Moriggia. La sua storia civile non è molto dissimile da quella degli altri centri della zona: visse l'atmosfera del borgo feudale con il signorotto locale e la mezzadria. Gli abitanti erano costretti a pagare decime e tributi sia attraverso i ministri del culto, sia attraverso laici a ciò incaricati. La famiglia Morliani fu tra i feudatari locali e a testimonianza della sua presenza vi sono pochi resti del castello, ruderi che si possono ancora osservare nella località di Roggiano. L'insediamento in epoca medievale è altresì dimostrato dai resti di una torre risalente ai secoli XI o XII, in località Mesenzana. Nulla si conosce per quel che riguarda l'etimologia del nome. Conquistò l'autonomia comunale intorno alla metà del Novecento, in quanto precedentemente dipendeva dal comune di Mesenzana. Di un certo valore artistico è la chiesa, eretta forse nel XVI o XVII secolo e rimaneggiata ampiamente anche in tempi recenti. Il campanile ha conservato la struttura originaria ed è sicuramente la parte dell'edificio più autentica e interessante. Fra gli affreschi interni è da notare un pregevole "martirio di S. Sebastiano" risalente all'epoca di costruzione. La chiesa di S. Michele conserva l'originaria struttura romanica, ad una sola navata. Fu rielaborata in stile barocco la parrocchiale di S. Giorgio, dove tuttavia sono visibili affreschi del XVI secolo.  

Non vi sono informazioni certe riguardanti la sua storia in età antica ma riusciamo a ricostruire notizie più o meno documentate soltanto dal periodo medievale, epoca in cui seguì le sorti della Valtravaglia: appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> fino al '400, fu poi feudo della famiglia Rusca in lotta con quella dei Pusterla per il possesso di questo piccolo feudo, infine fu proprietà dei Moriggia. La sua storia civile non è molto dissimile da quella degli altri centri della zona: visse l'atmosfera del borgo feudale con il signorotto locale e la mezzadria. Gli abitanti erano costretti a pagare decime e tributi sia attraverso i ministri del culto, sia attraverso laici a ciò incaricati. La famiglia Morliani fu tra i feudatari locali e a testimonianza della sua presenza vi sono pochi resti del castello, ruderi che si possono ancora osservare nella località di Roggiano. L'insediamento in epoca medievale è altresì dimostrato dai resti di una torre risalente ai secoli XI o XII, in località Mesenzana. Nulla si conosce per quel che riguarda l'etimologia del nome. Conquistò l'autonomia comunale intorno alla metà del Novecento, in quanto precedentemente dipendeva dal comune di Mesenzana. Di un certo valore artistico è la chiesa, eretta forse nel XVI o XVII secolo e rimaneggiata ampiamente anche in tempi recenti. Il campanile ha conservato la struttura originaria ed è sicuramente la parte dell'edificio più autentica e interessante. Fra gli affreschi interni è da notare un pregevole "martirio di S. Sebastiano" risalente all'epoca di costruzione. La chiesa di S. Michele conserva l'originaria struttura romanica, ad una sola navata. Fu rielaborata in stile barocco la parrocchiale di S. Giorgio, dove tuttavia sono visibili affreschi del XVI secolo.  

Economia

L'apparato burocratico offre esclusivamente i servizi municipali e postali. Attualmente l'attività industriale è la vera artefice di un radicale mutamento di ritmi di vita, nel passaggio da un'economia di tipo agricolo a quella di tipo industriale e turistico, che rappresenta fonte di significativo valore di reddito. L'agricoltura è infatti in posizione nettamente secondaria, mentre, per la vitalità del suo tessuto, l'industria, che si segnala nei comparti metallurgico, meccanico, per la produzione di articoli in plastica e nell'edilizia, risulta essere il settore trainante dell'economia. Il quadro economico sufficientemente positivo si riflette in una soddisfacente organizzazione interna del comune, soprattutto a livello di istruzione: oltre che delle scuole dell'obbligo, infatti, esso dispone anche di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'organizzazione del tempo libero è da segnalare la presenza della Pro Loco, mentre sono del tutto assenti significativi punti di incontro o d'aggiornamento culturale nonché centri di ricreazione in genere o impianti sportivi per il tempo libero. Poco rilevanti le strutture ricettive. Assente qualsiasi forma di struttura sanitaria o di pronto intervento, non è garantito nemmeno il servizio farmaceutico.  

L'apparato burocratico offre esclusivamente i servizi municipali e postali. Attualmente l'attività industriale è la vera artefice di un radicale mutamento di ritmi di vita, nel passaggio da un'economia di tipo agricolo a quella di tipo industriale e turistico, che rappresenta fonte di significativo valore di reddito. L'agricoltura è infatti in posizione nettamente secondaria, mentre, per la vitalità del suo tessuto, l'industria, che si segnala nei comparti metallurgico, meccanico, per la produzione di articoli in plastica e nell'edilizia, risulta essere il settore trainante dell'economia. Il quadro economico sufficientemente positivo si riflette in una soddisfacente organizzazione interna del comune, soprattutto a livello di istruzione: oltre che delle scuole dell'obbligo, infatti, esso dispone anche di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Per l'organizzazione del tempo libero è da segnalare la presenza della Pro Loco, mentre sono del tutto assenti significativi punti di incontro o d'aggiornamento culturale nonché centri di ricreazione in genere o impianti sportivi per il tempo libero. Poco rilevanti le strutture ricettive. Assente qualsiasi forma di struttura sanitaria o di pronto intervento, non è garantito nemmeno il servizio farmaceutico.  

Relazioni

La vicinanza al confine svizzero alimenta un rilevante traffico con le località oltre frontiera, soprattutto per esigenze lavorative. Particolarmente intensa è la spinta verso i comuni vicini, a causa dell'assenza di alcuni servizi e strutture di base, mentre la presenza di scuole anche di grado più elevato rende il comune punto di riferimento per il completamento del corso di studi. L'attività turistica, legata esclusivamente alla stagione estiva, è ancora poco rilevante. Non si segnalano eventi o ricorrenze speciali, ad esclusione della festa patronale in onore di S. Giorgio, che si celebra il 23 aprile.  

La vicinanza al confine svizzero alimenta un rilevante traffico con le località oltre frontiera, soprattutto per esigenze lavorative. Particolarmente intensa è la spinta verso i comuni vicini, a causa dell'assenza di alcuni servizi e strutture di base, mentre la presenza di scuole anche di grado più elevato rende il comune punto di riferimento per il completamento del corso di studi. L'attività turistica, legata esclusivamente alla stagione estiva, è ancora poco rilevante. Non si segnalano eventi o ricorrenze speciali, ad esclusione della festa patronale in onore di S. Giorgio, che si celebra il 23 aprile.  

Località

Educandato Agricolo, Mirandola, Motto Inferiore, Motto Superiore, Novello, Piano, Roggiano

Educandato Agricolo, Mirandola, Motto Inferiore, Motto Superiore, Novello, Piano, Roggiano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brissago-Valtravaglia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.