Descrizione

Comune di collina, di origini antiche, la cui economia, oltre che sulle tradizionali attività agricole, si basa sull'industria e sull'artigianato. La comunità dei brennesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Olgelasca e Pozzolo Inferiore. Il territorio mostra un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: si passa da un'altitudine minima di 287 metri a una massima di 373 metri. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre d'argento merlata alla ghibellina (accostata su un lato da una pianta di grano e sull'altro da una pianta di mais) e sormontata da quattro corone d'oro.

Comune di collina, di origini antiche, la cui economia, oltre che sulle tradizionali attività agricole, si basa sull'industria e sull'artigianato. La comunità dei brennesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, si distribuisce tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località di Olgelasca e Pozzolo Inferiore. Il territorio mostra un profilo geometrico abbastanza regolare, con variazioni altimetriche appena accennate: si passa da un'altitudine minima di 287 metri a una massima di 373 metri. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spicca una torre d'argento merlata alla ghibellina (accostata su un lato da una pianta di grano e sull'altro da una pianta di mais) e sormontata da quattro corone d'oro.

Storia

Le origini dell'abitato risalgono al tempo dell'occupazione da parte dei celti dei territori della Brianza, come sembra confermare anche l'etimologia del toponimo: la radice "bren", da cui è composto, è infatti di chiara matrice celtica. I ritrovamenti, a Olgelasca, di alcune tombe del I secolo a.C., sono la testimonianza della presenza nella zona di un insediamento romano. Anche Pozzolo vanta una storia antica: nel 493 d.C. fu eretta a "corte reale" da papa Gelasio, restando sede della parrocchia fino alla seconda metà del XVI secolo, quando il ruolo di parrocchiale fu assunto dalla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, situata nella località di Castello, che allora costituiva il centro del comune. Nel Medioevo, dopo aver fatto parte del contado della Martesana, fu assegnata dapprima alla famiglia Fossati e più tardi a Francesco Pietrasanta. Annessa al feudo di Mariano Comense, sul finire del Cinquecento fu possesso dei Giussani e dei Miliani, cui subentrarono i Crivelli. Nel Settecento registrò una notevole crescita demografica, con conseguente espansione urbanistica. Nella secon da metà del XIX secolo entrò a far parte del territorio comunale anche Olgelasca, che fino ad allora era stata sotto l'influenza della prepositurale di Mariano Comense. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la parrocchiale, costruita, in stile barocco, nella seconda metà dell'Ottocento, e, a Olgelasca, la piccola chiesa dedicata a Sant'Adriano, risalente all'undicesimo secolo.

Le origini dell'abitato risalgono al tempo dell'occupazione da parte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a> dei territori della Brianza, come sembra confermare anche l'etimologia del toponimo: la radice "bren", da cui è composto, è infatti di chiara matrice celtica. I ritrovamenti, a Olgelasca, di alcune tombe del I secolo a.C., sono la testimonianza della presenza nella zona di un insediamento romano. Anche Pozzolo vanta una storia antica: nel 493 d.C. fu eretta a "corte reale" da papa Gelasio, restando sede della parrocchia fino alla seconda metà del XVI secolo, quando il ruolo di parrocchiale fu assunto dalla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, situata nella località di Castello, che allora costituiva il centro del comune. Nel Medioevo, dopo aver fatto parte del contado della Martesana, fu assegnata dapprima alla famiglia Fossati e più tardi a Francesco Pietrasanta. Annessa al feudo di Mariano Comense, sul finire del Cinquecento fu possesso dei Giussani e dei Miliani, cui subentrarono i Crivelli. Nel Settecento registrò una notevole crescita demografica, con conseguente espansione urbanistica. Nella secon da metà del XIX secolo entrò a far parte del territorio comunale anche Olgelasca, che fino ad allora era stata sotto l'influenza della prepositurale di Mariano Comense. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la parrocchiale, costruita, in stile barocco, nella seconda metà dell'Ottocento, e, a Olgelasca, la piccola chiesa dedicata a Sant'Adriano, risalente all'undicesimo secolo.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, di coltivazioni di mais e frumento. Le principali fonti di reddito sono attualmente costituite dalle attività industriali e artigianali, tra le quali va segnalata la produzione di mobili, cui si dedica la maggior parte della forza lavoro locale; non mancano aziende che operano nei comparti edile e tessile. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'attività di consulenza informatica. L'assenza di uno sportello bancario non permette l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione primaria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, di coltivazioni di mais e frumento. Le principali fonti di reddito sono attualmente costituite dalle attività industriali e artigianali, tra le quali va segnalata la produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, cui si dedica la maggior parte della forza lavoro locale; non mancano aziende che operano nei comparti edile e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, che comprendono l'attività di consulenza informatica. L'assenza di uno sportello bancario non permette l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non si registra la presenza di particolari strutture sociali, quali asili nido e case di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione primaria; si può usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e visitare il Parco naturale della Brughiera, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle fabbriche di mobili, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano fiere o altre particolari manifestazioni folcloristiche, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Gaetano, si celebra il 7 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere di una suggestiva cornice paesaggistica e visitare il Parco naturale della Brughiera, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono alquanto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Non si segnalano fiere o altre particolari manifestazioni folcloristiche, che potrebbero animare la comunità, richiamando visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Gaetano, si celebra il 7 agosto.

Località

Olgelasca, Pozzolo Inferiore

Olgelasca, Pozzolo Inferiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brenna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.