Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, il cui tessuto produttivo fa registrare un modesto sviluppo industriale, accanto alla prevalente attività agricola. I borghettini, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, abitano il capoluogo comunale e le località Casoni, Fornaci, Pantiara e Vigarolo. Il territorio comunale, lambito dal fiume Lambro e solcato dal torrente Sillaro, ha un profilo geometrico assai regolare, con variazioni altimetriche impercettibili. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo di foggia sannitica suddiviso in due campi da una fascia d'oro con le lettere P A B (iniziali di Pier Antonio da Borghetto, accademico vissuto verso la metà del Settecento). Il campo superiore, di azzurro, riproduce un prato verde da cui si innalza un manipolo di spighe d'oro attraversate da una fascia d'argento su cui spicca, in maiuscolo, la parola HUMILITAS e sormontate da due stelle anch'esse d'argento. Nel campo inferiore, d'argento, spicca un castello rosso da cui si innalza un'insegna d'oro con una ruota rossa.

Centro di pianura, di origine medievale, il cui tessuto produttivo fa registrare un modesto sviluppo industriale, accanto alla prevalente attività agricola. I borghettini, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, abitano il capoluogo comunale e le località Casoni, Fornaci, Pantiara e Vigarolo. Il territorio comunale, lambito dal fiume Lambro e solcato dal torrente Sillaro, ha un profilo geometrico assai regolare, con variazioni altimetriche impercettibili. L'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, è uno scudo di foggia sannitica suddiviso in due campi da una fascia d'oro con le lettere P A B (iniziali di Pier Antonio da Borghetto, accademico vissuto verso la metà del Settecento). Il campo superiore, di azzurro, riproduce un prato verde da cui si innalza un manipolo di spighe d'oro attraversate da una fascia d'argento su cui spicca, in maiuscolo, la parola HUMILITAS e sormontate da due stelle anch'esse d'argento. Nel campo inferiore, d'argento, spicca un castello rosso da cui si innalza un'insegna d'oro con una ruota rossa.

Storia

Libero comune fin dal Seicento, deriva dalla fusione di due nuclei: Borghetto e Fossadolto (o Fossato Alto), entrambi appartenuti nell'undicesimo secolo al Capitolo milanese, che li aveva ricevuti in eredità dall'arcivescovo di Milano, Ariberto d'Intimiano. Il primo dei due borghi aveva possedimenti che Bernabò Visconti donò intorno alla metà del Trecento agli ospedali milanesi; alla fine del Settecento vi sostò l'esercito napoleonico alla vigilia della battaglia di Lodi e durante il Risorgimento vi fecero tappa i soldati del duca di Savoia ed in seguito re Vittorio Emanuele II. Le notizie storiche su Fossadolto sono più consistenti: si sa che nel XII secolo fu infeudata ai Rho e ai Maineri; di parte guelfa, fu aspramente contesa fra i Torriani e i Visconti nei secoli XIII e XIV. Nel Quattrocento, per volontà degli Sforza, i Rho acquisirono i diritti feudali sull'intero territorio ma ne furono spogliati alla fine del XVII secolo, quando i beni passarono ai Bertoglio. Il patrimonio storico-artistico è costituito da interessanti esempi di architettura sacra e civile: fra questi spicca il palazzo Rho, sede del municipio, che risale al Quattrocento; di epoca incerta è invece la parrocchiale di S. Bartolomeo. Villa Belgioioso è una costruzione seicentesca realizzata sulle rovine di un edificio del XV secolo. Profondamente modificata, rispetto all'originale architettura settecentesca, è anche la villa Ghisalberti-Nocca, in località Vigarolo.

Libero comune fin dal Seicento, deriva dalla fusione di due nuclei: Borghetto e Fossadolto (o Fossato Alto), entrambi appartenuti nell'undicesimo secolo al Capitolo milanese, che li aveva ricevuti in eredità dall'arcivescovo di Milano, Ariberto d'Intimiano. Il primo dei due borghi aveva possedimenti che Bernabò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> donò intorno alla metà del Trecento agli ospedali milanesi; alla fine del Settecento vi sostò l'esercito napoleonico alla vigilia della battaglia di Lodi e durante il Risorgimento vi fecero tappa i soldati del duca di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a> ed in seguito re Vittorio Emanuele II. Le notizie storiche su Fossadolto sono più consistenti: si sa che nel XII secolo fu infeudata ai Rho e ai Maineri; di parte guelfa, fu aspramente contesa fra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> nei secoli XIII e XIV. Nel Quattrocento, per volontà degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, i Rho acquisirono i diritti feudali sull'intero territorio ma ne furono spogliati alla fine del XVII secolo, quando i beni passarono ai Bertoglio. Il patrimonio storico-artistico è costituito da interessanti esempi di architettura sacra e civile: fra questi spicca il palazzo Rho, sede del municipio, che risale al Quattrocento; di epoca incerta è invece la parrocchiale di S. Bartolomeo. Villa Belgioioso è una costruzione seicentesca realizzata sulle rovine di un edificio del XV secolo. Profondamente modificata, rispetto all'originale architettura settecentesca, è anche la villa Ghisalberti-Nocca, in località Vigarolo.

Economia

Oltre ai consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi postali e municipali, il comune ospita una stazione dei carabinieri. L'agricoltura garantisce le produzioni di cereali, foraggi, ortaggi ed uva; assai sviluppata è anche la zootecnia, che conta allevamenti bovini e suini. Il settore secondario si è affermato nei comparti alimentare (anche grazie alla produzione lattiero-casearia) e metallurgico; vi sono inoltre piccole imprese impegnate nella lavorazione del legno, nell'edilizia, nell'editoria, nella stampa e nella produzione di apparecchiature elettriche. Nel terziario, accanto alla rete commerciale di normali dimensioni, figura il servizio bancario. Privo di servizi pubblici particolarmente significativi, il comune dispone di una casa di riposo. Nelle scuole locali si frequentano, oltre alle classi dell'obbligo, l'istituto professionale agrario; l'offerta di strutture culturali si limita alla biblioteca. Le strutture ricettive sono sufficienti a garantire la ristorazione; la presenza di un aeroclub costituisce una particolarità nel panorama delle attività sportive e per il tempo libero. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Oltre ai consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi postali e municipali, il comune ospita una stazione dei carabinieri. L'agricoltura garantisce le produzioni di cereali, foraggi, ortaggi ed uva; assai sviluppata è anche la zootecnia, che conta allevamenti bovini e suini. Il settore secondario si è affermato nei comparti alimentare (anche grazie alla produzione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a>) e metallurgico; vi sono inoltre piccole imprese impegnate nella lavorazione del legno, nell'edilizia, nell'editoria, nella stampa e nella produzione di apparecchiature elettriche. Nel terziario, accanto alla rete commerciale di normali dimensioni, figura il servizio bancario. Privo di servizi pubblici particolarmente significativi, il comune dispone di una casa di riposo. Nelle scuole locali si frequentano, oltre alle classi dell'obbligo, l'istituto professionale agrario; l'offerta di strutture culturali si limita alla biblioteca. Le strutture ricettive sono sufficienti a garantire la ristorazione; la presenza di un aeroclub costituisce una particolarità nel panorama delle attività sportive e per il tempo libero. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Vive una condizione di dipendenza dai centri vicini soprattutto per il lavoro e per l'istruzione secondaria di secondo grado; ai comuni limitrofi ci si rivolge anche per accedere ai servizi sanitari e per fruire di una più ricca offerta commerciale. Tale linea di tendenza si ribalta, facendosi centripeta, in occasione della Fiera provinciale di artigianato, agricoltura, industria e zootecnia, appuntamento tradizionale nel panorama degli eventi ricorrenti: la prima edizione della manifestazione, infatti, ha avuto luogo oltre due secoli fa. Il Patrono, S. Bartolomeo, viene festeggiato la domenica successiva al 24 agosto.

Vive una condizione di dipendenza dai centri vicini soprattutto per il lavoro e per l'istruzione secondaria di secondo grado; ai comuni limitrofi ci si rivolge anche per accedere ai servizi sanitari e per fruire di una più ricca offerta commerciale. Tale linea di tendenza si ribalta, facendosi centripeta, in occasione della Fiera provinciale di artigianato, agricoltura, industria e zootecnia, appuntamento tradizionale nel panorama degli eventi ricorrenti: la prima edizione della manifestazione, infatti, ha avuto luogo oltre due secoli fa. Il Patrono, S. Bartolomeo, viene festeggiato la domenica successiva al 24 agosto.

Località

Barazzina, Barbavara, Ca' De Lunghi, Ca' Tavazzi, Casoni, Fornaci, Monteguzzo, Ognissanti, Panigada, Pantiara, Prevede, Propio, Regona, Sant'Antonio, Viganone, Vigarolo

Barazzina, Barbavara, Ca' De Lunghi, Ca' Tavazzi, Casoni, Fornaci, Monteguzzo, Ognissanti, Panigada, Pantiara, Prevede, Propio, Regona, Sant'Antonio, Viganone, Vigarolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Borghetto Lodigiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.