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Descrizione

Comune di montagna, di probabili origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato una modesta presenza industriale. I borghettini, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Leverone, Villa Gavenola, Casale, Cascina, Gazzo-Vigna, Lerici, Menegù, Montecalvo, Quartarole, Ubaga Costa, Ubaghetta Costa e Villa. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.495 metri di quota. L'abitato, dall’andamento plano-altimetrico vario, fa registrare segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di una banda ondata azzurra accostata da sei stelle a sei raggi, male ordinate, anch’esse azzurre. Lo sfondo è argentato.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della fine del XV secolo, deriva il toponimo dal diminutivo in -etto del latino BURGUS, ‘borgo’, che in Liguria designa gli insediamenti non fortificati, sorti, nel Medioevo, fuori dalle mura di un castello; la specificazione “d’Arroscia” si riferisce chiaramente all’ubicazione dell’abitato nell’omonima valle. La sua storia, nella quale mancano avvenimenti di grande rilevanza, non si discosta da quella dei territori circostanti, a lungo travagliati dalle lotte tra le fazioni facenti capo alle più potenti famiglie della zona. Rimase per secoli assoggettata al dominio della repubblica marinara di Genova che, ottenuta la vittoria sulla flotta pisana alla Meloria, sul finire del Duecento, estese la sua autorità su buona parte della regione. Posta alle dipendenze del contado di Montegrosso Pian Latte, inserito nel principato di Oneglia, col declino di Genova si aprì all’occupazione napoleonica, venendo annessa al regno dei Savoia col congresso di Vienna, del 1815. Il patrimonio storico-architettonico annovera alcuni edifici di culto, tra cui spiccano: la parrocchiale di San Marco Evangelista; la chiesa di Gazzo, dedicata a San Bernardino da Siena, e quella di San Bernardo Abbate, a Leverone. Interessante è anche il ponte medievale sul torrente Arroscia.

Economia

Viste le piccole dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio e, non essendovi una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, foraggi, uve, olive e frutta, è integrata dall’allevamento di bovini e ovini. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile e metallurgico. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete commerciale è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della popolazione. Non si registrano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, gustando i semplici ma genuini prodotti locali e godendo della tranquillità del luogo e della suggestiva cornice paesaggistica. È poco frequentata pure per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le vicine aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono rilevanti; a essi gli abitanti si rivolgono anche per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili localmente. La festa del Patrono, San Marco, viene celebrata il 25 aprile.

Località

Casale, Cascina, Costa, Gavenola, Gazzo, Lerici, Leverone, Menegù, Montebello, Montecalvo, Quartarole, Ubaghetta, Vigna, Villa, Villa Gavenola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Borghetto d'Arroscia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 456
  • Lat 44° 3' 27,9'' 44.05752500
  • Long 7° 58' 50,35'' 7.98065278
  • CAP 18020
  • Prefisso 0183
  • Codice ISTAT 008009
  • Codice Catasto A993
  • Altitudine slm 155 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno
    D/1483
  • Superficie 25.54 Km2
  • Densità 17,85 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 08:06
  • Tramonto 16:53
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