Descrizione

Centro collinare, di origine preistorica, la cui economia si basa sull’attività agricola e sulla produzione industriale. La maggior parte dei bonorvesi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in località Santa Barbara e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 314 a un massimo di 791 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa lungo un pendio ripido che ha, alle sue spalle, l’altopiano di Campeda e, ai suoi piedi, la piana di Santa Lucia comprensiva di una sorgente di acqua minerale. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo, azzurro, spicca un fascio di spighe d’oro; la seconda e terza sezione sono smaltate di verde; nel quarto riquadro figura un leone d’argento su sfondo azzurro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Centro collinare, di origine preistorica, la cui economia si basa sull’attività agricola e sulla produzione industriale. La maggior parte dei bonorvesi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in località Santa Barbara e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 314 a un massimo di 791 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si sviluppa lungo un pendio ripido che ha, alle sue spalle, l’altopiano di Campeda e, ai suoi piedi, la piana di Santa Lucia comprensiva di una sorgente di acqua minerale. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo, azzurro, spicca un fascio di spighe d’oro; la seconda e terza sezione sono smaltate di verde; nel quarto riquadro figura un leone d’argento su sfondo azzurro. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

La sua denominazione, attestata dal 1346, presenta un’etimologia incerta. Secondo alcuni studiosi essa contiene il latino URBS, URBIS ‘città’, preceduto dall’aggettivo BONA; secondo altri, invece, essa deriva dallo strato linguistico protosardo. Abitata sin dall’età preistorica, divenne un importante centro durante il periodo della civiltà neolitica. Fu colonizzata dai romani e, in piena epoca medievale, appartenne alla curatoria di Costival. Nel 1255 venne conquistata dalla signoria dei Doria che, nel 1347, vi sconfisse gli aragonesi capeggiati da Guglielmo di Cervellon. Tre secoli più tardi gli spagnoli riuscirono a entrare in possesso del borgo che, nel 1630, venne nominato contea. Presto il suo governo passò nelle mani di altre signorie, tra cui quelle dei Villarios e degli Amat-Sanjust. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: i resti archeologici di recinti megalitici; le tombe ipogeiche risalenti al 2000 a.C.; le domus de janas del Riu Mulinu e gli splendidi nuraghi; i ruderi di costruzioni romane; i resti della chiesa romanica di San Lorenzo e di quella dedicata a Santa Lucia; la parrocchiale di Santa Maria Bambina, in stile gotico-aragonese, dalla facciata a capanna e dal caratteristico campanile quadrato in basso e poligonale in alto.

La sua denominazione, attestata dal 1346, presenta un’etimologia incerta. Secondo alcuni studiosi essa contiene il latino URBS, URBIS ‘città’, preceduto dall’aggettivo BONA; secondo altri, invece, essa deriva dallo strato linguistico protosardo. Abitata sin dall’età preistorica, divenne un importante centro durante il periodo della civiltà <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICA'>neolitica</a>. Fu colonizzata dai romani e, in piena epoca medievale, appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Costival. Nel 1255 venne conquistata dalla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> che, nel 1347, vi sconfisse gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a> capeggiati da Guglielmo di Cervellon. Tre secoli più tardi gli spagnoli riuscirono a entrare in possesso del borgo che, nel 1630, venne nominato contea. Presto il suo governo passò nelle mani di altre signorie, tra cui quelle dei Villarios e degli Amat-Sanjust. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico figurano: i resti archeologici di recinti megalitici; le tombe ipogeiche risalenti al 2000 a.C.; le <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> del Riu Mulinu e gli splendidi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>; i ruderi di costruzioni romane; i resti della chiesa romanica di San Lorenzo e di quella dedicata a Santa Lucia; la parrocchiale di Santa Maria Bambina, in stile gotico-aragonese, dalla facciata a capanna e dal caratteristico campanile quadrato in basso e poligonale in alto.

Economia

È sede della Comunità montana, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura conserva tuttora un ruolo importante; si coltivano: cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. È praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, lattiero-caseario, calzaturiero, della plastica, del vetro, dei laterizi, metallurgico, elettronico, dei mobili, edile ed elettrico. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; quelle scolastiche assicurano oltre la frequenza delle classi dell’obbligo, anche quella degli istituti professionale agrario, tecnico commerciale e del liceo scientifico. È presente, per l’arricchimento culturale, la biblioteca comunale “Angelo Dettori”. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede della Comunità montana, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura conserva tuttora un ruolo importante; si coltivano: cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. È praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria, di discrete dimensioni, è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, lattiero-caseario, calzaturiero, della plastica, del vetro, dei laterizi, metallurgico, elettronico, dei mobili, edile ed elettrico. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo; quelle scolastiche assicurano oltre la frequenza delle classi dell’obbligo, anche quella degli istituti professionale agrario, tecnico commerciale e del liceo scientifico. È presente, per l’arricchimento culturale, la biblioteca comunale “Angelo Dettori”. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Le bellezze naturalistiche che la circondano e la caratterizzano, tra cui l’altopiano della Campeda su cui, di tanto in tanto, affiorano spuntoni di lava, e le numerosissime tracce di civiltà preistorica, sono motivi di forte afflusso escursionistico. Nei suoi dintorni, infatti, diverse sono le attrazioni per i visitatori; tra tutte occupano un posto di rilievo le grotte di Sant’Andrea Priu. Gli eventi che si tengono consuetamente ogni anno sono di carattere prettamente religioso; i santi che vengono onorati sono: Santa Giulia, la penultima domenica di maggio; Santa Lucia, il primo maggio; Santa Vittoria, il 15 maggio; San Leonardo, il lunedì successivo alla Pentecoste; San Giovanni Battista, il 24 giugno; la Madonna degli Angeli, la prima domenica di agosto; Santa Barbara, la prima domenica di settembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre. Ha dato i natali al poeta dialettale Paolo Mossa, assassinato nel 1892 da due banditi.

Le bellezze naturalistiche che la circondano e la caratterizzano, tra cui l’altopiano della Campeda su cui, di tanto in tanto, affiorano spuntoni di lava, e le numerosissime tracce di civiltà preistorica, sono motivi di forte afflusso escursionistico. Nei suoi dintorni, infatti, diverse sono le attrazioni per i visitatori; tra tutte occupano un posto di rilievo le grotte di Sant’Andrea Priu. Gli eventi che si tengono consuetamente ogni anno sono di carattere prettamente religioso; i santi che vengono onorati sono: Santa Giulia, la penultima domenica di maggio; Santa Lucia, il primo maggio; Santa Vittoria, il 15 maggio; San Leonardo, il lunedì successivo alla Pentecoste; San Giovanni Battista, il 24 giugno; la Madonna degli Angeli, la prima domenica di agosto; Santa Barbara, la prima domenica di settembre. La festa patronale, in onore della Natività di Maria Vergine, si celebra l’8 settembre. Ha dato i natali al poeta dialettale Paolo Mossa, assassinato nel 1892 da due banditi.

Località

Rebeccu, Santa Barbara

Rebeccu, Santa Barbara

Fondi europei 2021-2027

Comune di Bonorva in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.