Descrizione

Comune popolato fin da epoche remote e ubicato in un'area collinare; depositario di arcaiche tecniche artigianali per la produzione di corde armoniche e di punti di sutura da budella ovine essiccate, va perdendo la sua impronta rurale di pari passo con lo sviluppo delle attività industriali. La dispersione della comunità, abbastanza "vecchia" e in netto calo demografico, è limitata: solo una piccola percentuale dei bolognanesi, infatti, risiede in case sparse e negli aggregati elementari di Fara e di Santa Maria del Monte mentre la maggior parte si divide fra Musellaro, Piano d'Orta e il capoluogo comunale. Il profilo geometrico del territorio comunale ha uno sviluppo abbastanza regolare; il paesaggio è suggestivo: percorrendo il sentiero che costeggia la valle del fiume Orta si è investiti dalla nube impalpabile di spruzzi che si leva dalla cascata della Cisterna, ci si imbatte in caverne dal nome evocativo -Grotta Oscura e Grotta dei Piccioni- e si scorgono ad ogni pié sospinto rupi incise da cave di pietra screziata simile al marmo.

Comune popolato fin da epoche remote e ubicato in un'area collinare; depositario di arcaiche tecniche artigianali per la produzione di corde armoniche e di punti di sutura da budella ovine essiccate, va perdendo la sua impronta rurale di pari passo con lo sviluppo delle attività industriali. La dispersione della comunità, abbastanza "vecchia" e in netto calo demografico, è limitata: solo una piccola percentuale dei bolognanesi, infatti, risiede in case sparse e negli aggregati elementari di Fara e di Santa Maria del Monte mentre la maggior parte si divide fra Musellaro, Piano d'Orta e il capoluogo comunale. Il profilo geometrico del territorio comunale ha uno sviluppo abbastanza regolare; il paesaggio è suggestivo: percorrendo il sentiero che costeggia la valle del fiume Orta si è investiti dalla nube impalpabile di spruzzi che si leva dalla cascata della Cisterna, ci si imbatte in caverne dal nome evocativo -Grotta Oscura e Grotta dei Piccioni- e si scorgono ad ogni pié sospinto rupi incise da cave di pietra screziata simile al marmo.

Storia

Una leggenda dal colorito fiabesco narra di un'epoca imprecisata in cui le grotte del posto sarebbero state popolate da fate, streghe, eremiti e briganti. Nella realtà dei fatti la Grotta dei Piccioni risulta aver ospitato un insediamento neolitico carico di fascino e di mistero e il territorio comunale fu popolato in epoca preromana dalla tribù dei marrucini. L'esistenza del borgo, che vanta origini romane, è documentata dall'XI secolo; munito di castello, esso appartenne a lungo ai domini temporali dell'abbazia di S. Clemente a Casauria, di cui condivise la parabola storica. In seguito conobbe la signoria dei Caracciolo, dei Branconi, dei Nodari e dei Durini. Un efficace restauro ha restituito parte dello splendore originario alla chiesa di Santa Maria Entroterra, che custodisce numerose testimonianze medievali e si fregia di un portale del XVI secolo; la sua elegante struttura è incorniciata dall'architettura gentilizia del centro storico, che racchiude, fra l'altro, il palazzo dei baroni Durini e la parrocchiale di Sant'Antonio, di forme rinascimentali. In località Musellaro sopravvivono i resti di un castello.

Una leggenda dal colorito fiabesco narra di un'epoca imprecisata in cui le grotte del posto sarebbero state popolate da fate, streghe, eremiti e briganti. Nella realtà dei fatti la Grotta dei Piccioni risulta aver ospitato un insediamento neolitico carico di fascino e di mistero e il territorio comunale fu popolato in epoca preromana dalla tribù dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MARRUCINI'>marrucini</a>. L'esistenza del borgo, che vanta origini romane, è documentata dall'XI secolo; munito di castello, esso appartenne a lungo ai domini temporali dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ABBAZIADISCLEMENTEACASAURIA'>abbazia di S. Clemente a Casauria</a>, di cui condivise la parabola storica. In seguito conobbe la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, dei Branconi, dei Nodari e dei Durini. Un efficace restauro ha restituito parte dello splendore originario alla chiesa di Santa Maria Entroterra, che custodisce numerose testimonianze medievali e si fregia di un portale del XVI secolo; la sua elegante struttura è incorniciata dall'architettura gentilizia del centro storico, che racchiude, fra l'altro, il palazzo dei baroni Durini e la parrocchiale di Sant'Antonio, di forme rinascimentali. In località Musellaro sopravvivono i resti di un castello.

Economia

Il recente processo di industrializzazione, in vero piuttosto modesto, non ha comportato una particolare accelerazione dei ritmi di vita né un significativo distacco dalle tradizioni. L'agricoltura, specializzata nella coltivazione di uva e di olive pregiate, genera un cospicuo indotto agro-alimentare, il quale si va affrancando dai limiti dell'impostazione artigianale che lo ha finora caratterizzato. La costruzione di una centrale idroelettrica in località Piano d'Orta ha dato impulso al ruolo dell'industria, che si è insediata in questa zona con officine metalmeccaniche ed elettriche e con imprese manifatturiere del legno e dei materiali da costruzione. Malgrado queste premesse favorevoli vigono attualmente una dinamica demografica negativa e una certa inerzia del terziario, che comprende un numero ridotto di esercizi commerciali e pochi servizi -assenti quelli bancari e assicurativi-. La dotazione di infrastrutture è proporzionata al grado di sviluppo economico e ne riflette le incertezze. Il comune ospita soltanto gli ordinari uffici municipali e postali; dispone di un orfanotrofio, di una biblioteca comunale, delle scuole dell'obbligo e di un centro di formazione professionale; possiede, inoltre, campi di calcio e da tennis, una palestra e una piattaforma polivalente ma non è attrezzato per corrispondere alla domanda di servizi sanitari qualificati ed è carente di strutture ricettive.

Il recente processo di industrializzazione, in vero piuttosto modesto, non ha comportato una particolare accelerazione dei ritmi di vita né un significativo distacco dalle tradizioni. L'agricoltura, specializzata nella coltivazione di uva e di olive pregiate, genera un cospicuo indotto agro-alimentare, il quale si va affrancando dai limiti dell'impostazione artigianale che lo ha finora caratterizzato. La costruzione di una centrale idroelettrica in località Piano d'Orta ha dato impulso al ruolo dell'industria, che si è insediata in questa zona con officine metalmeccaniche ed elettriche e con imprese manifatturiere del legno e dei materiali da costruzione. Malgrado queste premesse favorevoli vigono attualmente una dinamica demografica negativa e una certa inerzia del terziario, che comprende un numero ridotto di esercizi commerciali e pochi servizi -assenti quelli bancari e assicurativi-. La dotazione di infrastrutture è proporzionata al grado di sviluppo economico e ne riflette le incertezze. Il comune ospita soltanto gli ordinari uffici municipali e postali; dispone di un orfanotrofio, di una biblioteca comunale, delle scuole dell'obbligo e di un centro di formazione professionale; possiede, inoltre, campi di calcio e da tennis, una palestra e una piattaforma polivalente ma non è attrezzato per corrispondere alla domanda di servizi sanitari qualificati ed è carente di strutture ricettive.

Relazioni

La Riserva naturale della valle dell'Orta è il dominio faunistico della lontra e una cornice ideale per il piccolo e suggestivo centro storico, la cui popolazione, aperta e cordiale, usa accogliere i visitatori con il calore delle proprie tradizioni gastronomiche: una giornata è dedicata, nel mese di settembre, alla varietà infinita dei dolci locali e, in occasione della festa di S. Martino (11 novembre), il vino novello infonde l'allegria malinconica dell'autunno inoltrato. La festa del Patrono Sant'Antonio si celebra il 17 gennaio.

La Riserva naturale della valle dell'Orta è il dominio faunistico della lontra e una cornice ideale per il piccolo e suggestivo centro storico, la cui popolazione, aperta e cordiale, usa accogliere i visitatori con il calore delle proprie tradizioni gastronomiche: una giornata è dedicata, nel mese di settembre, alla varietà infinita dei dolci locali e, in occasione della festa di S. Martino (11 novembre), il vino novello infonde l'allegria malinconica dell'autunno inoltrato. La festa del Patrono Sant'Antonio si celebra il 17 gennaio.

Località

Fara, Madonna del Monte, Musellaro, Piano d'Orta

Fara, Madonna del Monte, Musellaro, Piano d'Orta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bolognano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.