Descrizione

Comune caratterizzato da una sorta di natura bifronte: agricolo e arcaico nell'entroterra, è moderno e aperto al turismo lungo la costa. La comunità dei bibbonesi -caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia- si distribuisce negli aggregati urbani di Forte di Bibbona, che ha la tipica configurazione dell'insediamento moderno sorto per assecondare le esigenze di un turismo estivo, della California di Marina di Bibbona e di Bolgheri Stazione. Il capoluogo è invece sospeso in una dimensione incorrotta di borgo antico e più chiaramente denuncia le radici rurali della zona. La costa bassa a sabbiosa che si estende tra i comuni di Cecìna e di Castagneto Carducci sfuma in una distesa pianeggiante; quest'ultima a sua volta si increspa verso l'interno in morbidi rilievi collinari coperti da fitta vegetazione boschiva e caratterizzata da miti condizioni climatiche. Nello stemma, che fu riconosciuto qualche anno dopo la separazione dal comune di Cecina, nel 1906, campeggia un leone d'oro su fondo azzurro, rampante su una pianura erbosa; l'immagine della fiera è sicuramente ricavata da una scultura conservata nell'oratorio della Madonna della Pietà. Il gonfalone che riporta lo stemma è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Comune caratterizzato da una sorta di natura bifronte: agricolo e arcaico nell'entroterra, è moderno e aperto al turismo lungo la costa. La comunità dei bibbonesi -caratterizzata da un elevato indice di vecchiaia- si distribuisce negli aggregati urbani di Forte di Bibbona, che ha la tipica configurazione dell'insediamento moderno sorto per assecondare le esigenze di un turismo estivo, della California di Marina di Bibbona e di Bolgheri Stazione. Il capoluogo è invece sospeso in una dimensione incorrotta di borgo antico e più chiaramente denuncia le radici rurali della zona. La costa bassa a sabbiosa che si estende tra i comuni di Cecìna e di Castagneto Carducci sfuma in una distesa pianeggiante; quest'ultima a sua volta si increspa verso l'interno in morbidi rilievi collinari coperti da fitta vegetazione boschiva e caratterizzata da miti condizioni climatiche. Nello stemma, che fu riconosciuto qualche anno dopo la separazione dal comune di Cecina, nel 1906, campeggia un leone d'oro su fondo azzurro, rampante su una pianura erbosa; l'immagine della fiera è sicuramente ricavata da una scultura conservata nell'oratorio della Madonna della Pietà. Il gonfalone che riporta lo stemma è stato concesso con Decreto del Capo del Governo.  

Storia

Il nome della località ha forse lontane origini: deriva probabilmente da Vibius e, per questo tramite, dall'etrusco Vipi. L'antico castello fu dapprima possesso della locale abbazia di S. Maria, quindi del capitolo della cattedrale di Lucca. La località appartenne successivamente ai conti della Gherardesca e, divenuta comune nel XIII sec., subì il controllo di Pisa fino a quando, nel 1406, passò sotto Firenze. Il vecchio castrum palesa oggi l'opera di disfacimento del tempo, non essendo mai stato fatto oggetto di alcun intervento di restauro; un migliore stato di conservazione mostrano invece le opere di fortificazione di Forte di Bibbona, che si ergono imponenti a strapiombo sul mare, e il tempio a croce greca in laterizi di Santa Maria della Pietà, mirabile esempio di architettura rinascimentale.  

Il nome della località ha forse lontane origini: deriva probabilmente da Vibius e, per questo tramite, dall'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCO'>etrusco</a> Vipi. L'antico castello fu dapprima possesso della locale abbazia di S. Maria, quindi del capitolo della cattedrale di Lucca. La località appartenne successivamente ai conti della Gherardesca e, divenuta comune nel XIII sec., subì il controllo di Pisa fino a quando, nel 1406, passò sotto Firenze. Il vecchio castrum palesa oggi l'opera di disfacimento del tempo, non essendo mai stato fatto oggetto di alcun intervento di restauro; un migliore stato di conservazione mostrano invece le opere di fortificazione di Forte di Bibbona, che si ergono imponenti a strapiombo sul mare, e il tempio a croce greca in laterizi di Santa Maria della Pietà, mirabile esempio di architettura rinascimentale.  

Economia

Attualmente la vivacità e il movimento che fervono sul litorale si stemperano gradualmente nella pace e nel silenzio che invece dominano indisturbati nell'entroterra; una ripartizione così netta ha un preciso corrispettivo nella distribuzione delle attività economiche: nella pianura e sui colli retrostanti alla fascia costiera si continuano a coltivare con profitto cereali, vite e olivo; si trasformano quindi i prodotti della terra in oli gustosi e in vini rinomati come il Montescudaio Doc, coniugando fra l'altro la necessità del lavoro con il godimento dell'amenità del luogo nel contesto di due aziende agro-turistiche. Sulla costa invece un'impronta univoca all'ambiente socio-economico è data dal proliferare di strutture alberghiere, villaggi turistici, residence, campeggi e stabilimenti, segni inequivocabili di una vocazione turistica assecondata con cognizione e capacità organizzative. Qualità che in vero non rifulgono nel panorama delle infrastrutture sociali: in questo comune è ancora possibile frequentare esclusivamente la scuola dell'obbligo, nella totale assenza di qualsiasi struttura destinata alla conservazione e alla diffusione della cultura; una certa varietà, per altro riconducibile alla propensione turistica dell'area, si riscontra soltanto fra gli impianti sportivi, che consentono principalmente il tennis e l'ippica.  

Attualmente la vivacità e il movimento che fervono sul litorale si stemperano gradualmente nella pace e nel silenzio che invece dominano indisturbati nell'entroterra; una ripartizione così netta ha un preciso corrispettivo nella distribuzione delle attività economiche: nella pianura e sui colli retrostanti alla fascia costiera si continuano a coltivare con profitto cereali, vite e olivo; si trasformano quindi i prodotti della terra in oli gustosi e in vini rinomati come il Montescudaio Doc, coniugando fra l'altro la necessità del lavoro con il godimento dell'amenità del luogo nel contesto di due aziende agro-turistiche. Sulla costa invece un'impronta univoca all'ambiente socio-economico è data dal proliferare di strutture alberghiere, villaggi turistici, residence, campeggi e stabilimenti, segni inequivocabili di una vocazione turistica assecondata con cognizione e capacità organizzative. Qualità che in vero non rifulgono nel panorama delle infrastrutture sociali: in questo comune è ancora possibile frequentare esclusivamente la scuola dell'obbligo, nella totale assenza di qualsiasi struttura destinata alla conservazione e alla diffusione della cultura; una certa varietà, per altro riconducibile alla propensione turistica dell'area, si riscontra soltanto fra gli impianti sportivi, che consentono principalmente il tennis e l'ippica.  

Relazioni

All'atmosfera chiassosa e vacanziera del litorale, volendo, è possibile sfuggire per apprezzare il fascino più schivo della campagna circostante; basta infatti spingersi di poco nell'entroterra, approfittando delle escursioni organizzate dal comune nel periodo estivo, per immergersi nella quiete ombrosa della grande macchia della Magona. Lontano dalle lusinghe della mondanità si avrà modo di apprezzare occasioni di incontro che si riallacciano ad un vivere antico, momenti capaci di far riaffiorare il ricordo di un passato rimosso fra i meandri della coscienza e della memoria: la Sagra del cedro, organizzata puntualmente ogni lunedì di Pasqua, con il suo corteo di mostre, giochi, spettacoli, oppure la Mostra di Zootecnia, che in agosto sconvolge il volto abituale della California, o ancora la fiera del bestiame e dell'uccellagione prevista per il secondo sabato di settembre. La festa del Patrono S. Bartolomeo si celebra il 24 agosto.

All'atmosfera chiassosa e vacanziera del litorale, volendo, è possibile sfuggire per apprezzare il fascino più schivo della campagna circostante; basta infatti spingersi di poco nell'entroterra, approfittando delle escursioni organizzate dal comune nel periodo estivo, per immergersi nella quiete ombrosa della grande macchia della Magona. Lontano dalle lusinghe della mondanità si avrà modo di apprezzare occasioni di incontro che si riallacciano ad un vivere antico, momenti capaci di far riaffiorare il ricordo di un passato rimosso fra i meandri della coscienza e della memoria: la Sagra del cedro, organizzata puntualmente ogni lunedì di Pasqua, con il suo corteo di mostre, giochi, spettacoli, oppure la Mostra di Zootecnia, che in agosto sconvolge il volto abituale della California, o ancora la fiera del bestiame e dell'uccellagione prevista per il secondo sabato di settembre. La festa del Patrono S. Bartolomeo si celebra il 24 agosto.

Località

Casone Gardini, Forte di Bibbona, La California, Marina di Bibbona, Stazione Bibbona, Stazione Bolgheri

Casone Gardini, Forte di Bibbona, La California, Marina di Bibbona, Stazione Bibbona, Stazione Bolgheri

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bibbona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.