Descrizione

Cittadina di origine medioevale con una florida attività economica che si è sviluppata a livello agricolo, industriale, commerciale e artigianale. La comunità dei bibbienesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuisce in numerose località, quali: Banzena, Campi, Farneta, Gello, Giona di Sotto, Marciano, Partina, Serravalle, Soci, Terrossola. Il paesaggio è quello tipico premonatno e montano, caratterizzato da una vegetazione ricca di faggi, larici e abeti. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto irregolare, poiché va da un minimo di 317 metri di altitudine, a Bibbiena Stazione, a un massimo di 1397 metri, a Serravalle. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo è impresso sulla "Cassetta degli squittini" (sec. XVI) conservata nel municipio (con lo "squittino" nelle assemblee popolari si depositavano nella cassetta i nomi dei futuri magistrati del comune), campeggia un leone d'argento che regge alta una bandiera, testimonianza del periodo in cui i fiorentini fecero la località sede di podesteria, intorno alla metà del '300.  

Cittadina di origine medioevale con una florida attività economica che si è sviluppata a livello agricolo, industriale, commerciale e artigianale. La comunità dei bibbienesi, caratterizzata da un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuisce in numerose località, quali: Banzena, Campi, Farneta, Gello, Giona di Sotto, Marciano, Partina, Serravalle, Soci, Terrossola. Il paesaggio è quello tipico premonatno e montano, caratterizzato da una vegetazione ricca di faggi, larici e abeti. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto irregolare, poiché va da un minimo di 317 metri di altitudine, a Bibbiena Stazione, a un massimo di 1397 metri, a Serravalle. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo è impresso sulla "Cassetta degli squittini" (sec. XVI) conservata nel municipio (con lo "squittino" nelle assemblee popolari si depositavano nella cassetta i nomi dei futuri magistrati del comune), campeggia un leone d'argento che regge alta una bandiera, testimonianza del periodo in cui i fiorentini fecero la località sede di podesteria, intorno alla metà del '300.  

Storia

Fondata in epoca etrusca, proprio in questo periodo fu un centro di rilevante importanza e notevole splendore. In epoca medioevale i vescovi aretini, prima, i Tarlati, poi, ebbero il possesso del castello, ma la dominazione di Arezzo terminò nel 1359 dopo un assedio di quattro mesi da parte dei fiorentini. Nel novero dei monumenti, numerosi e di grande interesse, figurano il palazzo Poltri, la Pieve di Santi Ippolito e Donato (XIII sec.), la Chiesa di S. Lorenzo ('400) i resti del Castello dei Soci, Serravalle, Gressa, il santuario di Santa Maria del Sasso, il Palazzo Dovizi (XV sec.), l'Oratorio di San Francesco. A partire dagli anni '60, ha registrato una lenta ma costante evoluzione dal punto di vista economico, sociale e culturale, che l'ha trasformato da centro prettamente agricolo e rurale a sito industriale.  

Fondata in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a>, proprio in questo periodo fu un centro di rilevante importanza e notevole splendore. In epoca medioevale i vescovi aretini, prima, i Tarlati, poi, ebbero il possesso del castello, ma la dominazione di Arezzo terminò nel 1359 dopo un assedio di quattro mesi da parte dei fiorentini. Nel novero dei monumenti, numerosi e di grande interesse, figurano il palazzo Poltri, la Pieve di Santi Ippolito e Donato (XIII sec.), la Chiesa di S. Lorenzo ('400) i resti del Castello dei Soci, Serravalle, Gressa, il santuario di Santa Maria del Sasso, il Palazzo Dovizi (XV sec.), l'Oratorio di San Francesco. A partire dagli anni '60, ha registrato una lenta ma costante evoluzione dal punto di vista economico, sociale e culturale, che l'ha trasformato da centro prettamente agricolo e rurale a sito industriale.  

Economia

Ospita importanti uffici, quali: quello dei giudici di pace, il comando di compagnia dei carabinieri, una stazione del Corpo forestale dello Stato, l'ospedale di vallata, la sede di zona dell'Enel, lo Iat (Informazioni Accoglienza Turistica) per il Casentino e la sede del distretto scolastico. Un fervido impulso all'industrializzazione permea le attività di questo centro senza per altro intaccare i ritmi di vita sostanzialmente pacati. Le principali fonti di reddito provengono dalla produzione di mobili, dal settore tessile (lanificio e maglifici) e da quello delle costruzioni (in particolare i prefabbricati industriali). Tabacco e girasoli sono i principali prodotti dell'agricoltura, che costituisce comunque una fetta marginale dell'economia. Le scuole presenti, oltre a garantire l'istruzione dell'obbligo, coprono un vasto settore dell'istruzione secondaria, attraverso un istituto tecnico industriale, un istituto professionale per l'industria e l'artigianato ed un liceo classico. Ci sono inoltre: una efficiente e moderna biblioteca comunale, aperta tutti i giorni, un teatro storico (Teatro Dovizi) in corso di restauro, l'Accademia Galli Bibiena, per la scenografia e lo spettacolo. Esiste un' unica emittente radiofonica, "Radio Toscana International"; c'è un trimestrale d'informazione edito dal Comune ("Informacomune"). Volontariato ed associazionismo, operanti nel sociale, nella cultura e nello sport, testimoniano, insieme con numerosi sportelli bancari, l'intraprendenza locale e un diffuso benessere. Le strutture sanitarie sono soddisfacenti: oltre l'ospedale, il centro trasfusionale della Usl e un servizio di veterinaria ci sono tre farmacie e un dispensario farmaceutico.  

Ospita importanti uffici, quali: quello dei giudici di pace, il comando di compagnia dei carabinieri, una stazione del Corpo forestale dello Stato, l'ospedale di vallata, la sede di zona dell'Enel, lo Iat (Informazioni Accoglienza Turistica) per il Casentino e la sede del distretto scolastico. Un fervido impulso all'industrializzazione permea le attività di questo centro senza per altro intaccare i ritmi di vita sostanzialmente pacati. Le principali fonti di reddito provengono dalla produzione di mobili, dal settore tessile (lanificio e maglifici) e da quello delle costruzioni (in particolare i prefabbricati industriali). Tabacco e girasoli sono i principali prodotti dell'agricoltura, che costituisce comunque una fetta marginale dell'economia. Le scuole presenti, oltre a garantire l'istruzione dell'obbligo, coprono un vasto settore dell'istruzione secondaria, attraverso un istituto tecnico industriale, un istituto professionale per l'industria e l'artigianato ed un liceo classico. Ci sono inoltre: una efficiente e moderna biblioteca comunale, aperta tutti i giorni, un teatro storico (Teatro Dovizi) in corso di restauro, l'Accademia Galli Bibiena, per la scenografia e lo spettacolo. Esiste un' unica emittente radiofonica, "Radio Toscana International"; c'è un trimestrale d'informazione edito dal Comune ("Informacomune"). Volontariato ed associazionismo, operanti nel sociale, nella cultura e nello sport, testimoniano, insieme con numerosi sportelli bancari, l'intraprendenza locale e un diffuso benessere. Le strutture sanitarie sono soddisfacenti: oltre l'ospedale, il centro trasfusionale della Usl e un servizio di veterinaria ci sono tre farmacie e un dispensario farmaceutico.  

Relazioni

Potendo contare su soddisfacenti comunicazioni e su notevoli risorse paesaggistiche, è meta di turismo e per motivi di lavoro, legati prettamente all'industria. Non vi sono particolari sagre o feste religiose; importante è invece la rievocazione storico-folcloristica in costume di una "faida amorosa per la bella Mea" che si tiene ogni anno nel mese di febbraio, in occasione del carnevale. Il patrono Sant'Ippolito si festeggia il 13 agosto. Tra i personaggi illustri della comunità, che dal 1989 è gemellata con Bouiarac (Francia) si ricordano i sei membri della famiglia dei Galli da Bibbiena, conosciuti anche come i Bibiena. Altra figura famosa fu quella di Bernardo Dovizi, sepolto nella basilica di S. Pietro a Roma, alto prelato e in seguito scrittore, che riuscì a far eleggere papa Leone X dei Medici.

Potendo contare su soddisfacenti comunicazioni e su notevoli risorse paesaggistiche, è meta di turismo e per motivi di lavoro, legati prettamente all'industria. Non vi sono particolari sagre o feste religiose; importante è invece la rievocazione storico-folcloristica in costume di una "faida amorosa per la bella Mea" che si tiene ogni anno nel mese di febbraio, in occasione del carnevale. Il patrono Sant'Ippolito si festeggia il 13 agosto. Tra i personaggi illustri della comunità, che dal 1989 è gemellata con Bouiarac (Francia) si ricordano i sei membri della famiglia dei Galli da Bibbiena, conosciuti anche come i Bibiena. Altra figura famosa fu quella di Bernardo Dovizi, sepolto nella basilica di S. Pietro a Roma, alto prelato e in seguito scrittore, che riuscì a far eleggere papa Leone X dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MEDICI'>Medici</a>.

Località

Banzena, Campi, Camprena, Casamicciola, Farneta, Freggina, Giona di Sotto, La Fossa, Marciano, Partina, Pian del Ponte, Pianacci, Poggiolo, Pollino, Santa Maria del Sasso, Serravalle, Soci, Terrossola

Banzena, Campi, Camprena, Casamicciola, Farneta, Freggina, Giona di Sotto, La Fossa, Marciano, Partina, Pian del Ponte, Pianacci, Poggiolo, Pollino, Santa Maria del Sasso, Serravalle, Soci, Terrossola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bibbiena rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.