Descrizione

Comune rivierasco di antiche origini, con un’economia basata sul turismo, oltre che su modeste attività agricole e industriali. I bargeggini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e la località Torre del Mare. Il territorio, classificato collinare e comprendente anche l’omonima isola marittima, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 440 metri di quota. L’abitato, con case dal tetto a terrazza, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Comune rivierasco di antiche origini, con un’economia basata sul turismo, oltre che su modeste attività agricole e industriali. I bargeggini, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e la località Torre del Mare. Il territorio, classificato collinare e comprendente anche l’omonima isola marittima, ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 440 metri di quota. L’abitato, con case dal tetto a terrazza, mostra segni di espansione edilizia; immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, stando ai resti di vasellame, di età neolitica, scoperti in una grotta insulare; a questi ne subentrarono altri, fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui pure sono pervenute varie testimonianze e che fecero dell’isola bergeggina un avamposto di segnalazione del porto di Vado Ligure. Il toponimo, che in documenti del 1100 compare nelle forme Berceci e Bergegi, secondo alcuni studiosi andrebbe riportato all’aggettivo tardo-romano BERGENSIS, derivato dalla voce ligure “bergo”, che significa ‘monte’, con l’aggiunta del suffisso latino -ense. Appartenne ai vescovi di Savona, che trasformarono l’isola in un’importante sede monastica, posta alle dipendenze dell’abbazia benedettina di Lerins, dalla fine del X alla metà del XIII secolo. Oggetto di continue incursioni saracene, alle quali riuscì a resistere, grazie alla sua posizione strategica e alle fortificazioni di cui era dotata, nella seconda metà del Trecento passò sotto il dominio della repubblica marinara di Genova, che vi insediò una colonia di deportati. La storia successiva al declino di Genova e all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal congresso di Vienna, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa parrocchiale di San Martino, costruita, all’inizio del Settecento, su un precedente edificio di culto; alcune torri di avvistamento; i resti del monastero medievale, di alcune chiese, del X e XII secolo, e di un torrione cilindrico, di epoca romana, sull’isola.

I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi preistorici, stando ai resti di vasellame, di età neolitica, scoperti in una grotta insulare; a questi ne subentrarono altri, fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui pure sono pervenute varie testimonianze e che fecero dell’isola bergeggina un avamposto di segnalazione del porto di Vado Ligure. Il toponimo, che in documenti del 1100 compare nelle forme Berceci e Bergegi, secondo alcuni studiosi andrebbe riportato all’aggettivo tardo-romano BERGENSIS, derivato dalla voce ligure “bergo”, che significa ‘monte’, con l’aggiunta del suffisso latino -ense. Appartenne ai vescovi di Savona, che trasformarono l’isola in un’importante sede monastica, posta alle dipendenze dell’abbazia benedettina di Lerins, dalla fine del X alla metà del XIII secolo. Oggetto di continue incursioni saracene, alle quali riuscì a resistere, grazie alla sua posizione strategica e alle fortificazioni di cui era dotata, nella seconda metà del Trecento passò sotto il dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>, che vi insediò una colonia di deportati. La storia successiva al declino di Genova e all’annessione al regno di Sardegna, disposta dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, non fa registrare avvenimenti di rilievo, seguendo quella del resto della regione. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa parrocchiale di San Martino, costruita, all’inizio del Settecento, su un precedente edificio di culto; alcune torri di avvistamento; i resti del monastero medievale, di alcune chiese, del X e XII secolo, e di un torrione cilindrico, di epoca romana, sull’isola.

Economia

Va segnalata la presenza della Pro Loco oltre che della sede della Riserva naturale regionale di Bergeggi. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uve e altra frutta, è integrata dall’allevamento di caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile, metallurgico, della gioielleria e oreficeria. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete commerciale, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità; non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Va segnalata la presenza della Pro Loco oltre che della sede della Riserva naturale regionale di Bergeggi. L’agricoltura, basata sulla produzione di ortaggi, olive, uve e altra frutta, è integrata dall’allevamento di caprini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti edile, metallurgico, della gioielleria e oreficeria. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete commerciale, di cui si compone, è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità; non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce soltanto l’istruzione materna ed elementare; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono un’ampia possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della riviera, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni: di una certa attrattiva è l’omonima Riserva naturale regionale, comprendente il roccioso tratto di costa tra la spiaggia bergeggina e quella di Spotorno e l’isola, arricchita dalla presenza di un’interessante flora e di alcune grotte. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per trovare un’occupazione e usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni tradizionali vanno citate: la festa della Madonna del Rosario, la prima domenica di ottobre, e quella di Santa Caterina, la domenica dopo il 25 novembre. La festa del Patrono, San Martino, ricorre l’11 novembre e viene celebrata la domenica successiva.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della riviera, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni: di una certa attrattiva è l’omonima Riserva naturale regionale, comprendente il roccioso tratto di costa tra la spiaggia bergeggina e quella di Spotorno e l’isola, arricchita dalla presenza di un’interessante flora e di alcune grotte. Poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non hanno ancora raggiunto un livello tale da consentire un maggiore assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per trovare un’occupazione e usufruire dei servizi non forniti sul posto, oltre che per motivi di studio. Tra le manifestazioni tradizionali vanno citate: la festa della Madonna del Rosario, la prima domenica di ottobre, e quella di Santa Caterina, la domenica dopo il 25 novembre. La festa del Patrono, San Martino, ricorre l’11 novembre e viene celebrata la domenica successiva.

Località

Isola di Bergeggi, Torre del Mare

Isola di Bergeggi, Torre del Mare

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bergeggi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.