Descrizione

Comune collinare, classificato "comune sparso" con sede in località Figliaro; di origini medioevali, presenta un assetto economico vario e composito: accanto alle tradizionali attività agricole ha, infatti, sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei beregazzesi o figliaresi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale e in località Beregazzo e, in minor misura, nelle località di Aldera e di Prà da Gera. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato, che mostra segni di espansione edilizia (molto basso il numero delle stanze non occupate), presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Comune collinare, classificato "comune sparso" con sede in località Figliaro; di origini medioevali, presenta un assetto economico vario e composito: accanto alle tradizionali attività agricole ha, infatti, sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei beregazzesi o figliaresi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale e in località Beregazzo e, in minor misura, nelle località di Aldera e di Prà da Gera. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato, che mostra segni di espansione edilizia (molto basso il numero delle stanze non occupate), presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

È un comune di recente costituzione, nato dalla fusione di Beregazzo e Figliaro, avvenuta dopo il 1912. La sua denominazione ha subìto, negli ultimi decenni, diversi mutamenti a causa di un conflitto campanilistico mai sopito tra le popolazioni delle due località: nata come Beregazzo con Figliaro, assunse in seguito il toponimo, derivato da un colle vicino, di Mirabello Comasco; solo nel 1948 venne assunta definitivamente la denominazione attuale. Le vicende storiche delle due località, entrambe appartenute alla pieve di Appiano, sono assai simili. Le origini di Figliaro vengono fatte risalire al 1121, anno in cui venne distrutto dai comaschi il castello di Binago, nell'ambito della decennale guerra contro Milano per il predominio di quelle terre. In un documento del 1289, che lo nomina con il suo attuale toponimo, si attesta l'appartenenza del borgo alla pieve di Appiano. Di Beregazzo è noto che conobbe numerose signorie: nel 1650 venne infeudata alla famiglia spagnola dei Del Rio Norega per passare, quindici anni dopo, a quella dei Conti Castiglioni. Dal 1714 fu proprietà degli Imbonati e gli ultimi feudatari, nel 1739 , furono i potenti Litta. Nonostante il rapido alternarsi di numerosi proprie tari, alcune terre furono possedute per lungo tempo dalle monache di San Colombano e dai gesuiti di Como, che le concedevano in usufrutto ai massari della zona. Nel patrimonio storico-artistico di Figliaro spicca la parrocchiale, dedicata ai Santi Ilario e Remigio, costruita sui resti di un'antica chiesa, la cui esistenza è nota già nel XIII secolo.

È un comune di recente costituzione, nato dalla fusione di Beregazzo e Figliaro, avvenuta dopo il 1912. La sua denominazione ha subìto, negli ultimi decenni, diversi mutamenti a causa di un conflitto campanilistico mai sopito tra le popolazioni delle due località: nata come Beregazzo con Figliaro, assunse in seguito il toponimo, derivato da un colle vicino, di Mirabello Comasco; solo nel 1948 venne assunta definitivamente la denominazione attuale. Le vicende storiche delle due località, entrambe appartenute alla pieve di Appiano, sono assai simili. Le origini di Figliaro vengono fatte risalire al 1121, anno in cui venne distrutto dai comaschi il castello di Binago, nell'ambito della decennale guerra contro Milano per il predominio di quelle terre. In un documento del 1289, che lo nomina con il suo attuale toponimo, si attesta l'appartenenza del borgo alla pieve di Appiano. Di Beregazzo è noto che conobbe numerose signorie: nel 1650 venne infeudata alla famiglia spagnola dei Del Rio Norega per passare, quindici anni dopo, a quella dei Conti Castiglioni. Dal 1714 fu proprietà degli Imbonati e gli ultimi feudatari, nel 1739 , furono i potenti Litta. Nonostante il rapido alternarsi di numerosi proprie tari, alcune terre furono possedute per lungo tempo dalle monache di San Colombano e dai gesuiti di Como, che le concedevano in usufrutto ai massari della zona. Nel patrimonio storico-artistico di Figliaro spicca la parrocchiale, dedicata ai Santi Ilario e Remigio, costruita sui resti di un'antica chiesa, la cui esistenza è nota già nel XIII secolo.

Economia

Ospita unicamente gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato del tutto le attività agricole (che contano su modeste produzioni di mais e frumento), si basa principalmente sul settore industriale. La principale fonte di reddito per la popolazione attiva è costituita dall'industria tessile e metalmeccanica, a cui si affiancano la produzione di materiale plastico e il comparto edile. Il quadro dei servizi si configura scarno e poco articolato: non compaiono infatti voci proprie dei sistemi produttivi più sviluppati e avanzati, quali le assicurazioni e il servizio bancario; non si registra la presenza di strutture sociali e sportive di particolare rilievo o di quelle destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture scolastiche consentono la frequenza delle sole classi elementari e i servizi ricettivi offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza, infine, di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Ospita unicamente gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Il sistema produttivo locale, pur non avendo abbandonato del tutto le attività agricole (che contano su modeste produzioni di mais e frumento), si basa principalmente sul settore industriale. La principale fonte di reddito per la popolazione attiva è costituita dall'industria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanica, a cui si affiancano la produzione di materiale plastico e il comparto edile. Il quadro dei servizi si configura scarno e poco articolato: non compaiono infatti voci proprie dei sistemi produttivi più sviluppati e avanzati, quali le assicurazioni e il servizio bancario; non si registra la presenza di strutture sociali e sportive di particolare rilievo o di quelle destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture scolastiche consentono la frequenza delle sole classi elementari e i servizi ricettivi offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L'assenza, infine, di strutture sanitarie costringe la popolazione a rivolgersi altrove anche per i servizi di base.

Relazioni

Meta di un turismo di tipo occasionale, richiamato soprattutto dalla incontaminata bellezza del Parco della Pineta di Appiano e Tradate, vive un rapporto intenso con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, il lavoro e l'espletamento di pratiche burocratiche. Riesce ad esercitare una certa forza centripeta, come dimostra il saldo attivo del movimento migratorio che, sommato a quello del movimento naturale, ha fatto registrare un discreto incremento demografico tra i due ultimi censimenti generali della popolazione, quello del 1991 e quello del 1981. Il calendario delle manifestazioni non fa registrare speciali eventi. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Meta di un turismo di tipo occasionale, richiamato soprattutto dalla incontaminata bellezza del Parco della Pineta di Appiano e Tradate, vive un rapporto intenso con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria, il commercio, il lavoro e l'espletamento di pratiche burocratiche. Riesce ad esercitare una certa forza centripeta, come dimostra il saldo attivo del movimento migratorio che, sommato a quello del movimento naturale, ha fatto registrare un discreto incremento demografico tra i due ultimi censimenti generali della popolazione, quello del 1991 e quello del 1981. Il calendario delle manifestazioni non fa registrare speciali eventi. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Aldera, Beregazzo, Figliaro, Prà da Gera

Aldera, Beregazzo, Figliaro, Prà da Gera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Beregazzo con Figliaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.