Descrizione

Comune collinare, di origine preistorica; ha un'economia fondata sull'agricoltura, sul terziario e sul turismo termale. I benetuttesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, comprensivo dell'aggregato urbano minore di Terme Aurora (stabilimento termale), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si adagia fra le ondulazioni di un altopiano ricoperto da vigneti e frutteti. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo, smaltato di rosso, si rappresenta una fontana d'argento, munita di tre bacini rotondi, ricolmi d'acqua azzurra; la seconda sezione, a sfondo verde, raffigura sette spighe di grano d'oro; nel terzo campo, azzurro, domina un albero di ulivo sradicato, verde, munito di sei frutti neri.

Comune collinare, di origine preistorica; ha un'economia fondata sull'agricoltura, sul terziario e sul turismo termale. I benetuttesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vivono tutti nel capoluogo comunale. Il territorio, comprensivo dell'aggregato urbano minore di Terme Aurora (stabilimento termale), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato, interessato da espansione edilizia, si adagia fra le ondulazioni di un altopiano ricoperto da vigneti e frutteti. Lo stemma comunale, partito semitroncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo campo, smaltato di rosso, si rappresenta una fontana d'argento, munita di tre bacini rotondi, ricolmi d'acqua azzurra; la seconda sezione, a sfondo verde, raffigura sette spighe di grano d'oro; nel terzo campo, azzurro, domina un albero di ulivo sradicato, verde, munito di sei frutti neri.

Storia

La sua denominazione indica, secondo l'etimologia popolare, “bene a tutti”, derivante dalla vicinanza alle acque curative termo-minerali. Scientificamente, invece, il toponimo riflette la voce sarda, diffusa in area centro-settentrionale, di “(B)èna” ‘polla, vena d'acqua: tratto di terreno acquitrinoso d'inverno e verde d'estate'. Fu abitata sin dal periodo preistorico, come testimoniano i resti prenuragici, i nuraghi e una tomba dei giganti rinvenuti nella zona. In epoca romana venne frequentata soprattutto per la presenza delle cosiddette AQUAE LESITANAE, sorgenti di acqua calda sulfurea e ferruginosa. In epoca medievale appartenne alla curatoria del Goceano e, successivamente, all'ordine dei monaci camaldolesi, che avevano ricevuto in dono dal vescovo Attone di Castro la chiesa di San Saturnino. Entrata a far parte dei possedimenti della signoria dei Doria e, poi, dei Giudici d'Arborea, venne coinvolta nelle lotte tra questi ultimi e gli Aragonesi, cui si pose fine con la vittoria, avvenuta nel 1478, degli spagnoli. Tra le testimonianze monumentali del suo antichissimo passato figurano: la parrocchiale di Sant'Elena, dai caratteristici elementi architettonici sardi, al cui interno si conservano le tavole del retablo dell'Invenzione della Croce; resti e tombe di epoca romana; una piastra di bronzo che rappresenta il congedo ai soldati sardi da parte dell'imperatore Galba; una tomba dei giganti; numerose domus de janas; resti di interessanti nuraghi, tra cui il S'Aspru.

La sua denominazione indica, secondo l'etimologia popolare, “bene a tutti”, derivante dalla vicinanza alle acque curative termo-minerali. Scientificamente, invece, il toponimo riflette la voce sarda, diffusa in area centro-settentrionale, di “(B)èna” ‘polla, vena d'acqua: tratto di terreno acquitrinoso d'inverno e verde d'estate'. Fu abitata sin dal periodo preistorico, come testimoniano i resti prenuragici, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> e una <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBADEIGIGANTI'>tomba dei giganti</a> rinvenuti nella zona. In epoca romana venne frequentata soprattutto per la presenza delle cosiddette AQUAE LESITANAE, sorgenti di acqua calda sulfurea e ferruginosa. In epoca medievale appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GOCEANO'>Goceano</a> e, successivamente, all'ordine dei monaci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CAMALDOLESI'>camaldolesi</a>, che avevano ricevuto in dono dal vescovo Attone di Castro la chiesa di San Saturnino. Entrata a far parte dei possedimenti della signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> e, poi, dei Giudici <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DARBOREA'>d'Arborea</a>, venne coinvolta nelle lotte tra questi ultimi e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>Aragonesi</a>, cui si pose fine con la vittoria, avvenuta nel 1478, degli spagnoli. Tra le testimonianze monumentali del suo antichissimo passato figurano: la parrocchiale di Sant'Elena, dai caratteristici elementi architettonici sardi, al cui interno si conservano le tavole del retablo dell'Invenzione della Croce; resti e tombe di epoca romana; una piastra di bronzo che rappresenta il congedo ai soldati sardi da parte dell'imperatore Galba; una <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBADEIGIGANTI'>tomba dei giganti</a>; numerose <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>; resti di interessanti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>, tra cui il S'Aspru.

Economia

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura è basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. Il settore industriale, modestamente sviluppato, si compone di piccole realtà produttive che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, tessile, della lavorazione del legno, meccanico, della gioielleria e oreficeria, edile ed elettronico. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi comprensivi di quello assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre agli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L'agricoltura è basata sulla coltivazione di cereali, frumento, foraggi, viti, ulivi, agrumi e frutta. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l'allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. Il settore industriale, modestamente sviluppato, si compone di piccole realtà produttive che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, tessile, della lavorazione del legno, meccanico, della gioielleria e oreficeria, edile ed elettronico. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, e dell'insieme dei servizi comprensivi di quello assicurativo. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria. L'apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Le sue rinomate sorgenti terapeutiche termali, che sgorgano a temperature comprese tra i 40 e i 70° C, accanto alle incontaminate bellezze dell'ambiente circostante, valorizzate dalla locale Comunità montana, rappresentano motivo di forte attrazione turistica. Forte attrazione è esercitata anche dai diversi siti archeologici del suo territorio, quali le domus de janas di Molimèntos e Mandra ‘e Giosso. In data 17 ottobre si tiene la tradizionale festa di Santa Rosalia. La Patrona, Sant'Elena, si festeggia il 18 agosto. Ha dato i natali all'avvocato Giuseppe Cocco Mulas, padre dell'importante politico Francesco Cocco Ortu.

Le sue rinomate sorgenti terapeutiche termali, che sgorgano a temperature comprese tra i 40 e i 70° C, accanto alle incontaminate bellezze dell'ambiente circostante, valorizzate dalla locale Comunità montana, rappresentano motivo di forte attrazione turistica. Forte attrazione è esercitata anche dai diversi siti archeologici del suo territorio, quali le <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di Molimèntos e Mandra ‘e Giosso. In data 17 ottobre si tiene la tradizionale festa di Santa Rosalia. La Patrona, Sant'Elena, si festeggia il 18 agosto. Ha dato i natali all'avvocato Giuseppe Cocco Mulas, padre dell'importante politico Francesco Cocco Ortu.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Benetutti in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.