Descrizione

Cittadina moderna situata in un'area di bassa collina, la cui economia registra, accanto alla preponderante presenza dell'agricoltura, una veloce crescita dell'attività industriale. I bellizzesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vivono concentrati nel capoluogo comunale, nella località di Bivio Pratole, contigua a quella di Pratole del comune di Montecorvino, e negli aggregati urbani di Bivio San Vito, Fabbrica Nuova, Olito e Serroni. L'abitato, totalmente costituito da costruzioni moderne, si affaccia sulla vasta pianura bellizzese, che muore davanti agli ultimi contrafforti collinari dei Monti Picentini ed è caratterizzata da un aspetto regolare e ordinato, conferitole dalla bonifica del secolo scorso, dalla colonizzazione agraria e dall'agricoltura intensiva. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "inquartato in decusse": il primo raffigura una lettera B d'oro in "campo" rosso, il secondo e il terzo una stella d'oro a otto raggi su fondo azzurro, il quarto sette spighe di grano tenute insieme da un nastro azzurro, in "campo" verde.    

Cittadina moderna situata in un'area di bassa collina, la cui economia registra, accanto alla preponderante presenza dell'agricoltura, una veloce crescita dell'attività industriale. I bellizzesi, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, vivono concentrati nel capoluogo comunale, nella località di Bivio Pratole, contigua a quella di Pratole del comune di Montecorvino, e negli aggregati urbani di Bivio San Vito, Fabbrica Nuova, Olito e Serroni. L'abitato, totalmente costituito da costruzioni moderne, si affaccia sulla vasta pianura bellizzese, che muore davanti agli ultimi contrafforti collinari dei Monti Picentini ed è caratterizzata da un aspetto regolare e ordinato, conferitole dalla bonifica del secolo scorso, dalla colonizzazione agraria e dall'agricoltura intensiva. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "inquartato in decusse": il primo raffigura una lettera B d'oro in "campo" rosso, il secondo e il terzo una stella d'oro a otto raggi su fondo azzurro, il quarto sette spighe di grano tenute insieme da un nastro azzurro, in "campo" verde.    

Storia

Fra gli abitanti del posto è accreditata una fantasiosa etimologia del toponimo: il territorio, zona malarica dal Medioevo fino all'arrivo dei Borboni nel Napoletano, fu sempre luogo di contatto fra diverse culture, crocevia di primaria importanza economica e commerciale nonché punto di ristoro per viandanti e mercanti, che usavano alloggiare presso le sue taverne; le "bellizz" -'bellezze' nel dialetto del posto- erano le donne che attiravano gente in questi locali. La cittadina non ha origini antiche: infatti, quando nel 1820 Montecorvino Rovella fu eretto comune, non compare come suo casale, probabilmente poiché a quel tempo la zona, acquitrinosa e malarica, non presentava condizioni favorevoli all'insediamento. Alla fine del XIX secolo, a bonifica iniziata nel 1854, esisteva nel sito solamente qualche rara fattoria abitata da contadini incoraggiati a stabilirsi in questi luoghi. L'assegnazione vera e propria delle terre da coltivare avvenne solamente nel 1950 da parte dell'Ente di riforma. È divenuta comune autonomo nel 1990, staccandosi da Montecorvino Rovella. Essendo di impronta moderna, il comprensorio bellizzese possiede pochissime testimonianze artistiche degne di nota: tra queste la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, edificata nel 1941, benedetta nel 1942 ed elevata a parrocchia il primo dicembre 1951.  

Fra gli abitanti del posto è accreditata una fantasiosa etimologia del toponimo: il territorio, zona malarica dal Medioevo fino all'arrivo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BORBONI'>Borboni</a> nel Napoletano, fu sempre luogo di contatto fra diverse culture, crocevia di primaria importanza economica e commerciale nonché punto di ristoro per viandanti e mercanti, che usavano alloggiare presso le sue taverne; le "bellizz" -'bellezze' nel dialetto del posto- erano le donne che attiravano gente in questi locali. La cittadina non ha origini antiche: infatti, quando nel 1820 Montecorvino Rovella fu eretto comune, non compare come suo casale, probabilmente poiché a quel tempo la zona, acquitrinosa e malarica, non presentava condizioni favorevoli all'insediamento. Alla fine del XIX secolo, a bonifica iniziata nel 1854, esisteva nel sito solamente qualche rara fattoria abitata da contadini incoraggiati a stabilirsi in questi luoghi. L'assegnazione vera e propria delle terre da coltivare avvenne solamente nel 1950 da parte dell'Ente di riforma. È divenuta comune autonomo nel 1990, staccandosi da Montecorvino Rovella. Essendo di impronta moderna, il comprensorio bellizzese possiede pochissime testimonianze artistiche degne di nota: tra queste la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, edificata nel 1941, benedetta nel 1942 ed elevata a parrocchia il primo dicembre 1951.  

Economia

La natura dei luoghi è di incentivo alle attività agricole, con produzione di fragole, pomodori e ortaggi; l'industria comincia ad affacciarsi nel panorama economico locale con imprese di piccole e medie dimensioni nel settore alimentare, tessile, metallurgico e dei materiali da costruzione; la presenza significativa di servizi altamente qualificati -sportelli bancari, agenzie assicurative, immobiliari e di servizi informatici- rende possibile e prevedibile un'ulteriore espansione dell'attività industriale e del commercio, anch'esso in evoluzione. Alcune associazioni sportive soddisfano le necessità di svago dei bellizzesi, che godono inoltre di un clima culturale piuttosto vivace grazie alla presenza di emittenti radiofoniche private e della compagnia teatrale "Il Pungolo", l'unica in Italia a rappresentare il teatro di Totò -presto verrà installata anche una mostra permanente dedicata al principe Antonio De Curtis-. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali e di strutture scolastiche che assicurano l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; discreta è la dotazione di strutture sanitarie, che comprendono una farmacia, un presidio di guardia medica, un punto di vaccinazione, un consultorio familiare e un poliambulatorio in fase di allestimento; carente è invece l'apparato ricettivo.  

La natura dei luoghi è di incentivo alle attività agricole, con produzione di fragole, pomodori e ortaggi; l'industria comincia ad affacciarsi nel panorama economico locale con imprese di piccole e medie dimensioni nel settore alimentare, tessile, metallurgico e dei materiali da costruzione; la presenza significativa di servizi altamente qualificati -sportelli bancari, agenzie assicurative, immobiliari e di servizi informatici- rende possibile e prevedibile un'ulteriore espansione dell'attività industriale e del commercio, anch'esso in evoluzione. Alcune associazioni sportive soddisfano le necessità di svago dei bellizzesi, che godono inoltre di un clima culturale piuttosto vivace grazie alla presenza di emittenti radiofoniche private e della compagnia teatrale "Il Pungolo", l'unica in Italia a rappresentare il teatro di Totò -presto verrà installata anche una mostra permanente dedicata al principe Antonio De Curtis-. Il comune dispone degli ordinari uffici municipali e postali e di strutture scolastiche che assicurano l'istruzione primaria e secondaria di primo grado; discreta è la dotazione di strutture sanitarie, che comprendono una farmacia, un presidio di guardia medica, un punto di vaccinazione, un consultorio familiare e un poliambulatorio in fase di allestimento; carente è invece l'apparato ricettivo.  

Relazioni

Maggiore attenzione dovrebbe essere rivolta allo sviluppo di strutture che agevolino la presenza e la permanenza di turisti, poiché questa moderna cittadina non è priva di attrattive: posta a poca distanza dal mare, può considerarsi base di partenza per escursioni sulle splendide montagne circostanti. Ogni anno, in giugno, due giornate sono dedicate al premio annuale alla comicità intitolato ad Antonio De Curtis, la cui commissione è composta esclusivamente da personaggi che hanno lavorato con Totò. Altra importante manifestazione, di valore non solo culturale, è il Premio Calliope, concorso di poesia in lingua italiana rivolto ai bambini della III, IV e V elementare della provincia di Salerno; i fondi raccolti in quest'occasione vengono devoluti all'AGEOP (Associazione Genitori Ematologia Oncologica Pediatrica di Bologna). I festeggiamenti patronali in onore del Sacro Cuore di Gesù si svolgono il 19 giugno.

Maggiore attenzione dovrebbe essere rivolta allo sviluppo di strutture che agevolino la presenza e la permanenza di turisti, poiché questa moderna cittadina non è priva di attrattive: posta a poca distanza dal mare, può considerarsi base di partenza per escursioni sulle splendide montagne circostanti. Ogni anno, in giugno, due giornate sono dedicate al premio annuale alla comicità intitolato ad Antonio De Curtis, la cui commissione è composta esclusivamente da personaggi che hanno lavorato con Totò. Altra importante manifestazione, di valore non solo culturale, è il Premio Calliope, concorso di poesia in lingua italiana rivolto ai bambini della III, IV e V elementare della provincia di Salerno; i fondi raccolti in quest'occasione vengono devoluti all'AGEOP (Associazione Genitori Ematologia Oncologica Pediatrica di Bologna). I festeggiamenti patronali in onore del Sacro Cuore di Gesù si svolgono il 19 giugno.

Località

Bivio-Pratole

Bivio-Pratole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bellizzi rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.