Descrizione

Centro medievale particolarmente attivo nei settori dell'agricoltura dell'edilizia. La comunità dei bucinesi, con indice di vecchiaia elevato, si distribuisce in numerose località, tra cui: Ambra, Badia Agnano, Badia a Ruoti, Capannole, Cennina, Duddova, Levan, Montebenichi, Pietraviva, Pogi, Rapale, S. Leonino, S. Martino, S. Pancrazio, Torre. Il paesaggio è quello tipico collinare e alto-collinare con vigneti, oliveti e castagni. Nella dolcezza e nella regolarità del paesaggio si inseriscono armonicamente i fiumi Ambra, Lusignana e Caposelvi. Il leone rampante che domina lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda la dominazione dei Conti Guidi che portavano il leone impresso nel loro antico Scudo. La rete raffigurata secondo alcuni è un chiaro riferimento alle acque che scorrono nella Val D'Ambra; altri, invece, vogliono vedere nell'attrezzo che il leone trattiene nelle zampe un corno da cacciatori, detto anche "buccina", evidente riferimento al nome della località.  

Centro medievale particolarmente attivo nei settori dell'agricoltura dell'edilizia. La comunità dei bucinesi, con indice di vecchiaia elevato, si distribuisce in numerose località, tra cui: Ambra, Badia Agnano, Badia a Ruoti, Capannole, Cennina, Duddova, Levan, Montebenichi, Pietraviva, Pogi, Rapale, S. Leonino, S. Martino, S. Pancrazio, Torre. Il paesaggio è quello tipico collinare e alto-collinare con vigneti, oliveti e castagni. Nella dolcezza e nella regolarità del paesaggio si inseriscono armonicamente i fiumi Ambra, Lusignana e Caposelvi. Il leone rampante che domina lo stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, ricorda la dominazione dei Conti Guidi che portavano il leone impresso nel loro antico Scudo. La rete raffigurata secondo alcuni è un chiaro riferimento alle acque che scorrono nella Val D'Ambra; altri, invece, vogliono vedere nell'attrezzo che il leone trattiene nelle zampe un corno da cacciatori, detto anche "buccina", evidente riferimento al nome della località.  

Storia

Si sviluppò lungo la via Cassia "Bitursi" e in epoca tardo-imperiale e alto-medioevale iniziarono i primi insediamenti con le pievi di Santa Maria di Altaserra, San Quirico a Capannale e Santa Maria a Petrolio. Nel XIII secolo era feudo dei Conti Guidi di Modigliana e nel 1255 passò ad Arezzo. Fu sotto il comune di Firenze, a partire dal 1335, nella zona che venne chiamata Val D'Ambra e comprendeva 24 popoli. Nel periodo leopoldino la podesteria passò a comunità e nel XIX secolo divenne l'attuale comune. Durante la seconda guerra mondiale, la sua popolazione si è distinta per coraggio e abnegazione: il 21 giugno del 1944 la rappresaglia nazifascista contro gli abitanti del castello di San Pancrazio si concluse con il triste bilancio di 74 caduti. I monumenti principali risalenti al periodo comunale sono le pievi di Altaserra, di Galatrona, Badia a Ruoti. Negli ultimi decenni, grazie a un notevole impulso economico, sociale e culturale, si è trasformata da paese agricolo e rurale a in centro industriale.  

Si sviluppò lungo la via Cassia "Bitursi" e in epoca tardo-imperiale e alto-medioevale iniziarono i primi insediamenti con le pievi di Santa Maria di Altaserra, San Quirico a Capannale e Santa Maria a Petrolio. Nel XIII secolo era feudo dei Conti Guidi di Modigliana e nel 1255 passò ad Arezzo. Fu sotto il comune di Firenze, a partire dal 1335, nella zona che venne chiamata Val D'Ambra e comprendeva 24 popoli. Nel periodo leopoldino la podesteria passò a comunità e nel XIX secolo divenne l'attuale comune. Durante la seconda guerra mondiale, la sua popolazione si è distinta per coraggio e abnegazione: il 21 giugno del 1944 la rappresaglia nazifascista contro gli abitanti del castello di San Pancrazio si concluse con il triste bilancio di 74 caduti. I monumenti principali risalenti al periodo comunale sono le pievi di Altaserra, di Galatrona, Badia a Ruoti. Negli ultimi decenni, grazie a un notevole impulso economico, sociale e culturale, si è trasformata da paese agricolo e rurale a in centro industriale.  

Economia

Non sono presenti organismi burocratici importanti, il che la rende tributaria dei centri vicini per molti servizi ed uffici. Benché si conduca una vita calma, è animata da un fervido impulso per l'agricoltura e l'industria. I prodotti agricoli sono l'olio, il vino e produzioni zootecniche; a conferma del carattere rurale del comune è presente un ufficio del Consorzio Agrario. Il tessuto industriale è vario e differenziato: comprende il settore delle costruzioni, delle pavimentazioni, delle calzature, delle manifatture, quello tessile, meccanico e chimico. Non si registrano particolari forme di diffusione della cultura, né sono presenti emittenti radiofoniche o televisive locali. Le strutture scolastiche sono limitate a quelle della scuola dell'obbligo, in quanto non esistono istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado. Nel campo delle offerte culturali emergono, però, due biblioteche e la società filarmonica. Le strutture sportive tendono a soddisfare molteplici esigenze: sono presenti piscine, il tennis club Bucine, campi sportivi e un palazzetto dello sport. La squadra di calcio Bucinese milita nei campionati minori. I servizi presenti sono quelli usuali, fra i quali sono inclusi anche quelli bancari e postali; ad essi si aggiungono la delegazione dell'Automobil Club di Arezzo e la casa di riposo per anziani "Fabbri Bicali". Le strutture sanitarie sono quelle ordinarie ambulatoriali e di pronto intervento, oltre un servizio di recupero e rieducazione funzionale, della Usl.  

Non sono presenti organismi burocratici importanti, il che la rende tributaria dei centri vicini per molti servizi ed uffici. Benché si conduca una vita calma, è animata da un fervido impulso per l'agricoltura e l'industria. I prodotti agricoli sono l'olio, il vino e produzioni zootecniche; a conferma del carattere rurale del comune è presente un ufficio del Consorzio Agrario. Il tessuto industriale è vario e differenziato: comprende il settore delle costruzioni, delle pavimentazioni, delle calzature, delle manifatture, quello tessile, meccanico e chimico. Non si registrano particolari forme di diffusione della cultura, né sono presenti emittenti radiofoniche o televisive locali. Le strutture scolastiche sono limitate a quelle della scuola dell'obbligo, in quanto non esistono istituti per l'istruzione secondaria di secondo grado. Nel campo delle offerte culturali emergono, però, due biblioteche e la società filarmonica. Le strutture sportive tendono a soddisfare molteplici esigenze: sono presenti piscine, il tennis club Bucine, campi sportivi e un palazzetto dello sport. La squadra di calcio Bucinese milita nei campionati minori. I servizi presenti sono quelli usuali, fra i quali sono inclusi anche quelli bancari e postali; ad essi si aggiungono la delegazione dell'Automobil Club di Arezzo e la casa di riposo per anziani "Fabbri Bicali". Le strutture sanitarie sono quelle ordinarie ambulatoriali e di pronto intervento, oltre un servizio di recupero e rieducazione funzionale, della Usl.  

Relazioni

È una meta poco ambita dal turismo ma è affollata, comunque, da un elevato numero di persone che viene assorbito dall'industria locale. Fonte di richiamo per centri vicini è la sagra della trota, che si tiene a maggio, e fra le manifestazioni più interessanti sono da segnalare i concerti che si svolgono durante la stagione estiva e che hanno luogo nelle principali fattorie, pievi e badie del sito. In tali occasioni si possono gustare i piatti locali caratteristici, generalmente molto semplici e basati soprattutto su prodotti genuini tipici del paese quali: derivati dalla zootecnia, olio e vini. La festa del patrono S. Salvatore viene celebrata dal 15 al 18 settembre. Dal 1982 è gemellata con Noiseau (Francia). Il comune è stato decorato medaglia d'oro al valor civile per l'impegno nella lotta di liberazione e il sacrificio dei cuoi cittadini  

È una meta poco ambita dal turismo ma è affollata, comunque, da un elevato numero di persone che viene assorbito dall'industria locale. Fonte di richiamo per centri vicini è la sagra della trota, che si tiene a maggio, e fra le manifestazioni più interessanti sono da segnalare i concerti che si svolgono durante la stagione estiva e che hanno luogo nelle principali fattorie, pievi e badie del sito. In tali occasioni si possono gustare i piatti locali caratteristici, generalmente molto semplici e basati soprattutto su prodotti genuini tipici del paese quali: derivati dalla zootecnia, olio e vini. La festa del patrono S. Salvatore viene celebrata dal 15 al 18 settembre. Dal 1982 è gemellata con Noiseau (Francia). Il comune è stato decorato medaglia d'oro al valor civile per l'impegno nella lotta di liberazione e il sacrificio dei cuoi cittadini  

Località

Ambra, Badia a Ruoti, Badia Agnano, Capannole, Case Mearino, Cennina, Duddova, Gavignano, Il Prato, Il Vasarri, Levane, Molin di Dino, Molino di Bucine, Montebenichi, Perelli, Pietraviva, Pogi, Rapale, San Leonino, San Martino, San Pancrazio, Solata, Torre

Ambra, Badia a Ruoti, Badia Agnano, Capannole, Case Mearino, Cennina, Duddova, Gavignano, Il Prato, Il Vasarri, Levane, Molin di Dino, Molino di Bucine, Montebenichi, Perelli, Pietraviva, Pogi, Rapale, San Leonino, San Martino, San Pancrazio, Solata, Torre

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bucine rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.