Descrizione

Comune collinare di probabili origini antiche; la sua economia si basa ancora in larga misura sulle attività legate al settore primario. La maggior parte dei bassianesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, in fase di costante espansione edilizia; il resto della comunità risiede in minuscoli aggregati urbani (Casanatola, Il Castagno, Il Ferraccio e Madonna degli Angeli) e in case sparse. L’abitato è situato su uno sperone roccioso e si distende al centro di una verde e fresca insellatura valliva ricoperta di querce, faggi, castagni e olivi. Il grigio nucleo antico di pietra calcarea, caratterizzato da una pianta parzialmente a spirale, si staglia al di sopra delle antiche mura e si raccoglie, quasi a chiedere protezione, attorno alla vecchia parrocchiale. Sullo sfondo azzurro dello stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato Sant’Erasmo vescovo, con una mitra d’oro e con un pastorale dorato nella mano destra.

Comune collinare di probabili origini antiche; la sua economia si basa ancora in larga misura sulle attività legate al settore primario. La maggior parte dei bassianesi, che hanno un indice di vecchiaia nella media, vive concentrata nel capoluogo comunale, in fase di costante espansione edilizia; il resto della comunità risiede in minuscoli aggregati urbani (Casanatola, Il Castagno, Il Ferraccio e Madonna degli Angeli) e in case sparse. L’abitato è situato su uno sperone roccioso e si distende al centro di una verde e fresca insellatura valliva ricoperta di querce, faggi, castagni e olivi. Il grigio nucleo antico di pietra calcarea, caratterizzato da una pianta parzialmente a spirale, si staglia al di sopra delle antiche mura e si raccoglie, quasi a chiedere protezione, attorno alla vecchia parrocchiale. Sullo sfondo azzurro dello stemma, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è raffigurato Sant’Erasmo vescovo, con una mitra d’oro e con un pastorale dorato nella mano destra.

Storia

Secondo alcuni studiosi sarebbe stata fondata dall’imperatore Bassiano Marco Aurelio Antonino detto Caracalla. La sua storia è strettamente legata a quella della vicina Sermoneta: come quest’ultima fu possedimento degli Annibaldi fino al 1297, quando entrambe, insieme a San Donato, vennero cedute alla famiglia Caetani. Successivamente venne in possesso del re di Napoli, Ladislao di Durazzo (1377-1414), che riconfermò il feudo a Giacomo Caetani per i servizi resi al padre, Carlo II di Durazzo. La famiglia Caetani ha mantenuto il dominio dei luoghi fino alla metà del XIX secolo, fatta eccezione per un breve periodo durante il quale fu privata dei suoi diritti da papa Alessandro VI (1492-1503). Il toponimo proviene dal personale latino BASSIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. La memoria storica e architettonica è affidata alla medievale sede comunale e alla cinta di mura merlate della stessa epoca, che gira intorno al nucleo più antico dell’abitato, intervallata da nove torri cilindriche e semicilindriche. Completano il quadro delle vestigia del passato la collegiata di Sant’Erasmo, costruita nel secolo XIV ma rimaneggiata nel 1587, e la chiesa di San Nicola, risalente con buona probabilità al secolo XIII.

Secondo alcuni studiosi sarebbe stata fondata dall’imperatore Bassiano Marco Aurelio Antonino detto Caracalla. La sua storia è strettamente legata a quella della vicina Sermoneta: come quest’ultima fu possedimento degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANNIBALDI'>Annibaldi</a> fino al 1297, quando entrambe, insieme a San Donato, vennero cedute alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a>. Successivamente venne in possesso del re di Napoli, Ladislao di Durazzo (1377-1414), che riconfermò il feudo a Giacomo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a> per i servizi resi al padre, Carlo II di Durazzo. La famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=CAETANI'>Caetani</a> ha mantenuto il dominio dei luoghi fino alla metà del XIX secolo, fatta eccezione per un breve periodo durante il quale fu privata dei suoi diritti da papa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ALESSANDROVI'>Alessandro VI</a> (1492-1503). Il toponimo proviene dal personale latino BASSIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. La memoria storica e architettonica è affidata alla medievale sede comunale e alla cinta di mura merlate della stessa epoca, che gira intorno al nucleo più antico dell’abitato, intervallata da nove torri cilindriche e semicilindriche. Completano il quadro delle vestigia del passato la collegiata di Sant’Erasmo, costruita nel secolo XIV ma rimaneggiata nel 1587, e la chiesa di San Nicola, risalente con buona probabilità al secolo XIII.

Economia

L’economia risulta ancora fortemente ancorata al settore primario, nonostante la costante diminuzione del numero di aziende agricole –produzioni tipiche sono le olive, i cereali e il foraggio–; sul territorio comunale si pratica inoltre la silvicoltura e piuttosto sviluppato è l’allevamento di ovini e suini. L’industria riveste invece un’importanza secondaria: le aziende presenti, non molto numerose e di dimensioni artigianali, operano soprattutto nei comparti della lavorazione e conservazione delle carni, della metallurgia e dell’edilizia. La comunità dispone di un soddisfacente insieme di infrastrutture e servizi pubblici e privati, del quale fanno parte sportelli bancari, gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, una biblioteca comunale e scuole per l’istruzione primaria di primo e secondo grado; la farmacia, un punto di vaccinazione e la centrale operativa di continuità assistenziale di Latina provvedono all’assistenza sanitaria; l’apparato ricettivo, di discreto livello, è in grado di fornire adeguata ospitalità.

L’economia risulta ancora fortemente ancorata al settore primario, nonostante la costante diminuzione del numero di aziende agricole –produzioni tipiche sono le olive, i cereali e il foraggio–; sul territorio comunale si pratica inoltre la silvicoltura e piuttosto sviluppato è l’allevamento di ovini e suini. L’industria riveste invece un’importanza secondaria: le aziende presenti, non molto numerose e di dimensioni artigianali, operano soprattutto nei comparti della lavorazione e conservazione delle carni, della metallurgia e dell’edilizia. La comunità dispone di un soddisfacente insieme di infrastrutture e servizi pubblici e privati, del quale fanno parte sportelli bancari, gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, una biblioteca comunale e scuole per l’istruzione primaria di primo e secondo grado; la farmacia, un punto di vaccinazione e la centrale operativa di continuità assistenziale di Latina provvedono all’assistenza sanitaria; l’apparato ricettivo, di discreto livello, è in grado di fornire adeguata ospitalità.

Relazioni

È immersa in un ambiente ancora integro, caratterizzato dall’abbondanza di boschi e di corsi d’acqua; nei dintorni dell’abitato, inoltre, si trovano due interessanti mete per escursioni, una grotta ricca di stalattiti e un romitorio, dimora dei fraticelli –una setta ereticale staccatasi dai francescani nel XIV secolo–. Fra i principali momenti di festa figurano la veglia di Pasqua, che termina con una suggestiva processione notturna illuminata dalle fiaccole dei fedeli, la festa dei “fauni” –grandi falò che vengono accesi alla vigilia dell’Ascensione– e la sagra del prosciutto (ultima domenica di luglio). Il Patrono Sant’Erasmo si festeggia il 2 giugno. È gemellata dal 1985 con il comune di Pont-En-Royans (Francia). Ha dato i natali ad Aldo Manuzio il Vecchio (1449-1515), uno dei più importanti stampatori del Rinascimento.

È immersa in un ambiente ancora integro, caratterizzato dall’abbondanza di boschi e di corsi d’acqua; nei dintorni dell’abitato, inoltre, si trovano due interessanti mete per escursioni, una grotta ricca di stalattiti e un romitorio, dimora dei fraticelli –una setta ereticale staccatasi dai francescani nel XIV secolo–. Fra i principali momenti di festa figurano la veglia di Pasqua, che termina con una suggestiva processione notturna illuminata dalle fiaccole dei fedeli, la festa dei “fauni” –grandi falò che vengono accesi alla vigilia dell’Ascensione– e la sagra del prosciutto (ultima domenica di luglio). Il Patrono Sant’Erasmo si festeggia il 2 giugno. È gemellata dal 1985 con il comune di Pont-En-Royans (Francia). Ha dato i natali ad Aldo Manuzio il Vecchio (1449-1515), uno dei più importanti stampatori del Rinascimento.

Località

Il Castagno, Il Ferraccio, Madonna degli Angeli, Tufette

Il Castagno, Il Ferraccio, Madonna degli Angeli, Tufette

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bassiano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.