Descrizione

Centro collinare, fondato nel Medioevo; la sua economia è basata sulle attività rurali e sul terziario. La stragrande maggioranza dei bassanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, allungato su uno stretto sperone e interessato da una sensibile espansione edilizia; il resto della comunità risiede in numerose abitazioni sparse sui fondi. Il territorio comunale si estende su una dorsale di dolci rilievi, che degradano dall’orlo dell’antico cratere oggi occupato dal lago di Bracciano; l’intervento dell’uomo ha modellato il paesaggio rendendolo adatto alle colture ma in molti punti del comprensorio comunale prendono il sopravvento la macchia mediterranea e rigogliosi boschi di querce. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia il busto di San Gratiliano, accompagnato da una “fascia-banda” azzurra: la “fascia” contiene la scritta dorata S. GRATILIANUS, la “banda” le lettere P, C, T e B puntate.

Centro collinare, fondato nel Medioevo; la sua economia è basata sulle attività rurali e sul terziario. La stragrande maggioranza dei bassanesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vive concentrata nel capoluogo comunale, allungato su uno stretto sperone e interessato da una sensibile espansione edilizia; il resto della comunità risiede in numerose abitazioni sparse sui fondi. Il territorio comunale si estende su una dorsale di dolci rilievi, che degradano dall’orlo dell’antico cratere oggi occupato dal lago di Bracciano; l’intervento dell’uomo ha modellato il paesaggio rendendolo adatto alle colture ma in molti punti del comprensorio comunale prendono il sopravvento la macchia mediterranea e rigogliosi boschi di querce. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia il busto di San Gratiliano, accompagnato da una “fascia-banda” azzurra: la “fascia” contiene la scritta dorata S. GRATILIANUS, la “banda” le lettere P, C, T e B puntate.

Storia

Situata in una posizione particolarmente adatta alla difesa, si sviluppò nel Medioevo attorno a una roccaforte, in un sito che fu sicuramente frequentato anche in epoca antica. Nel 1482 divenne feudo degli Anguillara, che ne mantennero il possesso fino al 1565, quando venne ceduta ai Giustiniani; sotto la guida di questa famiglia genovese, in particolare di Vincenzo Giustiniani, conobbe un periodo di benessere e si arricchì di pregevoli monumenti. Nel 1605 fu elevata al rango di marchesato dal pontefice Paolo V e in seguito appartenne alla famiglia Odescalchi. Il toponimo, che è stato Bassano di Sutri fino al 1964, deriva dal personale latino BASS(I)US, con il suffisso -ANUS, che indica la proprietà fondiaria. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico spicca la seicentesca chiesa di San Vincenzo Martire, fatta costruire con l’annesso convento da Vincenzo Giustiniani e situata fuori dell’abitato, in splendida posizione panoramica. Nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, edificata nel XVI secolo su una precedente cappella romanica, è conservata la testa del Patrono, un romano martirizzato dopo la sua conversione al Cristianesimo; si trova invece in cattivo stato di conservazione il palazzo Odescalchi, appartenuto in precedenza alla famiglia Giustiniani e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli: tra i vari artisti che durante il Seicento lavorarono alla decorazione degli ambienti figurano, tra gli altri, il Domenichino, Francesco Albani, Bernardo Castello e alcuni seguaci di Antonio Tempesti, dei fratelli Zuccari e del Bertoja.

Situata in una posizione particolarmente adatta alla difesa, si sviluppò nel Medioevo attorno a una roccaforte, in un sito che fu sicuramente frequentato anche in epoca antica. Nel 1482 divenne feudo degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ANGUILLARA'>Anguillara</a>, che ne mantennero il possesso fino al 1565, quando venne ceduta ai Giustiniani; sotto la guida di questa famiglia genovese, in particolare di Vincenzo Giustiniani, conobbe un periodo di benessere e si arricchì di pregevoli monumenti. Nel 1605 fu elevata al rango di marchesato dal pontefice Paolo V e in seguito appartenne alla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ODESCALCHI'>Odescalchi</a>. Il toponimo, che è stato Bassano di Sutri fino al 1964, deriva dal personale latino BASS(I)US, con il suffisso -ANUS, che indica la proprietà fondiaria. Nell’ambito del patrimonio storico-architettonico spicca la seicentesca chiesa di San Vincenzo Martire, fatta costruire con l’annesso convento da Vincenzo Giustiniani e situata fuori dell’abitato, in splendida posizione panoramica. Nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, edificata nel XVI secolo su una precedente cappella romanica, è conservata la testa del Patrono, un romano martirizzato dopo la sua conversione al Cristianesimo; si trova invece in cattivo stato di conservazione il palazzo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ODESCALCHI'>Odescalchi</a>, appartenuto in precedenza alla famiglia Giustiniani e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli: tra i vari artisti che durante il Seicento lavorarono alla decorazione degli ambienti figurano, tra gli altri, il Domenichino, Francesco Albani, Bernardo Castello e alcuni seguaci di Antonio Tempesti, dei fratelli Zuccari e del Bertoja.

Economia

La comunità conduce una vita tranquilla ma nello stesso tempo mostra una discreta apertura nei confronti del nuovo. In seguito al frazionamento della proprietà terriera e all’abbandono delle campagne, solo una piccola percentuale dei bassanesi è ancora occupata nel settore primario; nonostante ciò, la coltivazione di cereali e nocciole nonché l’allevamento di ovini conservano un ruolo piuttosto importante nell’ambito dell’economia locale, così come il terziario; assai modesta, invece, è l’incidenza dell’industria, che conta solo poche imprese di dimensione artigianale attive nei comparti alimentare ed edile. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità appare piuttosto articolato: il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri; possiede le scuole dell’obbligo e istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo linguistico e istituti magistrale, tecnico industriale, professionale per il commercio) ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; l’apparato ricettivo offre esclusivamente possibilità di ristorazione mentre le strutture sanitarie annoverano una casa di cura privata accreditata e la farmacia.

La comunità conduce una vita tranquilla ma nello stesso tempo mostra una discreta apertura nei confronti del nuovo. In seguito al frazionamento della proprietà terriera e all’abbandono delle campagne, solo una piccola percentuale dei bassanesi è ancora occupata nel settore primario; nonostante ciò, la coltivazione di cereali e nocciole nonché l’allevamento di ovini conservano un ruolo piuttosto importante nell’ambito dell’economia locale, così come il terziario; assai modesta, invece, è l’incidenza dell’industria, che conta solo poche imprese di dimensione artigianale attive nei comparti alimentare ed edile. Il panorama delle strutture e dei servizi di pubblica utilità appare piuttosto articolato: il comune è provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri; possiede le scuole dell’obbligo e istituti d’istruzione secondaria di secondo grado (liceo linguistico e istituti magistrale, tecnico industriale, professionale per il commercio) ma difetta di strutture di rilievo preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale; l’apparato ricettivo offre esclusivamente possibilità di ristorazione mentre le strutture sanitarie annoverano una casa di cura privata accreditata e la farmacia.

Relazioni

Adatta a rilassanti vacanze lontano dai ritmi frenetici che caratterizzano la vita moderna, è stata solo di recente fatta oggetto di una seria rivalutazione delle sue potenzialità turistiche. Alcune interessanti manifestazioni costituiscono importanti occasioni di contatto con l’esterno: la mostra-mercato dell’antiquariato chiamata i “Mercatini del Seicento” (primo fine settimana di luglio), che fa rivivere l’atmosfera delle giornate di mercato seicentesche, la caratteristica processione della Madonna della Pietà (sesta domenica dopo Pasqua), alla quale prendono parte solo uomini vestiti di bianco, e il presepe vivente (25-26 dicembre, nel centro storico). Il Patrono S. Gratiliano si festeggia il 12 agosto.

Adatta a rilassanti vacanze lontano dai ritmi frenetici che caratterizzano la vita moderna, è stata solo di recente fatta oggetto di una seria rivalutazione delle sue potenzialità turistiche. Alcune interessanti manifestazioni costituiscono importanti occasioni di contatto con l’esterno: la mostra-mercato dell’antiquariato chiamata i “Mercatini del Seicento” (primo fine settimana di luglio), che fa rivivere l’atmosfera delle giornate di mercato seicentesche, la caratteristica processione della Madonna della Pietà (sesta domenica dopo Pasqua), alla quale prendono parte solo uomini vestiti di bianco, e il presepe vivente (25-26 dicembre, nel centro storico). Il Patrono S. Gratiliano si festeggia il 12 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bassano Romano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.