Descrizione

Centro di pianura, di probabili origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I baricellesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Boschi e San Gabriele-Mondonuovo; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Passo Segni, Gandazzolo, Guidetti e Prato. Il territorio è attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato dal fenomeno dell’espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante.

Centro di pianura, di probabili origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I baricellesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Boschi e San Gabriele-Mondonuovo; il resto della popolazione è distribuito tra numerose case sparse e i nuclei Passo Segni, Gandazzolo, Guidetti e Prato. Il territorio è attraversato da più canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività; il suo profilo geometrico è molto regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato dal fenomeno dell’espansione edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante.

Storia

Chiamata Guazzarello in un diploma di un re longobardo, della metà del secolo VIII, nel Quattrocento compare con la denominazione di Barisella, da alcuni intesa quale nome di persona oppure cognome romano o longobardo e da altri quale diminutivo di “barile” o “bargello”; in quest’ultimo caso starebbe a indicare la ‘moglie di un birro’. Eretta a contea da papa Clemente VII, fu infeudata alle nobili famiglie dei Felicini e dei Ghisilieri. Ciò provocò la dura reazione del comune di Bologna, timoroso di perdere parte dei suoi diritti, a causa della nascita di nuovi feudi. Le proteste dei bolognesi indussero il pontefice ad abolire, nella prima metà del XVI secolo, la contea baricellese e a porre il territorio nuovamente sotto la giurisdizione del capoluogo provinciale. Assoggettata al magistrato di Budrio durante la dominazione pontificia, acquistò l’autonomia amministrativa nel 1818. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella del resto della provincia. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico si possono ammirare: la chiesa parrocchiale, dedicata alla Natività della Madonna, con l’annesso oratorio e la grotta di Lourdes, realizzata negli anni Quaranta; la chiesa di San Gabriele Arcangelo, nell’omonima località; quella della Madonna Assunta del Corniolo, in cui si conservano pregevoli affreschi cinquecenteschi; il palazzo Ceneri, con l’oratorio del Crocifisso, a Boschi; la chiesa di Santa Filomena, del XIX secolo, e la villa Dogana, a Passo Segni.

Chiamata Guazzarello in un diploma di un re longobardo, della metà del secolo VIII, nel Quattrocento compare con la denominazione di Barisella, da alcuni intesa quale nome di persona oppure cognome romano o longobardo e da altri quale diminutivo di “barile” o “bargello”; in quest’ultimo caso starebbe a indicare la ‘moglie di un birro’. Eretta a contea da papa Clemente VII, fu infeudata alle nobili famiglie dei Felicini e dei Ghisilieri. Ciò provocò la dura reazione del comune di Bologna, timoroso di perdere parte dei suoi diritti, a causa della nascita di nuovi feudi. Le proteste dei bolognesi indussero il pontefice ad abolire, nella prima metà del XVI secolo, la contea baricellese e a porre il territorio nuovamente sotto la giurisdizione del capoluogo provinciale. Assoggettata al magistrato di Budrio durante la dominazione pontificia, acquistò l’autonomia amministrativa nel 1818. La storia successiva, in cui non si registrano avvenimenti di particolare rilievo, ha seguito quella del resto della provincia. Tra i monumenti del patrimonio storico-architettonico si possono ammirare: la chiesa parrocchiale, dedicata alla Natività della Madonna, con l’annesso oratorio e la grotta di Lourdes, realizzata negli anni Quaranta; la chiesa di San Gabriele Arcangelo, nell’omonima località; quella della Madonna Assunta del Corniolo, in cui si conservano pregevoli affreschi cinquecenteschi; il palazzo Ceneri, con l’oratorio del Crocifisso, a Boschi; la chiesa di Santa Filomena, del XIX secolo, e la villa Dogana, a Passo Segni.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Non manca però la stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la frutta e vari tipi di uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile e metalmeccanico. È presente il servizio bancario. Una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Non manca però la stazione dei carabinieri. L’agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, gli ortaggi, i foraggi, la frutta e vari tipi di uva; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: è praticato l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da aziende che operano nei comparti edile, tessile e metalmeccanico. È presente il servizio bancario. Una rete commerciale, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per la mancanza di attrattive di rilievo, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con comuni vicini, ai quali i baricellesi si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, che richiamano visitatori dai dintorni, merita di essere citata la fiera di “sdaz”, ossia dei setacci per cernere la farina, che si svolge nel mese di ottobre, con intrattenimenti vari. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria Vergine, viene celebrata l’8 settembre.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, per la mancanza di attrattive di rilievo, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto alle industrie, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti particolarmente intensi con comuni vicini, ai quali i baricellesi si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli eventi ricorrenti, che richiamano visitatori dai dintorni, merita di essere citata la fiera di “sdaz”, ossia dei setacci per cernere la farina, che si svolge nel mese di ottobre, con intrattenimenti vari. La festa patronale, dedicata alla Natività di Maria Vergine, viene celebrata l’8 settembre.

Località

Boschi, Gandazzolo, Mondonuovo, Palazzina, Palazzo Spada, Passosegni, San Gabriele

Boschi, Gandazzolo, Mondonuovo, Palazzina, Palazzo Spada, Passosegni, San Gabriele

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Baricella rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.